INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02450 presentata da SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) in data 19940722

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'ambiete. - Per sapere - premesso che: il 15 luglio il Governo ha emanato un decreto-legge che reitera per l'ennesima volta alcune modifiche alla disciplina degli scarichi; il Governo ha aggiunto al testo precedente un articolo 6 che, contemplando alcuni provvedimenti di apparente riorganizzazione del Ministero dell'ambiente, pone il problema della congruita' del decreto stesso con i requisiti previsti dalla legge n. 400 del 1988, sulla riforma della Presidenza del Consiglio; in particolare viene ridotto il numero dei componeti del Consiglio Nazionale per l'ambiente, viene soppresso il Comitato Scientifico e vengo ricostituite la Commissione tecnico-scientifica, la Commissione VIA e la Segreteria Tecnica dei parchi; i componenti ed il Presidente del Comitato tecnico-scientifico, che assume le competenze del Comitato-Scientifico, sono nominati con decreto del Ministro dell'ambiente; il Presidente della Commissione per la VIA viene individuato, dall'articolo 6, "tra i Magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati dello Stato, i docenti universitari e i dirigenti dello Stato" -: se il Ministro intenda depotenziare il ruolo del Consiglio Nazionale per l'Ambiente, magari escludendo i rappresentanti delle associazioni ambientaliste; se il Ministro non ritenga del tutto improprio far presiedere la Commissioe VIA a figure completamente sprovviste di quelle competenze tecniche e amministrative che hanno invece a tutt'oggi caratterizzato il buon funzionamento della Commissione costituendo un organismo privo di connessioni sul piano istituzionale e funzionale con i competenti uffici del Ministero; se il Ministro non ritenga inoltre che si configuri - nel caso che a presiedere la Commissione VIA sia chiamato un Magistrato - la conferma del malcostume degli incarichi extra giudiziari contro i quali, almeno nella precedente legislatura, si erano sempre intransigentemente espressi parlamentari anche della parte politica del Ministro dell'ambiente; se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga che la nomina di detta Commissione con decreto ministeriale sia inadeguata alle funzioni dell'organismo, preposto a valutare opere di competenza di tutte le amministrazioni; se il Ministro intenda venir meno nel trasferire le competenze del Comitato scientifico alla Commissione tecnico-scientifica alla qualificazione dei componenti prevista dalla legge istituita del Ministero, non tanto per i soggetti designati dai Ministeri e dagli Enti, ma per quanto riguarda la scelta di esperti e professori universitari ed il parere dell'Accademia Nazionale dei Lincei, considerato che il decreto prevede la ricostituzione della Commissione senza nessun criterio per la sua formazione; se il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'ambiente non intendano venir meno, riorganizzando con decreto-legge le commissioni operanti presso il Ministero e riformulandone i compiti, alla riorganizzazione delle competenze previste dalla legge istitutiva dell'ANPA, cui non hanno dato alcuna attuazione; se la "riorganizzazione" con decreto-legge, attuato con il pretesto di ridurre il numero dei componenti di organi previsti da norme vigenti, non preluda al disegno di smantellare le residue compentenze tecniche del Ministero dell'ambiente. (4-02450)