INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00125 presentata da DEIANA ELETTRA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 27/06/2001

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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00125 presentata da ELETTRA DEIANA mercoledì 27 giugno 2001 nella seduta n. 007 DEIANA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che: è stata autorizzata la costruzione di due inceneritori alimentati da combustibile derivato dai rifiuti secondo le procedure individuate dal decreto legislativo n. 22 del 1997, in località Colle Sughero a Colleferro in provincia di Roma; a parere degli interroganti nell' iter autorizzativo non sono state correttamente analizzate le condizioni ambientali dove l'impianto andrebbe ad inserirsi e non sono stati valutati tutti i parere prescritti; in particolare si segnala come la Asl Rm/G dipartimento di prevenzione-Servizio di igiene pubblica, abbia formulato in data 19 gennaio 1999, un parere negativo alla installazione dell'impianto con la seguente formulazione «si ritiene inopportuna la installazione di ulteriori fonti di inquinamento che possano aggravare al già critica situazione dell'area di Colleferro Scalo»; il sito individuato per la realizzazione dell'impianto risulta ubicato in un'area dell'ex perimetro industriale Bpd ed è limitrofo a diversi insediamenti produttivi; nell'area del perimetro industriale ex Bpd, in gran parte limitrofo a quello individuato per la realizzazione degli inceneritori, è stata evidenziata da indagini delle competenti autorità inquirenti e sanitarie, un'attività di discarica incontrollata di rifiuti tossici e nocivi di origine industriale. L'esito dell'indagine ha rilevato altresì, la contaminazione delle acque superficiali evidenziando un alto contenuto di mercurio e un contenuto di esaclorocicloesano con valori pari a 2-3 ordini di grandezza maggiori alla concentrazione massima accettabile. La vastità del fenomeno emerso ha fatto ritenere alle competenti autorità che, quelle emerse, fossero solo una parte delle aree complessivamente utilizzate come discarica di rifiuti tossico-nocivi e a conferma della suddetta valutazione, si rileva come, in un'area confinante con quella destinata alla costruzione degli inceneritori, siano stati rinvenuti numerosi fusti interrati contenenti residui di lavorazioni industriali; le indagini effettuate in relazione ai possibili danni causati dall'inquinamento del terreno dovuto all'attività di discarica dei rifiuti tossici e nocivi hanno messo in evidenza un inquinamento chimico della falda superficiale con valori molto al di sopra della concentrazione massima accettabile per cui stata dichiarata la sua non idoneità per usi agricoli, mentre la falda profonda utilizzata come acqua potabile ha evidenziato la presenza di inquinanti chimici e la necessità di controlli costanti; le varie attività produttive già presenti in zona già determinano emissioni in atmosfera che già comportano il superamento dei limiti di ammissibilità previsti dalla legislazione vigente; la Asl Rm/G concludeva il parere con un giudizio di inopportunità all'installazione di ulteriori fonti di inquinamento su un territorio urbanizzato e già pesantemente compromesso dal punto di vista ambientale; malgrado il parere negativo espresso dalla Asl Rm/G la giunta comunale del comune di Colleferro in data 11 maggio 1999, autorizzava il sindaco a dare parere favorevole alla costruzione dei termovalorizzatori; a seguito delle forti e numerose proteste ad opera dei cittadini di Colleferro il consiglio comunale in data 14 novembre 2000, ha impegnato il sindaco a richiedere la sospensione dei lavori per la costruzione degli inceneritori; risulta all'interrogante che le autorità competenti abbiano sollecitato la sospensione dei lavori per consentire un ampio confronto con tutti i livelli istituzionali al fine di assicurare a Colleferro una soluzione del problema nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini; in data 20 febbraio 2001, il Ministro dell'ambiente in risposta alla interrogazione n. 5-08779 dell'onorevole De Cesaris ed altri si affermava tra l'altro che: a) le autorizzazioni erano state rilasciate senza il preventivo assoggettamento alla procedura di valutazione ambientale perché nel caso in questione era di competenza regionale; b) la localizzazione degli impianti è apparsa criticabile anche perché ai piedi della collina su cui i termovalorizzatori sorgeranno sono situate una scuola materna ed elementare ed alcune abitazioni; c) il Ministero dell'ambiente era disponibile a valutare se il sito presenta i requisiti per essere inserito nell'elenco dei siti di interesse nazionale soggetti a interventi di bonifica; se le richieste contenute nel parere igienico sanitario del Servizio-igiene pubblica dipartimento di, Prevenzione della Asl Rm/G siano state prese in considerazione e abbiano avuto un riscontro; se non ritenga necessario, sulla base delle considerazioni suesposte intervenire urgentemente affinché i lavori per gli inceneritori vengano sospesi per una più attenta valutazione della situazione dei luoghi; se non ritenga necessario intervenire, sulla base della documentazione prodotta, affinché tale progetto venga definitivamente abbandonato; quali iniziative intenda assumere per la realizzazione di un progetto di messa in sicurezza e bonifica del territorio suddetto, così fortemente inquinato dal punto di vista ambientale. (4-00125)
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