INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00022 presentata da PARLATO ANTONIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940415

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Ai Ministri dell'ambiente, dell'industria, commercio e artigianato ed incaricato per le funzioni connesse al riordinamento delle partecipazioni statali, dell'interno e della sanita'. - Per conoscere - premesso quanto ha gia' formato oggetto dell'interrogazione n. 4-21048 del 18 marzo 1987 che non ebbe risposta e che giovedi' 26 febbraio 1987 il Consiglio dei ministri delibero' di definire la provincia di Napoli "area ad elevato rischio ambientale" sulla base di sei indicatori che classificano tale provincia sempre tra le prime cinque delle dieci province piu' inquinate d'Italia, secondo la seguente tabella: Graduatoria provincia - Indicatore Densita' abitativa: 1) Milano; 2) Napoli; 3) Trieste; 4) Mantova; 5) Cremona; 6) Varese; 7) Padova; 8) Modena; 9) Venezia; 10) Verona. Fosforo e azoto nei corpi idrici: 1) Napoli; 2) Milano; 3) Trieste; 4) Varese; 5) Roma; 6) Padova; 7) Mantova; 8) Cremona; 9) Treviso; 10) Torino. Densita' produzione rifiuti solidi: 1) Napoli; 2) Milano; 3) Trieste; 4) Varese; 5) Genova; 6) Roma; 7) Torino; 8) Como; 9) Livorno; 10) Bergamo. Densita' produzione rifiuti tossici: 1) Genova; 2) Milano; 3) Taranto; 4) Livorno; 5) Napoli; 6) Bergamo; 7) Brescia; 8) Torino; 9); Terni; 10) Varese. Densita' produzione anidride solforosa: 1) Milano; 2) Trieste; 3) Napoli; 4) Varese; 5) Torino; 6) Genova; 7) Padova; 8) Como; 9) Gorizia; 10) Treviso. Densita' al 1991 abitanti per kmq: 1) Napoli; 2) Milano; 3) Trieste; 4) Roma; 5) Varese; 6) Genova; 7) Como; 8) Padova; 9) Venezia; 10) Torino; per pervenire a tale classificazione, che condanna senza appello la gestione territoriale dell'area napoletana da parte dello Stato, delle regioni, della provincia e degli enti locali che hanno consentito che tale intollerabile degrado si verificasse, devono essere stati compiuti atti od omissioni dai quali derivano evidenti responsabilita' che non possono non essere perseguite e sanzionate -: come si sia, in dettaglio e con chiara indicazione delle fonti inquinanti, giunti a classificare la provincia di Napoli prima in relazione alla presenza di fosforo ed azoto nei corpi idrici, prima per densita' di produzione di rifiuti solidi (con gli irrisolti problemi della raccolta, della scarica, del trattamento, del riciclaggio, a valle) terza per la produzione di anidride solforosa, quinta per la produzione dei rifiuti tossici (con gli irrisolti problemi della raccolta, della discarica, del trattamento) e se e quali precisi atti furono stati assunti - e perche' senza risultato alcuno - per prevenire, regolare e reprimere detti fattori inquinanti, da parte dei pubblici poteri; quali procedimenti giudiziari funzionali all'abbattimento dei quattro fattori inquinanti suddetti siano stati sinora aperti nei confronti dei poteri locali che abbiano omesso di svolgere gli interventi che al riguardo facevano loro carico; considerato inoltre che tra le province italiane quella di Napoli e' l'unica ad essere anche esposta a rischi sismici e vulcanici in uno alla presenza dei detti fattori inquinanti perche' alcuna delocalizzazione degli impianti industriali inquinanti e dei depositi idrocarburi sia stata ancora effettuata, nonostante che se ne parli da anni, a partire dalla Mobil, dalla Esso, dall'Agip nella zona orientale a finire all'Italsider in quella occidentale; tanto per citare solo i casi piu' clamorosi; se ritengano mai possibile che per affrontare e risolvere i suddetti gravissimi problemi si debbano attendere ancora i tempi tecnici, misurabili in decine di anni, per la programmazione, l'avvio, la conclusione dell'emanando piano di risanamento e non si possa invece - da subito - avviare ogni iniziativa senza quegli ulteriori ritardi che comprometterebbero ulteriormente ed irrimediabilmente la qualita' della vita nell'area napoletana. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-06286 dell'11 maggio 1988, e per conoscere altresi' in che misura si siano aggravate nei sette anni inutilmente decorsi le condizioni ambientali urbane e quali decisioni abbia assunto al riguardo il nuovo sindaco onorevole Bassolino. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella undicesima legislatura, n. 4-21761 del 26 gennaio 1994. (4-00022)
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