INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01812 presentata da MINASSO EUGENIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081204
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01812 presentata da EUGENIO MINASSO giovedi' 4 dicembre 2008, seduta n.098 MINASSO e RAISI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: il toner utilizzato per le stampanti e' una miscela composta da diverse sostanze; allo stato delle conoscenze attuali due sostanze sono da considerare tossiche nel toner: il Nerofumo e lo Styrene. Lo Styrene puo' provocare malattie e tumori del sangue, come la leucemia; mentre il Nerofumo puo' provocare tumori alle vie urinarie e problemi polmonari; i toner sono dotati di Schede di Sicurezza, che indicano la loro composizione. Ciononostante, tali schede hanno mancanze e/o anomalie, in quanto: (i) dovrebbero indicare lo spessore di tale polvere, dato che sono delle micropolveri, (ii) non viene riportato a una o piu' sostanze il codice CAS delle sostanze impiegate (il cod. CAS indica gli studi effettuati su tale sostanza e gli esperimenti condotti su animali da laboratorio, per verificare se sono cancerogeni); (iii) viene indicato che non e' idrosolubile: e' un aspetto delle sostanze contenenti carbone di non essere idrosolubile, ma anche di sostanze che contengono solventi; (iv) viene indicata un'incredibile tossicita' orale, superiore a 5 grammi per ogni chilo di peso corporeo; (v) non viene data nessuna indicazione particolare; inoltre i toner hanno un aspetto elettrostatico. Questo potere elettrostatico e' dovuto all'aggiunta di una sostanza addittiva durante la preparazione del toner, quantita' minima, da esentarne le aziende produttrici a segnalarne la presenza sulle schede di sicurezza; alcuni documenti dell'OSHA (Occupational Safety and Health Administration USA) della fine degli anni '80 riportano la presenza di cromo esavalente nei toner (utilizzato come «agente di controllo delle cariche» o charge control agents), il cromo esavalente e' ugualmente pericoloso, sia come caustico che come potente cancerogeno; nel 2000 presso l'Universita' di Torino, alcuni studiosi avrebbero effettuato uno studio allergico provocato dai toner, da cui risulterebbe come il toner sia responsabile di produrre allergie sull'uomo, per mezzo di una sostanza chiamata quaternium-15 (un derivato dalla formaldeide), contenuto nei toner; il quaternium-15 pare essere utilizzato come un conservante del toner stesso, per evitare la sua decomposizione nel tempo; sempre a Torino, il CNR ha effettuato uno studio sul TNF (trinitrofluorenone), impiegato in alcuni toner di stampanti laser veloci; sempre in Italia e' stato fatto uno studio dall'ISPESL di Roma, sui danni derivanti dall'ozono emesso da queste apparecchiature di fotoriproduzione. L'ozono viene prodotto dai blocchetti corona, elementi dei fotocopiatori sottoposti ad elevate tensioni. È stata riscontrata una emissione elevata di ozono in grado di produrre problemi a livello polmonare, quando le macchine non vengono ciclicamente pulite e fatte operazioni di manutenzioni; si e' scoperto ultimamente come i nuovi apparecchi emettano delle particelle infinitesimali («nanoparticelle» che proprio per le loro dimensioni piccolissime, non sono trattenute gia' nel naso ma penetrano nelle vie respiratorie e si diffondono nel sangue e nei vari organi) di sostanze tossiche; vengono assorbite da chi, in uffici chiusi, si trova a lavorare per ore vicino a stampanti laser, fotocopiatrici e fax; nel 1999, all'Universita' di Modena, si e' scoperto che particelle inorganiche di dimensioni dal centomillesimo (10 micron) al miliardesimo di metro (1 nano), possono entrare nell'organismo attraverso inalazione ed ingestione e, trasportate dal sangue, finire in diversi organi dove restano imprigionate e da dove possono innescare tutta una serie di malattie classificate finora come criptogeniche, cioe' di origine ignota. La pericolosita' e' maggiore se le polveri sottili hanno un diametro inferiore a 2,5 micron, indicato anche con PM 2,5 (Materiale Particolato); ultimamente poi si e' constatato che in numerose fotocopiatrici viene utilizzato unitamente al toner il developer; il developer e' una miscela di sostanze metalliche magnetiche (carrier) con il toner stesso. Serve in pratica a trattenere il toner nel gruppo di sviluppo. Il toner viene per primo trasferito sul drum o tamburo tramite un processo elettrostatico e poi sulla carta. Esistono due specie di toner, quelli che hanno bisogno del developer, e quelli in cui il developer e' integrato nel toner stesso. Nelle fotocopiatrici utilizzanti il developer, esso viene messo nella macchina all'installazione e poi sostituito dopo un numero programmato di copie o assieme al drum dopo la sua usura. I toner quindi si dividono in: Toner Bicomponenti: mancano nella loro composizione del carrier. Il carrier rimane sempre nella macchina e non viene trasferito sui fogli fotocopiati. (Ci sono pure le schede di sicurezza dei developer) e Toner Monocomponenti: nella sua composizione e' inserito anche il carrier. A differenza del carrier delle macchine bicomponenti, e' molto piu' sottile, viene quindi anche trasferito sul foglio fotocopiato. In questi toner la composizione chimica e' integrata quindi di metalli, come nichel, tungsteno, solfati ferrosi, eccetera; su alcuni developer di macchine utilizzanti tamburo o drum al selenio, equivalente a diverse marche di fotocopiatrici e modelli, sono riportati dei codici CAS che sulle schede relative di sicurezza mancavano; sulla bottiglia e' riportato il codice CAS del nickel monossido (1313-99-1) indicato come semplice ferrite. Alcune disposizioni obbligano tutti i preparati aventi il nickel monossido in concentrazione complessivamente superiore a 0,1 per cento ad etichettatura R45, R46, R49. Le etichettature indicano con 1. R45 che puo' essere cancerogeno, 2. R46 che puo' essere mutageno, 3. R49 che puo' produrre il cancro per inalazione; anche ad altri developer, e' riportato lo stesso codice CAS del nickel monossido ed indicato sempre come ferrite. Come gia' stato detto e' stato sotto inchiesta il cromo esavalente in alcuni toner utilizzato appunto come controllore di cariche, c'e' il dubbio che i tre composti siano dei derivati del cromo 6; la prima sostanza 84179-66-8, risulta anche positiva al test di AMES (file pdf), tale test ha mostrato proprieta' mutagene del composto su dei batteri; dei developer equivalenti sostituiscono il codice 1313-99-1 e l'altro 1314-13-2 (inerente all'ossido di zinco) con un solo codice 12645-50-0 e con la dicitura: Nikel-Zinc-Ferrite-Powder; questo composto (12645-50-0) e' utilizzato anche in altre marche costruttrici, e' senza dubbio un derivato del nickel in questione; e' stato usato in passato un olio particolare al silicone, utilizzato per pulire i rulli fusori delle fotocopiatrici; ancora oggi diverse fotocopiatrici a colori utilizzano quest'olio e diverse apparecchiature hanno dei feltrini imbevuti di tale olio sempre con lo scopo di tener puliti i rulli fusori, per evitare inceppamenti della carta che si puo' facilmente attaccare ai rulli fusori sporchi. Alcune schede di sicurezza indicano l'olio siliconico come dimetilpolisiloxano, inoltre indicano anche la capacita' di questa sostanza che a temperature superiori a 150 o , libera formaldeide. I forni dei fotocopiatori utilizzano temperature anche superiori ai 150 o , per far fondere il toner sul foglio della carta; alcuni organismi di controllo della salute precisano che non e' cancerogeno, tantomeno considerato sospetto; la formaldeide comunque e' riconosciuta cancerogena dalla IARC e dal NIOSH-USA, ed e' in grado di produrre tumori delle cavita' nasali e delle prime vie aeree. Anche sul dimetilpolisiloxano o dimetilsiloxano polimero e sugli oli siliconici in genere sono stati effettuati degli studi tossicologici. Alcuni hanno evidenziato la capacita' su animali di produrre varie malattie; alcuni tamburi moderni OPC (Organic-Photo-Conductor), utilizzano sovente il diossido di titanio, la IARC considera il diossido di titanio (cas 13463-67-7) un possibile cancerogeno per gli esseri umani (gruppo 2b), talche' in relazione allo smaltimento dei drum come rifiuti, potendo contenere sostanze come derivati dello stilbene (cas 89114-90-9), questi rifiuti possono creare effetti negativi all'ambiente -: se sia a conoscenza della situazione sopra descritta, se non sia il caso di verificare per quanto di competenza, quali interventi intenda adottare per verificare se siano state applicate correttamente le normative vigenti.(4-01812)
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20081204-20090406
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01812 presentata da MINASSO EUGENIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081204
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
RAISI ENZO (POPOLO DELLA LIBERTA')
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI
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