INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00234 presentata da ZACCHERA MARCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960522

Ai Ministri dell'interno, dei trasporti e della navigazione e del bilancio e programmazione economica. - Per sapere - premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: i voli "di Stato" sono espletati dall'Aeronautica militare e dalla societa' CAI, che esercita questo servizio soprattutto per il trasporto di personalita' oggetto di misure di sicurezza; la flotta della CAI sarebbe composta da 3 Falcon 900 (del valore di circa 30 miliardi ciascuno) e da 2 Falcon 50 (16 miliardi cadauno), mentre l'Aeronautica tiene a disposizione della Presidenza del Consiglio 2 aerei DC9 e 2 Gulf Stream serie 3, oltre 4 Falcon 50 ed altri velivoli per la Presidenza della Repubblica; la CAI non svolge missioni di soccorso, ma e' a disposizione dei servizi di sicurezza; se fosse legittimo questo servizio riservato, sarebbe logico dover evitare ogni abuso, anche tenendo conto che il costo di volo e' circa di 10 milioni/ora per i Falcon 900 e 6/7 milioni l'ora per i Falcon 50; a questo costo vanno aggiunti i piloti ed i servizi a terra, nonche' la relativa organizzazione tecnica ed operativa -: quando abbia iniziato ad operare la CAI, espressamente per quali fini, da quale Ministero siano stati avviati gli acquisti dei velivoli, in che anno e quale fosse in quel momento il ministro in carica. In particolare, se il Ministero responsabile fosse e sia il Ministero dell'interno, se corrisponda al vero che gli acquisti (all'inizio un Mister 10 Falcon ed un 1/200 Falcon) siano stati effettuati durante il periodo di titolarita' di tale dicastero dell'onorevole Oscar luigi Scalfaro; quanto siano costati, nel bilancio statale, i servizi della CAI negli anni scorsi, quanti siano i dipendenti, quante missioni siano state effettuate e se si possano escludere trasporti al di fuori dei fini istituzionali, e, in ogni caso, a chi spetti il controllo dell'uso eventualmente improprio dei velivoli; perche' di fatto, ci si trovi di fronte ad una "duplicazione" dei potenziali trasporti dell'Aeuronautica militare, che e' istituzionalmente deputata, all'occorrenza, al trasporto del Presidente della Repubblica e dei membri del Governo; se non ritenga il Governo di dover comunicare la spesa complessiva annua del servizio e di predisporre un adeguato contenimento della spesa, soprattutto controllando usi impropri, come in passato piu' volte e' stato riportato da commenti, non si sa quanto fondati; in proposito, se non ritengano il Governo e i Ministri interessati di addivenire ad una riservata quanto seria indagine per verificare tutta questa struttura, affinche' utilizzando comprensibili ed anche dovute misure di riservatezza, non si nascodano sprechi pubblici di entita' rilevante. Va ricordato in proposito che, permettendo un risparmio del costo dei voli "di Stato ", si potrebbe con questa somma finanziare l'assunzione di numerosi controllori di volo e con cio' risolvere la recente ed ancor perdurante crisi del trasporto aereo. Preme all'interrogante sottolineare che non si chiede la cancellazione di un servizio che ha sue ragioni di esistenza, ma che si ritiene che, in una situazione di assoluta emergenza dei conti pubblici, si impongano controlli precisi, direttive certe e responsabili, repressione di eventuali abusi, evitando un sottoutilizzo dei velivoli dell'Aeronautica militare gia' a disposizione delle autorita' politiche e istituzionali e, appunto, qualsiasi duplicazione di costi. (4-00234)