INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00953 presentata da CANESI RICCARDO (PROG.FEDER.) in data 19940601

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Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: il nuovo orario ferroviario continua a penalizzare inspiegabilmente la stazione di Carrara, e complessivamente l'area apuana, sia per i treni regionali che per quelli a media e lunga percorrenza; da poco piu' di un anno, a conferma di cio', e' stato chiuso anche lo scalo merci di Carrara di notevole importanza per il trasporto del marmo; Carrara e' la capitale mondiale del marmo non solo per la produzione, grezza e lavorata, ma anche per la commercializzazione; ha 67 mila abitanti senza contare il comprensorio (Ortonovo, Fosdinovo, Castelnuovo M., Marinella di Sarzana); e' sede del secondo polo fieristico della Toscana che vede affluire annualmente oltre 500 mila visitatori, dispone di una delle piu' prestigiose e antiche accademie di belle arti, con circa 600 studenti di cui piu' di 500 provenienti da fuori; e' l'ottavo porto d'Italia per movimentazione merci -: se non ritenga opportuno modificare urgentemente l'orario dei treni regionali 11850-11852-1812-11866-11868-3022-11855-11877 come da proposte inviate dal comitato per la difesa della stazione di Carrara alla direzione regionale trasporto locale della SpA Ferrovie dello Stato di Firenze; se non ritenga necessario riequilibrare la fermata dei treni intercity tra Massa (11) e Viareggio (17), quest'ultima nettamente piu' favorita rispetto al comprensorio apuano di importanza non certo inferiore, e nel contempo, addivenire ad una piu' equa spartizione di fermate tra Massa e Carrara, riconsiderando il ruolo di Carrara che oggi non vede fermare alcun intercity; se non ritenga utile, in considerazione dell'interesse commerciale, turistico e culturale, individuare in Carrara lo scalo apuano piu' adatto alle fermate dei treni internazionali (espressi) che garantirebbero, se non altro, un minimo di collegamento con Roma oggi inesistente; se non ritenga piu' funzionale aumentare la percorrenza verso sud, fino a Roma, dei treni interregionali (Torino-Livorno e viceversa) in maniera tale da sopperire alla macroscopica mancanza di collegamenti con Roma e la Maremma, oltre che attivare un risparmio per la SpA Ferrovie dello Stato, considerate tutte le operazioni necessarie inerenti la partenza e il fine corsa dei treni; se non ritenga opportuno ripristinare lo scalo merci di Carrara in funzione anche di quell'auspicato rilancio del trasporto su rotaia ad oggi purtroppo non ancora rilevabile ed anzi, forse, ulteriormente ridimensionato, col nuovo orario, almeno sulla linea tirrenica. (4-00953)
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