INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00168 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080522

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00168 presentata da RITA BERNARDINI giovedi' 22 maggio 2008 nella seduta n.008 BERNARDINI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere premesso che: sabato 10 maggio sul quotidiano Alto Adige e' apparso un articolo firmato da Antonella Mattioli dal quale si apprende che, nella citta' di Bolzano, i gruppi consiliari comunali della SVP e di AN hanno chiesto al Comune di entrare in possesso degli elenchi dei bambini iscritti alle scuole materne; la richiesta e' stata avanzata al fine dichiarato di verificare l'appartenenza etnico-linguistica di tutti i bambini che frequentano le scuole materne di lingua tedesca per sapere se tra questi vi siano troppi iscritti di lingua italiana; il comune di Bolzano, senza alcuna preventiva autorizzazione da parte delle famiglie dei bambini, avrebbe dunque messo a disposizione dei gruppi consiliari della SVP e di AN i predetti elenchi al punto che, dopo aver esaminato i nomi ed i cognomi in essi contenuti, lo stesso capogruppo SVP in Consiglio comunale, Oswald Ellecosta, ha dichiarato di aver scoperto che in alcune sezioni degli asili di lingua tedesca oltre il 50 per cento degli iscritti risulterebbe essere di lingua italiana; la conoscenza degli elenchi ha pertanto consentito ai richiedenti di elaborare una sorta di «schedatura» su base etnico-linguistica, e quindi potenzialmente discriminatoria, di tutti coloro che frequentano le scuole materne di lingua tedesca con l'intenzione poi di utilizzare tali dati proprio nei confronti dei diretti interessati; a tal proposito e' utile ricordare che la normativa sul censimento linguistico attualmente vigente nella Provincia di Bolzano, nel prevedere che la richiesta di appartenenza linguistica sia resa a partire dal diciottesimo anno di eta', esclude espressamente che i minori siano tenuti e-o obbligati a rilasciare a terze persone tale dichiarazione posto che, per questi ultimi, la normativa sui dati sensibili e' molto piu' restrittiva; giova inoltre sottolineare che la vicenda ha gia' prodotto un grave danno per gli effetti intimidatori che ha avuto nei confronti delle famiglie con cognome italiano che iscrivono i propri figli alle scuole materne di lingua tedesca; peraltro: a) il problema sollevato dai gruppi consiliari della SVP e di AN relativamente al fatto che la presenza di un numero eccessivo di bambini di altra lingua ostacolerebbe l'apprendimento dei bambini di madrelingua, non considera che il principio della funzionalita' della scuola deve essere si' tutelato ma sempre nel rigoroso rispetto dei diritti dei singoli alunni i quali rimangono comunque liberi di iscriversi alle scuole di ogni ordine e grado (articolo 19 Statuto di Autonomia); b) il decreto del Presidente della Repubblica n. 301 del 15 luglio 1988 prevede procedure rigorose per affrontare i casi in cui il bambino iscritto non possegga adeguate conoscenze della lingua della scuola. La predetta procedura pero' puo' essere attivata solo caso per caso e solo per l'alunno che presenti effettivamente tale difficolta' linguistica. Trattasi di un procedimento speciale affidato all'autonomia scolastica che esclude ogni intervento di tipo diverso e-o di terzi estranei, cio' proprio al fine di evitare indesiderabili effetti di discriminazione del bambino dovuti alla sua supposta appartenenza etnico-linguistica; c) l'articolo 323 del codice penale punisce chiunque ricopra una pubblica funzione e utilizzi atti (in questo caso liste di bambini iscritti) per scopi non consentiti dalla legge; l'interrogante ritiene di estrema gravita' la predetta diffusione posto che la stessa, oltre a risultare intimidatoria e potenzialmente discriminatoria, lede il diritto alla riservatezza dei diretti interessati e dei loro familiari -: di quali elementi disponga con particolare riferimento alla notizia relativa alla diffusione dei dati verosimilmente sensibili avvenuta nel comune di Bolzano riguardante l'appartenenza etnico-linguistica dei bambini iscritti negli asili nido di lingua tedesca, e quali iniziative, nell'ambito dei propri poteri di vigilanza riconosciuti dall'articolo 19 dello Statuto di autonomia, intenda assumere affinche' sia garantito l'ordinato e proficuo svolgimento dell'attivita' scolastica, evitando qualunque azione anche solo potenzialmente discriminatoria che coinvolga bambini iscritti negli asili nido con particolare riguardo al territorio dell'Alto Adige.(4-00168)
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