INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00641 presentata da SCALIA MASSIMO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19920506

Ai Ministri dell'ambiente e per i beni culturali e ambientali. - Per sapere - premesso che: negli ultimi anni l'attivita' estrattiva abusiva nel territorio romano ha raggiunto dimensioni preoccupanti per la salvaguardia dell'ambiente; in data 28 marzo 1992 l'associazione ambientalista "Lega per l'Ambiente" ha richiesto al comune di Roma e alla regione Lazio, assessorato all'urbanistica, un intervento urgente per reprimere l'attivita' di cava abusive, ricadenti per di piu' in aree vincolate dalla legge n. 431 del 1985; a distanza di un mese non essendosi verificato nessun intervento ne' da parte della regione Lazio ne' da parte del comune di Roma, la Lega per l'Ambiente reiterava l'esposto estendendolo anche al presidente della XII circoscrizione, alla procura della Repubblica presso la pretura circondariale di Roma e al Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri; le cave abusive e le imprese coinvolte nell'attivita' estrattiva sono le seguenti: 1) SITRA di Proietti Gino, via Canestrini; 2) SMECA, via di Porta Medaglia Km 4 ca. (la cava e' situata vicino ad una linea di alta tensione, in prossimita' di un fosso e di presenze archeologiche); 3) Zinoli Benito via di Porta Medaglia Km 5 ca.; 4) IMATER srl via di Fioranello Km 2 ca.; 5) MATTIONI, via Laurentina Km 15 ca.; 6) ARPORO di Spizzichino, via Ardeatina Km 15 ca. -: se, anche in considerazione di quanto esposto, non ritengano opportuno adoperarsi per quanto di loro competenza per porre fine all'attivita' di cava abusiva e perseguire a termine di legge i responsabili dell'abuso. (4-00641)