INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02419 presentata da SAONARA GIOVANNI (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19960724
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02419_13 an entity of type: aic
Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: nella provincia di Padova circa 200 famiglie si dicono truffate dalla ditta "Real Casa" di Camposampiero (Padova) il cui titolare, Giorgio Pesce, risulta rinviato a giudizio assieme ad alcuni collaboratori; la suddetta ditta sembra abbia inviato, a casa di tali famiglie, dei venditori a domicilio che avrebbero convinto le famiglie stesse a detenere in prova una valigia di biancheria del valore di circa 300.000 lire, al fine di convincerle ad acquistare la merce; in tale occasione, pare che i venditori abbiano fatto firmare alle famiglie dei documenti spacciati come ricevute di deposito ed alcuni fogli bianchi: successivamente i documenti stessi si sono rivelati come contratti di vendita camuffati, mentre dai fogli in bianco sono state ricavate delle false cambiali; scaduti i sette giorni previsti dalla legge per avvalersi della facolta' di recesso dalle vendite a domicilio - secondo quanto sostengono le famiglie - alcuni "incaricati" della ditta "Real Casa" si recavano presso le famiglie intimando alle stesse il saldo del pagamento della merce "acquistata", minacciando in alternativa l'incasso immediato delle "cambiali"; le famiglie hanno accettato di sottoscrivere un esoso contratto di finanziamento rateale, per trentasei rate, di 75.000 lire ciascuna (per un totale di 2.700.000 lire!), per sfuggire alla minaccia dell'incasso; una volta onorate tutte le rate del debito, sembra che la "Real Casa" abbia ugualmente messo all'incasso le cambiali ricavate dai fogli fatti firmare in bianco, e per questo e' stata denunciata per truffa; i magistrati di Padova, Venezia e Pordenone, ravvisando l'ipotesi di reato, hanno disposto il sequestro delle cambiali contestate ed hanno dato mandato alla Guardia di finanza di procedere al sequesto delle cambiali; la Guardia di finanza, nel procedere al sequestro, ha notato che alle cambiali stesse mancava il bollo ed ha elevato processo verbale per evasione della relativa imposta; cio' ha portato alla condanna in solido dei "firmatari" delle "cambiali" ad una sanzione pecuniaria pari a trenta volte la cifra dell'obbligazione; la "Real Casa" non ha mai pagato la sanzione, per cui le famiglie, gia' truffate pesantemente, si trovano assurdamente nella situazione di rischiare di dover pagare somme - dagli 82 ai 300 milioni - per un cavillo fiscale; lo stesso prefetto, ravvisata l'assurdita' della situazione, ha sospeso l'esecutivita' delle cartelle esattoriali, gia' iscritte a ruolo; la ditta "Real Casa", assurdamente, risulta essere autorizzata dal 1993 all'emissione in proprio di cambiali, per un valore di 25 milioni di lire ciascuna -: se sia a conoscenza del caso descritto e quale sia il suo orientamento in proposito; se sia a conoscenza di casi analoghi o simili sul territorio nazionale; quali siano il ruolo ed i poteri effettivi delle camere di commercio in ordine a casi simili, in particolare rispetto all'esigenza di tutela dei consumatori; se casi simili non offrano uno spunto concreto che possa servire da incentivo per l'attivita' e l'organizzazione della Consulta nazionale istituita presso il ministero nell'ambito della legge quadro sulla tutela dei consumatori, in ordine alla quale lo stesso Ministro interrogato ravvisava la necessita' di un appuntamento nazionale nella sua relazione del 26 giugno 1996 presso la X Commissione permanente della Camera. (4-02419)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02419 presentata da SAONARA GIOVANNI (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19960724
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-15T10:24:40Z
4/02419
SAONARA GIOVANNI (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO)