INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01461 presentata da FAVA GIOVANNI (LEGA NORD PADANIA) in data 20081028

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01461 presentata da GIOVANNI FAVA martedi' 28 ottobre 2008, seduta n.073 FAVA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nel comune di Suzzara in provincia di Mantova, e' stato ritrovato affisso nei locali commerciali frequentati da cittadini stranieri (phone center, macellerie islamiche eccetera) un volantino scritto in lingua araba siglato «Gruppo islamico Europa»; il volantino in esame fissava per il giorno 26 ottobre 2008 una adunata generale presso la «moschea di Suzzara» di tutti i fedeli musulmani presenti nel territorio allo scopo di reclutare nuovi membri per l'organizzazione «Gruppo islamico Europa»; la moschea di Suzzara sorge in un edificio comunale (ex sede dell'ufficio tecnico del comune) sito in via Gina Bianchi ristrutturato recentemente dalla amministrazione e assegnato ad alcune associazioni islamiche presenti nel territorio; il centro islamico opera in forma abusiva in quanto nelle convenzioni stipulate tra il comune e le associazioni assegnatarie non si fa alcun riferimento all'utilizzo del locale quale luogo di culto (Moschea). All'interno dell'edificio vi sono, inoltre, dei locali destinati all'insegnamento del corano ai minori (scuola coranica-madrasa); il volantino in oggetto firmato Islamic Forum Europe recita testualmente: «solo l'Islam e' la salvezza dell'umanita'. Dobbiamo salvare la nostra comunita' e dobbiamo salvare la societa' nella quale viviamo. Noi viviamo in un Paese, ambiente e societa' che non e' favorevole all'Islam. Dobbiamo cercare la strada della soluzione in modo organizzato. C'e' bisogno che costruiamo il vero musulmano. Il principale obiettivo dell'uomo e' che deve sottostare e consegnare la vita soltanto a quello che Dio dice. Dio ha dato a noi la responsabilita' della religione, in modo che possiamo osservarla nel modo giusto e, dopo la morte, ottenere il paradiso. Voi potete diventare membri dell'Islamic Forum Europe. Per questo vi invitiamo il 26 ottobre, dopo la preghiera del Magreb, alla moschea di Suzzara»; il «Gruppo islamico europa» e' un'organizzazione internazionale di matrice fondamentalista islamica con sede a Londra e legata alla Jamaat di Pakistan e Bangladesh; la Jamaat di Pakistan e Bangladesh e' stata al centro dell'attenzione mediatica negli ultimi tempi in quanto, si e' resa responsabile: tre anni fa, dell'attentato all'ex premier Sheik Hasina Wajed e nello scorso aprile delle manifestazioni violente (con lancio di sassi e pietre contro la polizia) davanti al Parlamento del Bangladesh, poiche' il Parlamento aveva approvato la norma che equiparava agli uomini i diritti all'eredita' per le donne; in Italia il fenomeno sociale della diffusione di centri islamici e moschee, in molti casi abusivi, sta subendo negli ultimi anni un allarmante crescita esponenziale. Nel giro di poco tempo sono sorte in tutta Italia: moschee di dimensioni enormi, centri culturali e religiosi, scuole coraniche e attivita' commerciali gestite direttamente dalle comunita' musulmane (macellerie, phone center eccetera); sempre piu' spesso, stando alle notizie pubblicate dagli organi d'informazione, ci troviamo dinnanzi a casi emblematici dove e' facilmente riscontrabile da un lato il manifesto rifiuto da parte delle comunita' musulmane presenti in Italia di rispettare le normative vigenti e di adeguarsi alla regole comportamentali e culturali del nostro Paese e dall'altro lato l'atteggiamento superficiale delle istituzioni che non comprendendone i rischi adottano semplicistiche soluzioni, mettendo conseguentemente in pericolo la sicurezza dei cittadini; il mantenimento di questa costosissima rete di associazioni islamiche in italia e' impensabile senza il sostegno e la solidarieta' di moschee, centri universitari, donazioni, finanziamenti di Stati e banche che hanno come obiettivo la «diffusione della fede» (da'wa). È