INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00264 presentata da REALACCI ERMETE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 12/07/2001

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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00264 presentata da ERMETE REALACCI giovedì 12 luglio 2001 nella seduta n. 015 REALACCI. - Al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che: l'Italia è il Paese europeo leader nella produzione di alimenti biologici; secondo Biobank, nel nostro paese operano circa 50.000 biofattorie (rispetto alle 105.000 europee) e si coltiva biologicamente il 6 per cento della superfice agricola rispetto al 3 per cento della media europea. In più, circa il 30 per cento dei prodotti biologici in Europa provengono dall'Italia; sul piano dei consumi, anche se non leader, l'Italia ha registrato in questi ultimi anni un forte sviluppo e tutti gli operatori prevedono una ulteriore crescita. Nel 2000 il giro d'affari del biologico ha toccato i 2000 miliardi e, nel giro di un anno, ha registrato un incremento del 20 per cento; l'allarme di questi ultimi tempi sulla qualità dell'alimentazione rappresenta sicuramente uno dei fattori di spinta di questo mercato, ma non certamente l'unico. Infatti, l'agricoltura biologica si basa sul pieno rispetto dell'ecosistema più ancora che sulla sua ipotetica «superiorità» salutistica, e può rappresentare - se opportunamente sostenuta e controllata lungo tutta la filiera, dalla materia prima al prodotto finale - una alternativa competitiva in termini anche di scelta di civiltà rispetto all'agricoltura convenzionale; è dunque opportuno e necessario che le istituzioni (unione europea, Governo, enti locali e altri organismi pubblici preposti alla regolamentazione della produzione e dei consumi alimentari) intervengano oggi per governare efficacemente lo sviluppo del settore biologico prima che la inevitabile confusione, derivante da una crescita troppo rapida del mercato e dalle reazioni - non sempre trasparenti - dell'industria alimentare e farmaceutica internazionale, possano produrre episodi di vera e propria speculazione sul bio (contraffazioni, contaminazioni e truffe) tali da indurre un sentimento di sfiducia nei consumatori, supportato e alimentato inoltre da campagne di stampa allarmanti, negative e talvolta mistificatorie; i segnali di queste campagne sono già avvertibili, così come siamo informati di sempre più frequenti controlli (ma casuali, senza che sia avvertibile una linea di indagine precisa) su cibi biologici da parte dei Nuclei Antisofisticazione in tutto il Paese -: quali politiche intenda realizzare per evitare che il Paese perda la sua leadership europea in materia e che i consumatori italiani possano scegliere il proprio modello di consumo alimentare con sicurezza e tranquillità, nel pieno rispetto dell'ambiente.(4-00264)
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