INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01240 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920525
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Ai Ministri della sanita', dei trasporti e della difesa. - Per conoscere - premesso che: "oltre cinque anni or sono, con la interrogazione n. 4-03403 del 21 marzo 1984 l'interrogante richiese di conoscere perche', utilizzando l'aviosuperficie dell'aeronautica militare esistente in Capri, non si organizzasse un servizio di eliambulanze in caso di esigenza di soccorsi urgenti da prestare ad ammalati od infortunati, essendo evidente l'inadeguatezza al riguardo del locale presidio ospedaliero, sia le difficolta', in caso di avverse condizioni meteomarine, dei trasporti con mezzi nautici non sempre disponibili ed evidentemente ben piu' lenti; l'atto ispettivo, benche' reiterato il 9 luglio 1987 al n. 4-00095, non ha avuto risposta per cinque anni; finalmente con nota c.x. 483 del 19 maggio 1989 e' pervenuto l'atteso ma assai deludente riscontro da parte del ministro dei trasporti, su delega del Presidente del Consiglio dei ministri ed anche a nome del ministro della sanita' e che tra l'altro afferma: "...Per quanto concerne l'utilizzazione dell'elisuperficie di Capri-Damecuta, si fa presente che la stessa appartiene all'Aeronautica militare che ne ha concesso l'uso come aviosuperficie alla societa' Capri Ambassador, per il collegamento aereo interregionale Capri-Napoli effettuato dalla societa' Elisud. L'istituzione di un servizio di eliambulanza che e' di competenza delle autorita' sanitarie, e' subordinata pertanto all'assenso dell'Aeronautica militare. Peraltro la Societa' regionale di navigazione 'Caremar' ha sempre provveduto al trasporto urgente di infermi senza alcuna esclusione... Anche nelle ore notturne quando il servizio di collegamento e' sospeso sia le navi che gli aliscafi in sosta negli scali delle isole Partenopee sono sempre disponibili per operazioni di emergenza" -: in caso di avverse condizioni meteo-marine, che impediscono la partenza di mezzi nautici, come si sia sinora provveduto; se il tempo intercorrente tra l'imbarco dell'ammalato, il trasporto marittimo, lo sbarco dell'ammalato, il trasporto dello stesso con ambulanza ad un ospedale napoletano adeguatamente attrezzato sia inferiore o superiore a quello occorrente per il trasporto a mezzo eliambulanza da Capri-Damecuta direttamente all'ospedale Cardarelli, dotato di aviosuperficie ed adeguatamente attrezzato; se le autorita' sanitarie abbiano chiesto, e quando, l'assenso all'Aeronautica militare per utilizzare la aviosuperficie per le anzidette gravi esigenze, e se e quando essa lo abbia rifiutato e per quali motivi, avendolo invece concesso alla Capri-Ambassador per finalita' di tutto rispetto ma evidentemente molto meno gravi comunque e non incompatibili con le sporadiche operazioni di emergenza sanitaria; se sia dato conoscere, possibilmente, non tra cinque anni, se e quando si vogliano dotare Capri ed Anacapri di un servizio di eliambulanza in caso di urgenti necessita' sanitarie". Quello sopra riportato era il testo della interrogazione n. 4-14004 presentata il 7 giugno 1989, e che non ha avuto mai risposta; reiterando quanto in precedenza, l'interrogante intende ora integrare quanto precede con le seguenti notizie, che confermano le preoccupazioni espresse dinanzi all'insufficienza della pregressa risposta e che rendono ancora piu' pressante l'opportunita' di conoscere l'avviso del Governo in ordine alla necessita' di un servizio stabile di elisoccorso da Capri che l'interrogante chiede fin dal 1984. Infatti - come ha pubblicato recentemente il periodico Nuova Capri: "E' capitato che sabato 1^ febbraio 1992, un bambino sia precipitato dal terrazzo di una casa di Anacapri battendo il capo sul selciato. Immediati sono stati gli interventi di soccorso: in breve tempo e' giunta l'ambulanza dal Capilupi. Ma la gravita' delle condizioni del piccolo F. hanno richiesto un immediato trasferimento in piu' attrezzati centri medici napoletani. Il medico di guardia dell'ospedale caprese, il dottor Ciao, non poteva disporre il trasferimento del piccolo verso la terraferma poiche' non c'erano navi in porto all'infuori di una per Sorrento. L'autostrada sorrentina era interrotta e non rimaneva altra strada che l'eliambulanza. Il triste evento di emergenza faceva scoprire la grave lacuna: il servizio elicotteri non rientra piu' tra quelli coperti dalla regione. I genitori del bambino infortunato hanno dovuto ricorrere al servizio privato per trasportare il proprio figlio, in stato di coma, al Cardarelli. Li' giunti, gli sfortunati genitori hanno trovato pronta ad intervenire una e'quipe medica. Per il piccolo F. si tratta purtroppo di una frattura bilaterale delle ossa parietali del cranio con lesioni cerebrali. Nell'andare in stampa apprendiamo il trasferimento di F. all'ospedale Santobono: le condizioni non sono delle migliori. Al bambino vanno gli auguri della redazione di Nuova Capri e tutta la disponibilita' del giornale in ogni momento. La vicenda va comunque letta nei soliti inquietanti termini dell'isolamento al quale Capri cerca da anni di dare una soluzione. Il mare o le condizioni meteorologiche possono in qualsiasi momento mettere in crisi l'apparato sanitario che proprio in questi mesi il dottor Cascini sta approntando. Ma e' proprio impossibile predisporre un servizio di eliambulanza per la nostra isola? E il problema riguarda anche le altre isole del golfo?". (4-01240)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01240 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920525
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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4/01240
PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)