INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02279 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (L'ULIVO) in data 24/01/2007

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02279 presentata da ALESSANDRO NACCARATO mercoledì 24 gennaio 2007 nella seduta n.097 NACCARATO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: la sezione lavoro del Tribunale di Padova dal 2004 dispone di quattro magistrati che compongono la dotazione organica; le liti pendenti sono circa 5.000 con un carico medio per ogni magistrato di 1.250 cause; la notevole produttività dei magistrati impegnati non ha impedito che rimanesse costante nel tempo il numero delle liti pendenti con una leggera tendenza al peggioramento; questa situazione appare da tempo la più difficile della regione Veneto; i tempi occorrenti per una decisione di una causa ordinaria media non sono inferiori ai quattro/cinque anni, ma sono frequenti i casi di liti risolte dopo 6, 8 e persino 10 anni; tali dati si allontanano pericolosamente sia dagli indicatori di efficienza raccomandati dal Consiglio Superiore della Magistratura, sia dai pareri della Corte di Cassazione e della Corte europea sulla durata dei processi, in particolar modo di quelli riguardanti cause di lavoro; se si considera la centralità della funzione esercitata dai Tribunali del lavoro in una delle zone più produttive dell'Italia, in cui occupazione e contenzioso presentano indici elevatissimi, si coglie ancor meglio il grado di criticità della situazione descritta; come conseguenza di questi abnormi tempi della specialità del diritto del lavoro, vengono meno le tutele di valori essenziali e primari per i «contraenti deboli» del rapporto di lavoro quali il diritto al lavoro, il recupero di crediti, il riconoscimento di diritti previdenziali elementari; inoltre si aggrava progressivamente il giudizio che le imprese italiane e straniere formulano sulle tutele offerte dai nostri tribunali rispetto contenziosi riguardanti le liti di lavoro, con il risultato che si consolida l'orientamento a spostare all'estero gli stabilimenti produttivi; ciò, infine, determina da un lato malumori crescenti dei cittadini verso il funzionamento della giustizia, sfiducia verso le istituzioni e il tramutarsi delle funzioni esercitate dalle organizzazioni sindacali e dagli uffici legali in attività assimilabili ad ammortizzatori sociali, dall'altro il rischio della caduta verticale delle motivazioni dei magistrati e del personale della Giustizia e del servizio istituzionale offerto e garantito ai cittadini -: se il Ministro sia al corrente dei fatti sopra esposti; se intenda disporre la destinazione di almeno due magistrati per incrementare l'organico del Tribunale del lavoro di Padova; quali ulteriori provvedimenti intenda adottare al fine di garantire un celere recupero di tempi certi per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e per il raggiungimento degli standards europei sopra richiamati indispensabili al funzionamento della giustizia e del mondo della produzione e del lavoro. (4-02279)
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