INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00041 presentata da PEZZELLA ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 13/06/2001

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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00041 presentata da ANTONIO PEZZELLA mercoledì 13 giugno 2001 nella seduta n. 003 PEZZELLA e CORONELLA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e tutela del territorio, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: la tratta ferroviaria Napoli-Aversa direttrice principale Napoli-Roma lungo il suo percorso attraversa alcuni centri abitati del napoletano e del casertano; i pochi chilometri di rotaie che tagliano trasversalmente o lambiscono i centri abitati dei comuni di Aversa, Cesa, Sant'Arpino, Sant'Antimo, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Afragola, Casoria e la zona orientale di Napoli sono percorsi quotidianamente da numerosi convogli ferroviari per trasporto merci e persone; oltre al transito dei treni a lunga percorrenza, la direttrice di marcia Napoli-Aversa è interessata anche alla percorrenza di treni locali con fermate per salita e discesa passeggeri nelle stazioni di Aversa, Sant'Antimo, Sant'Arpino, Grumo Nevano e Frattamaggiore, Casoria e stazione centrale di Napoli; la somma dei transiti di convogli ferroviari a lunga percorrenza e quelli locali dà luogo ad un'eccezionale frequenza giornaliera di passaggi di treni; le Ferrovie dello Stato non hanno mai disposto, né progettato né finanziato reti o muretti in calcestruzzo a protezione delle aree di allocazione delle rotaie lungo l'intero tragitto ed in particolare nei tratti di attraversamento dei centri abitati nei comuni lambiti; detti dispositivi di sicurezza, come in ogni paese civile avrebbero dovuto interdire l'accesso ed il calpestio delle aree soggette a frequenti passaggi di treni a persone non autorizzate; l'assenza di tali misure di prevenzione ha causato, nel tempo, numerosi incidenti mortali che hanno visto vittime, persone investite dai treni in corsa mentre attraversavano i binari, spesso a seguito di una pericolosa consuetudine che vede comitive di giovani attraversare i binari dei treni proprio nelle zone abitate tagliate in due dall'attraversamento delle rotaie; la facilità di accesso ai binari, stante l'assenza di elementi d'interdizione quali muri e/o reti di protezione, spesso facilita il compito anche ad aspiranti suicida che usano i binari come «arma» per compiere insani gesti; risulta inoltre, all'interrogante che anche nelle stazioni ferroviarie, i passeggeri usano sempre meno i sottopassaggi a causa della loro inagibilità e delle pessime frequentazioni ed incontri che si possono fare in questi luoghi, spesso eletti a dimora di barboni e tossicodipendenti alla ricerca di zone tranquille per iniettarsi stupefacenti; tale stato di cose purtroppo, in assenza di periodici controlli delle forze di polizia ferroviaria costringe i passeggeri ad attraversare in superficie i binari con i rischi che ne conseguono; inoltre la progressiva saldatura tra centri abitati e aree di sedime delle Ferrovie resosi concreto negli ultimi dieci anni, in assenza di controlli da parte delle amministrazioni locali deputate alla vigilanza del territorio, e a rispetto delle norme urbanistiche, è ormai sotto gli occhi di tutti; decine di case insistono su territori non edificabili, a pochi metri dalle rotaie, e per di più, trattandosi di vecchi abusi sanati da innumerevoli leggi di condono, non sono più soggette a provvedimenti di demolizione per il ripristino dello stato di luoghi violato; nei casi sopraccitati, nessun provvedimento è stato mai preso per limitare il tasso d'inquinamento acustico, prodotto dal rumore assordante delle rotaie, che investe non solo le abitazioni attigue alle rotaie, ma anche quelle site a maggiore distanza -: se e quali provvedimenti i Ministri interrogati intendano adottare per limitare il tasso di inquinamento acustico, che investe le suddette abitazioni; se non si ritenga opportuno che si provveda a cura delle amministrazioni competenti alla realizzazione di muretti o reti che impediscono l'accesso all'area di sedime delle rotaie a persone non autorizzate; se non si reputi necessario ed urgente verificare lo stato di agibilità dei sottopassaggi delle stazioni ferroviarie di Aversa, Sant'Antimo, Frattamaggiore e Casoria e contestualmente sollecitare la polizia ferroviaria a svolgere costanti controlli in questi luoghi spesso frequentati da malintenzionati e tossicodipendenti. (4-00041)
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