INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00115 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.) in data 19940421

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_00115_12 an entity of type: aic

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: il regio decreto n. 2033 del 15 ottobre 1925 afferma che si puo' chiamare formaggio solo il prodotto derivato da latte coagulato spontaneamente per acidificazione o con il caglio (prodotto naturale di origine animale); l'industria chimico-farmaceutica ha recentemente prodotto e cerca di introdurre sul mercato una preparazione enzimatica che sostituisca il caglio, ottenuta con tecnologia biogenetica da microrganismi geneticamente modificati; l'uso di tale prodotto e' vietato per formaggi a denominazione di origine; per evitare frodi in tal senso il 15 giugno 1992 e' stato emanato un decreto ministeriale per individuare il metodo di analisi di laboratorio; tale metodo non garantisce da frodi alimentari in quanto il prodotto artificiale, mescolato a piccole parti di caglio naturale, non e' piu' riconoscibile mentre il decreto succitato afferma che il metodo analitico cromatografico e' in grado di evidenziare eventuali frodi; in realta' detto metodo e' in grado di evidenziare solo la presenza di chimosina non naturale quando e' presente da sola (picco unico); allo stato attuale delle conoscenze non esiste alcun metodo che permetta di riconoscere qualitativamente la chimosina da fermentazione da quella naturale; in molti paesi della Comunita' europea e' escluso l'impiego della chimosina nella produzione dei formaggi con denominazione d'origine, anche laddove ne e' autorizzato l'uso; appare poco opportuno che in Italia i formaggi DOC e tipici vengano prodotti con chimosina genetica soprattutto in considerazione del fatto che la stessa non e' considerata dalla legislazione CEE "prodotto naturale"; conseguentemente si appannerebbe l'immagine dei formaggi italiani rispetto a quelli stranieri, soprattutto quelli francesi fortemente tutelati da legislazioni ad hoc; attualmente i paesi che vogliono mantenere un'alta immagine dei loro formaggi seguono una politica che permette di vietare l'apposizione dell'etichetta verde (garanzia di prodotto assolutamente naturale) per quei formaggi prodotti con chimosina genetica; i produttori di chimosina da fermentazione ne chiedono l'introduzione sul mercato caseario adducendo la motivazione della scarsita' di chinosina animale laddove l'Italia, la Francia e l'Olanda sono da sempre esportatori di caglio animale pregiato e hanno abbondanza di produzione -: quali provvedimenti intenda adottare per accertare eventuali frodi di cui sopra per tutelare la produzione casearia nazionale. (4-00115)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00115 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.) in data 19940421 
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PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.) 

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