INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02066 presentata da BAMPO PAOLO (LEGA NORD) in data 19940707

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02066_12 an entity of type: aic

Ai Ministri delle finanze e dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che: attualmente gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457, sono cosi' definiti: A) interventi di manutenzione ordinaria; B) interventi di manutenzione straordinaria; C) interventi di restauro e di risanamento conservativo; D) interventi di ristrutturazione edilizia; E) interventi di ristrutturazione urbanistica; per dare ossigeno ad un settore che negli ultimi anni appare oggettivamente asfittico e' indispensabile modificare le attuali aliquote IVA, le quali, in forza della legge 29 ottobre 1993, n. 427, di conversione del decreto-legge 30 agosto 1993, sono cosi' individuate: aliquota del 19 per cento per gli interventi di manutenzione ordinaria e per quelli di manutenzione straordinaria; aliquota del 9 per cento per interventi di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia e urbanistica; gli interventi piu' numerosi sono quelli che attengono alla manutenzione ordinaria e a quella straordinaria; i primi riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e le opere necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, i secondi si riferiscono alle opere e alle modifiche necessarie per rinnovare o sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonche' per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non vengano alterati i volumi e le superfici delle singole unita' immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d'uso; da maggio a dicembre 1993 il regime IVA ha visto il passaggio dell'aliquota dal 4 per cento al 9 per cento per i soli lavori di restauro e risanamento conservativo; pare indispensabile capovolgere completamente la filosofia dell'impostazione legislativa per agevolare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per non cadere nell'assurdo che gli interventi che non necessitano di concessione edilizia (punti A e B) sono sottoposti ad una aliquota superiore rispetto quelli che invece esigono il rilascio di concessione; e' possibile che l'esosita' dell'imposta induca molti a cercare di pagare in nero o a richiedere una sottofatturazione; la riduzione dell'aliquota per i punti A e B potrebbe stimolare l'esecuzione dei lavori di manutenzione e la regolare fatturazione, portando cosi' ad uno sviluppo del settore edilizio e ad un probabile aumento del gettito fiscale e d'imposta; a maggior ragione tali considerazioni valgono per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a beni immobili vincolati ex lege 1089/39 -: se si ritenga opportuno intervenire sul regime IVA secondo i seguenti criteri: 1) interventi su beni immobili non vincolati: aliquota al 4 per cento per manutenzione ordinaria e straordinaria; aliquota al 9 per cento per restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione; 2) interventi su beni immobili vincolati: aliquota al 4 per cento per manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione. (4-02066)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02066 presentata da BAMPO PAOLO (LEGA NORD) in data 19940707 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
BALLAMAN EDOUARD (LEGA NORD) 
MICHIELON MAURO (LEGA NORD) 
PERCIVALLE CLAUDIO (LEGA NORD) 
ROSSI ORESTE (LEGA NORD) 
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4/02066 
BAMPO PAOLO (LEGA NORD) 

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