INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00296 presentata da GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD PADANIA) in data 20080610
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00296 presentata da PAOLO GRIMOLDI martedi' 10 giugno 2008 nella seduta n.015 GRIMOLDI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il consulente del lavoro e' un libero professionista che si occupa, appunto, di consulenza con competenze specifiche nella gestione del personale per conto di piccole, medie e/o grandi imprese: elabora cedolini, si occupa di consulenza fiscale nonche' consulenza in materia di diritto del lavoro; puo' seguire i rapporti tra azienda, sindacati e lavoratori e tra aziende ed enti previdenziali e fiscali; la professione di consulente del lavoro e' regolamentata dalla legge n. 12 del 1979 e rientra tra le cosiddette «professioni protette», vale a dire che per esercitarla occorre essere iscritti all'albo professionale, previo svolgimento di un praticantato biennale obbligatorio e di un esame di Stato nella regione in cui si ha la propria residenza; proprio l'esito degli esami di Stato nelle varie regioni d'Italia fa emergere forti dubbi circa l'andamento regolare della correzione dei compiti e la correttezza delle procedure di espletamento; in Lombardia, ad esempio, soltanto negli ultimi esami la percentuale dei promossi e' ritornata a livelli accettabili, essendo stata superiore al 25 per cento, ma nei recenti anni era intorno al 12-13 per cento dei promossi e, addirittura, nell'anno 2004 la percentuale e' stata del 5 per cento, contro una percentuale nella regione Campania pari all'80 per cento; altro dato sul quale riflettere e' il numero di iscritti all'albo dei consulenti del lavoro di Milano, che sono un terzo rispetto a quelli dell'albo di Roma; tale confronto ci riporta alla mente lo scandalo degli esami truccati di Catanzaro per l'abilitazione alla professione di avvocato: all'esame del dicembre 1997 su 2.301 partecipanti, ben 2.295 - tutti tranne 6 - avevano redatto il medesimo compito (leggasi copiato!) e agli scritti del dicembre 2003 su 3.261 candidati furono ammessi alla prova orale ben 2.768, quanti Veneto, Piemonte, Val d'Aosta, Umbria, Liguria, Toscana e Marche, messi insieme -: se non ritenga opportuno prevedere, anche per l'esame di Stato dei consulenti del lavoro, la correzione dei compiti in Regioni diverse da quelle ove si sono svolte le prove d'esami come all'indomani dello scandalo e della relativa inchiesta fu deciso dall'ex Guardasigilli, Roberto Castelli per gli esami di avvocato, al fine di garantire la validita' del principio meritocratico e non gia' quello della raccomandazione. (4-00296)
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GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD PADANIA)