ipotizzabile, inoltre, che i finanziamenti di queste attivita' avvengano anche attraverso strutture parallele formate da commerci illeciti, riciclaggio di denaro, sfruttamento dell'immigrazione; si stima che oggi l'ammontare di denaro utilizzabile dalle organizzazioni legate al fondamentalismo islamico ammonterebbe ad almeno 150 miliardi di euro; e' noto che questi centri culturali, oltre ad essere sede di attivita' religiosa, diventano anche centri della vita sociale e politica della comunita' musulmana; l'Islam si presenta fin dalle origini come un progetto globale che include tutti gli aspetti della vita. Include un modo di vivere, di comportarsi, di concepire il matrimonio, la famiglia, l'educazione dei figli, perfino l'alimentazione. In questo sistema di vita e' compreso anche l'aspetto politico: come organizzare lo Stato, come agire con gli altri popoli, come rapportarsi in questioni di guerra e di pace, come relazionarsi agli stranieri, eccetera. Tutti questi aspetti sono stati codificati a partire dal Corano e dalla sunna e sono rimasti «congelati» nei secoli. La legge religiosa determina la legge civile e gestisce la vita privata e sociale di chiunque vive in un contesto musulmano, e se questa prospettiva e' destinata a rimanere immutata come e' accaduto finora, la convivenza con chi non appartiene alla comunita' islamica non puo' che risultare difficile; la legge islamica, rivolgendosi l'Islam a tutta l'umanita', e' una legge personale e non dipende in nessun modo dall'elemento territoriale. La stessa nazionalita' non e' collegata, come avviene nella tradizione occidentale, allo jus sanguinis e allo jus loci, ma allo jus religionis, cioe', alla appartenenza ad una comunita' di credenti che non e' legata all'esistenza di un entita' statuale; piu' volte l'interrogante ha denunciato le connivenze tra alcune associazioni islamiche presenti nel nostro Paese e le strutture internazionali legate alla rete del fondamentalismo islamico e di conseguenza i collegamenti tra le organizzazioni terroristiche e le attivita' che si svolgono all'interno delle moschee; nel nostro Paese, le indagini sul terrorismo internazionale, hanno portato a numerosi arresti e hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, la presenza in Italia di cellule eversive del terrorismo islamico legate al movimento di Al Qaeda; e' palesse ad avviso degli interroganti che anche in Italia all'interno delle comunita' islamiche si annidi la presenza di gruppi eversivi (basti pensare, tornando indietro nel tempo, alle vicende giudiziarie che hanno investito il centro islamico di viale Jenner a Milano, la moschea di Cremona, le moschee di Torino di via Saluzzo e via Cottolengo, la moschea di Perugia); non e' dato dimenticare che, dopo gli attentati dell'11 settembre, l'italia e' impegnata, come del resto tutto il mondo occidentale, in una lunga guerra al terrorismo internazionale di matrice islamica fondamentalista; il terrorismo internazionale «Jihadista» ha messo sotto scacco l'Europa con gli attentati terroristici di Madrid dell'11 marzo 2004 e di Londra del 7 luglio 2005; e' necessario ricordare che nella rivendicazione degli attentati di Londra si faceva esplicito richiamo proprio all'Italia indicando il nostro Paese come prossimo obiettivo per una operazione di terrore se possibile ancora piu' eclatante di quelle di Madrid e Londra; la sfida lanciata dal fondamentalismo islamico e' particolarmente seria in quanto affonda il colpo in un Europa che rifiuta di riconoscere le proprie radici; una politica buonista, superficiale e poco attenta alle vicende internazionali ha permesso il radicamento del fondamentalismo islamico anche nel nostro Paese -: se il Ministro non ritenga opportuno predisporre controlli in tutti i centri islamici presenti sul territorio italiano, provvedendo alla chiusura di quelli che perseguono obiettivi volti al radicamento del fondamentalismo di matrice islamica nel nostro Paese.(4-01461)
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