INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00527 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940516
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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dei lavori pubblici, dei trasporti e della navigazione e di grazia e giustizia. - Per sapere: se sia noto al Governo, come dovrebbe essere per doveroso riferimento degli uffici periferici dei Ministri interrogati, della grave situazione in cui versa l'Autocamionale della Cisa Spa da quando ha proceduto all'affidamento, "in regime di Colombiane" dei lavori di ammodernamento del Viadotto Gravagna, dei lavori di ammodernamento dell'Autostrada della Cisa, nonche' dei lavori di ammodernamento delle strade statali nn. 308 e 523 (Fondo Valle Taro - Passo dei Cento Croci) su concessione ANAS; in particolare se al Governo risulti: che nello scorso anno sono state presentate da piu' parlamentari interrogazioni ed interpellanze atte ad evidenziare e denunciare gravissime responsabilita' nell'aggiudicazione dei sopracitati lavori e vergognose collusioni tra le imprese appaltatrici, la Societa' di Ingegneria incaricata della redazione dei progetti e della direzione lavori (SINA Spa) ed esponenti politici e pubblici ufficiali tali da costituire un vero e proprio "comitato di affari" come ammesso esplicitamente dall'ex Direttore generale dell'ANAS, ingegnere Antonio Crespo che ha confermato l'incasso di una tangente di oltre quattro miliardi da parte della Impresa Pizzarotti, mandataria palese e occulta di tutti i lavori sopramenzionati; che in particolare, per la ristrutturazione del Viadotto Gravagna si e' passati da un importo di affidamento di otto miliardi ad una chiusura degli stessi di oltre diciassette con perizie di variante tecniche e suppletive ingiustificate e con l'attivazione di un arbitrato scandaloso circa la presunta difformita' tra progetto allegato al bando di gara e progetto eseguito; che per i lavori di ammodernamento dell'Autostrada della Cisa sono state approvate due perizie tecnico-suppletive per complessivi quaranta miliardi per trasformare le fondazioni da pali di grande diametro, ritenute dalle imprese poco remunerative in pozzi con micropali e colonne consolidate molto piu' onerose e gradite alle imprese. E cio' nonostante queste ultime le abbiano realizzate in modo difforme e carenti, si' da costituire una vera e propria truffa ai danni della Stazione Appaltante; che i lavori di ammodernamento delle strade statali nn. 308 e 523 da Ghiare di Berceto a Bivio Bertorella, a seguito di macroscopici e voluti errori progettuali da parte della Societa' di Ingegneria incaricata, i lavori hanno tardato ad iniziare comportando, come per i lavori di ammodernamento dell'Autostrada della Cisa, richieste di danni per svariati miliardi da parte delle imprese; che tali argomenti sono noti alla Magistratura inquirente, che dopo avere causato le dimissioni dei vertici societari di allora, rilevando peraltro solo reati minori, non ha tuttora affrontato con il piglio dovuto i gravissimi illeciti amministrativi conseguenti agli affidamenti dei lavori, alla loro progettazione e gestione tutta tesa a favorire l'interesse delle imprese anziche' della Stazione Appaltante; se risulti che il Consiglio di amministrazione della Societa' Autocisa, presieduto dall'avvocato Ugo Ruffolo, ed espressione della partitocrazia imperante prima delle elezioni del 27 marzo, anche dopo gli sporadici e insignificanti interventi della Magistratura, anziche' attivare una doverosa azione di tutela degli interessi della Societa' contro l'acclarata incapacita' tecnica della imprese e della Societa' di progettazione e Direzione Lavori ad esse collegata (SINA), per non parlare di vere e proprie tentate truffe ai danni della stessa Stazione Appaltante, sta conducendo una politica di copertura di tutte le gravissime mancanze e vizi attribuibili alle imprese con danno notevole sia all'immagine della Societa' che alle casse della stessa; se risulti in particolare che il sopracitato avvocato Ugo Ruffolo, assistito dal Consulente avvocato Francesco Di Giovanni di Roma, ha sottoscritto con le imprese che realizzano gli ammodernamenti delle strade statali nn. 308 e 523 un contratto forfettario, subordinato all'approvazione da parte dell'ANAS di una perizia che oltre a modificare l'appalto, da lavori a misura a lavori a forfait, legittimi anche le opere eseguite difformemente ai progetti; che detta perizia, inoltrata da tempo presso i competenti uffici dell'ANAS non e' stata approvata in quanto in essa sono previste lavorazioni e conseguenti clausole contrattuali che inseriscono vantaggi incomprensibili a favore delle imprese, quali un'alea del dieci per cento sul costo di scavo delle gallerie, ovvero il riconoscimento alla stessa impresa della facolta' di determinare classe di scavo ed il conseguente onere economico; oltre a quanto sopra esposto, se risulti a vero che le imprese appaltatrici proseguono nei lavori come se la sopracitata perizia fosse approvata per accordi presi direttamente con il Consiglio di Amministrazione della Societa' Autocisa e contro la notificata disposizione dell'Ingegnere capo Carpi che sembra abbia costretto il Direttore dei lavori ingegner Niccolai alle dimissioni; se risulti inoltre che per i lavori di ammodernamento dell'Autocamionale della Cisa il Consiglio di Amministrazione presieduto dall'avvocato Ugo Ruffolo sia arrivato a concludere una scandalosa transazione con le imprese, senza interpellare i legali incaricati all'uopo riconoscendo loro un importo superiore ai trentacinque miliardi di lire. Tale somma sembra sia stata formulata con l'accoglimento di alcune riserve che il direttore dei lavori prima e i legali incaricati poi non hanno mai riconosciuto, ripagando l'importo di tutte le sottofondazioni stralciate contabilmente dal Direttore dei lavori in quanto dallo stesso riscontrate non conformi ai progetti e staticamente inadeguate, adottando un metodo di contabilizzazione non conforme al regolamento di contabilita' dello Stato e per questo mai applicato dal Direttore dei lavori, anche in conformita' da quanto indicato dall'ANAS; se tali fatti siano oggetto di ispezioni o inchieste amministrative, indagini di polizia giudiziaria e procedimenti penali, se in merito siano state fatte segnalazioni al Consiglio superiore della magistratura in quanto le imprese interessate sono anche quelle maggiormente coinvolte negli scandali ANAS che vanno dalla Sicilia e Calabria al Trentino-Alto Adige e alla Valle d'Aosta, che sono quelle maggiormente implicate nello scandalo relativo ai lavori di Malpensa 2000; se infine il Governo non ravvisi, dopo i doverosi e urgenti accertamenti, la necessita' di adottare, anche tramite l'ANAS, di cui l'Autocamionale della Cisa e' concessionaria, provvedimenti tendenti a commissariare la societa' al fine di fare veramente chiarezza sulle vicende soprariportate e contemporaneamente impedire che un Consiglio di Amministrazione di irresponsabili se non collusi con le imprese arrivi ad arrecare gravissimi e irreparabili danni economici alla Societa' e conseguentemente al pubblico erario. (4-00527)
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19940516-19940706
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00527 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940516
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MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO)