INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02138 presentata da ROSITANI GUGLIELMO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920617

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02138_11 an entity of type: aic

Ai Ministri delle poste e telecomunicazioni, delle partecipazioni statali, del lavoro e previdenza sociale e delle finanze. - Per conoscere - premesso che: a) agli inizi degli anni '70 per iniziativa di un dipendente INPS, certo avvocato Paolo Del Monte, nasce la societa' a responsabilita' limitata "Elettritalia" che opera nel settore delle telecomunicazioni per conto della Sip in tutta la provincia di Rieti; b) dopo qualche anno "l'Elettritalia" ai trasforma in Spa "Telesud" per poi diventare verso la fine degli anni '80 "Italreti"; c) la Italreti, che opera in tutto il territorio della regione Lazio con circa 700 dipendenti, incomincia a presentare i propri bilanci con forti perdite; d) nei primi mesi del 1989 la Italreti viene rilevata dalla famiglia Vincenzo e Antonio Alvaro, originaria di Sinopoli in provincia di Reggio Calabria, e residente ad Aprilia in una villa bunker. Sembra che l'azienda venga pagata soltanto un miliardo e mezzo a fronte di un valore di circa 27 miliardi; e) nel maggio del 1990 la Italreti diventa "Comitel" Spa. Tale trasformazione inizia con una gestione aziendale a dir poco disastrosa sia dal punto di vista organizzativo che da quello amministrativo. La famiglia Alvaro si comporta come se da un momento all'altro dovesse mollare tutto per cui l'unica cosa importante e' quella di accumulare piu' denaro possibile, e di conseguenza, di reagire con arroganza e minacce alle giuste preoccupazioni del personale direttivo; f) nei primi giorni del mese di marzo 1992, per volonta' degli Alvaro, nasce una nuova societa' di nome "Acet" Srl con capitale di soli 190 milioni. La Comitel nel frattempo presenta disavanzi spaventosi, debiti di circa 70 miliardi nei confronti dell'INPS e dell'INAIL, non paga i fornitori e nemmeno gli stipendi ed i salari ai dipendenti per i mesi di aprile e maggio; g) le commesse della SIP non vengono piu' indirizzate alla Comitel ma alla societa' a responsabilita' limitata Acet che, fra l'altro, ad oggi, non ha alcun dipendente. Per colmare tale essenziale lacuna gli Alvaro, a parere dell'interrogante, tentano la truffa e cercano di convincere, con le buone o con le cattive, i dipendenti Comitel a sottoscrivere il passaggio di lavoro individuale senza la copertura degli organi istituzionali -: 1) per quale motivo la Sip possa continuare impunemente a fornire commesse per circa 100 miliardi l'anno per il solo Lazio, a personaggi che secondo la relazione presentata il 28 novembre 1991, dalla Commissione parlamentare antimafia, risultano come "una famiglia affiliata alla 'ndrangheta"; 2) per quale motivo la Sip, malgrado le denunce e le sollecitazioni, non si preoccupi di fare piena luce sulle irregolarita' amministrative in special modo sul mancato versamento dei contributi INPS e INAIL, e sul mancato pagamento degli stipendi e dei salari; 3) per qaule motivo la Sip addirittura copra operazioni truffa degli Alvaro accettando, ad esempio, per buono l'elenco di circa 70 presunti dipendenti trasferiti all'Acet dalla Comitel, e trasmesso in via informale con fogli matricola senza il numero di nullaosta; 4) per quale motivo sia stato possibile presentare una richiesta di sanatoria per la somma di 70 miliardi di lire a firma di un funzionario dell'INPS che a verifica fatta non risulta nell'elenco dei dipendenti di tale Istituto; 5) per quale motivo gli uffici periferici del Ministero delle finanze non abbiano rilevato la stridente quanto illogica posizione di chi ha un debito di tale portata con la dichiarazione dei redditi del 1989: 52 milioni per Vincenzo Alvaro e di circa 8 per Antonio Alvaro; 6) se non ritenga, cosi' come ritiene l'interrogante, che questo trattamento di evidente quanto ingiustificato favore debba per caso esere collegato a quanto i giornali scrivono e cioe': "che nella villa bunker di Aprilia entrano ed escono importanti personaggi politici dei quali uno dovrebbe essere un calibro grosso"; alla luce dei suddetti allarmanti e scandalosi fatti e comportamenti, se non si ritenga di dover intervenire immediatamente per colpire adeguatamente i responsabili e ridare serenita' e certezze ai 700 lavoratori che da molto tempo ormai sono in stato di agitazione e di sciopero; i motivi per cui fino ad oggi non si e' intervenuti per chiarire la complessa e scandalosa vicenda che ha come protagonisti la Spa "Comitel" e la srl "Acet", che operano nel campo delle telecomunicazioni, la famiglia Alvaro di Aprilia, che all'interrogante risulta in odore di 'ndrangheta, ed alcune aziende pubbliche (Sip, Enel, ed altri), allo scopo di tranquillizzare i circa 700 dipendenti che da anni vivono in una incertezza a dir poco drammatica. (4-02138)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02138 presentata da ROSITANI GUGLIELMO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920617 
xsd:integer
19920617-19930607 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02138 presentata da ROSITANI GUGLIELMO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920617 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-14T19:39:21Z 
4/02138 
ROSITANI GUGLIELMO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) 

data from the linked data cloud

DATA