INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00660 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.) in data 19940519
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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dei lavori pubblici e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: nel 1975 iniziarono i lavori di costruzione della rete fognaria di Bacoli (Na) e che il progetto prevedeva il collegamento della rete fognaria con il depuratore di Licola attraverso due condotte separate: una per le acque nere e una per quelle pluviali; nella seconda meta' degli anni '70 fu realizzato il tratto che va dal bivio di Miliscola, incrocio Viale olimpico, fino all'altezza del Gavitello (Mazzone); difficolta' tecniche (presenza di falde superficiali) e intralci burocratici (ricorsi al Tar) determinarono il blocco dei lavori per circa quattro anni; nel 1982 la Cassa per il Mezzogiorno autorizzo' il completamento della rete fognaria e si passo' da un importo di lire 1950 milioni del 1975 a lire 4.900 milioni del 1982; che i lavori furono poi affidati alla ditta Zecchina nel 1984; nel 1983 venne espletata la gara per l'appalto dei lavori del 5^ lotto della rete fognaria (abitato di Baia); i lavori, per l'importo di lire 1 miliardo furono aggiudicati all'impresa Cis-ingegner Miele ed iniziarono nel 1984, ma vennero sospesi dopo aver speso 450 milioni di lire senza mettere in funzione alcun tratto di fogna; nel 1986, per problemi di ordine geologico, evidentemente prima sottovalutati, venne redatta una perizia di variante che fece lievitare la spesa fino a lire 11.044 milioni e, nonostante tale variante, i lavori non procedettero per difficolta' tecniche (impossibilita' di impiego di palancole); nel 1988 una seconda perizia di variante fece arrivare l'importo a lire 14.016 milioni sempre per lo stesso tratto di fogna appaltato nel 1982; da allora, nonostante siano stati spesi non pochi miliardi, il tratto Fusaro (stazione Cumana)-Cuma depuratore non e' ancora in funzione; ancora nel 1988, il comune di Bacoli, avendo ottenuto un ulteriore finanziamento (fondi FIO) di lire 20.711 milioni per il completamento del sistema fognario, bandi' una gara di appalto-concorso utilizzando le modalita' previste dalla legge n. 584 del 1977; nel settembre dello stesso anno l'esecuzione delle opere fu affidata al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI), formato dalle societa'; Zecchina, Comapre, Nuova Domitia, Infrasud progetti, risultato vincitore; il citato RTI propose una rielaborazione del progetto generale del sistema fognario attraverso la modifica in fogna a sistema misto anziche' separato nel centro abitato di Bacoli, l'intercettazione degli scarichi oggi riversati nel lago Miseno tramite un collettore circumlacuale del diametro da 700 mm a 2200 mm, e una drastica riduzione degli impianti di sollevamento (in particolare per l'area gravante sul lago Miseno e' prevista una sola stazione di sollevamento per Cuma); il collettore, raccogliendo le acque provenienti dal centro di Bacoli, da Miseno e da Cappella, confluisce a gravita', in prossimita' della foce del lago in localita' Miliscola; le acque eccedenti, in caso di mancato funzionamento della stazione di pompaggio, sarebbero scaricate o nel lago o a mare, come soluzione di emergenza; secondo la soluzione proposta dal RTI solo dopo la confluenza all'impianto di sollevamento di Miliscola mediante pompaggio, le acque nere e di prima pioggia sarebbero avviate all'impianto di Licola; il 19 febbraio 1990, il comune di Bacoli inviava al Comitato Tecnico regionale (CTR) il progetto generale della rete fognaria che prevedeva due condotte (acque bianche e nere per il bacino del Fusaro) e una condotta mista per il bacino di Bacoli, integrato dalle previsioni di una condotta sottomarina che dovrebbe intervenire in casi di piogge eccezionali e di cattivo funzionamento dell'impianto di sollevamento di Cuma; il CTR approva, con parere n. 41/NA 90, il progetto definito variante al progetto generale della rete fognaria di Bacoli indicando che siano osservate alcune prescrizioni; la Giunta comunale prende atto, con delibera 973 del 27 luglio 1990, del predetto parere e affida al professor ingegner Ciaravino, gia' direttore dei lavori legati ai Fondi Fio, progettista anche della condotta sottomarina e relativo impianto di pretrattamento dei liquami; intanto il 20 maggio dello stesso anno si tengono elezioni comunali che cambieranno il quadro politico con una giunta DC-PSDI che si insedia il giorno stesso in cui viene affidato l'incarico al citato Ciaravino, di cui al punto precedente; con delibera della Giunta comunale n. 737/91, viene approvato il progetto Perizia suppletiva delle opere di completamento della rete fognaria-centrale di sollevamento di Miliscola, stanziata la somma di lire 5 milioni e affidati i lavori alla summenzionata RTI; un mese dopo con delibera n. 815/91, viene sospesa la delibera di cui al punto precedente, subordinando l'affidamento dei lavori all'approvazione, da parte della Cassa depositi e Prestiti (finanziatrice dei citati 5 miliardi), della perizia di variante; con delibera n. 853/91, la Giunta prende atto del nullaosta della Cassa DD.PP. e, con lo stesso atto deliberativo, conferma l'esecutivita' della delibera precedentemente sospesa; i lavori dell'impianto di Miliscola furono consegnati nel novembre del 1991; dopo tanti anni la situazione dell'inquinamento fognario nel comune di Bacoli resta grave come gravi restano le responsabilita' dei ritardi -: quali iniziative intendano assumere, nell'ambito delle rispettive competenze, per mettere fine ad una situazione inaccettabile e realizzare le opere di disinquinamento necessarie. (4-00660)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00660 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.) in data 19940519
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19940519-19950508
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00660 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.) in data 19940519
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-14T19:17:56Z
4/00660
PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.)