INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00015 presentata da DE POLI ANTONIO (UNIONE DI CENTRO) in data 20080429

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00015 presentata da ANTONIO DE POLI martedi' 29 aprile 2008 nella seduta n.001 DE POLI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'assegno sociale (articolo 3, commi 6 e 7, della legge n. 335 del 1995) e' una prestazione di natura assistenziale che puo' competere ai cittadini italiani, o equiparati che hanno 65 anni di eta', risiedono stabilmente in Italia e che hanno redditi inferiori ai limiti previsti dalla legge; sono equiparati ai cittadini italiani: gli abitanti di San Marino, i rifugiati politici, i cittadini di uno Stato dell'Unione europea, i cittadini extracomunitari in possesso di carta di soggiorno, a partire dal 1 o gennaio 2001 (articolo 80, comma 19, della legge n. 388 del 2000 - Messaggio INPS n. 47 del 2001); l'Italia ha ottemperato alla direttiva 2003/109/CE relativa allo status di cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo, emanando con decreto legislativo n. 3 dell'8 gennaio 2007 le modifiche necessarie all'adeguamento della normativa agli obblighi comunitari. In particolare si e' provveduto alla modifica dell'articolo 9 del testo unico sull'immigrazione, con cui si introduce il nuovo titolo di soggiorno, e all'introduzione di un nuovo articolo, l'articolo 9-bis, con cui si disciplina il riconoscimento del titolo medesimo rilasciato in altri Paesi CE; per il nuovo titolo di soggiorno sono richiesti solo cinque anni di presenza regolare sul nostro territorio e non e' necessario, come accadeva per il rilascio della vecchia carta, possedere un permesso di soggiorno per un motivo «che consenta un numero indeterminato di rinnovi», bastera' un permesso di soggiorno di lunga durata (ad esempio per lavoro subordinato, anche a tempo determinato, per motivi familiari, autonomi); sono stati definiti in sei mesi consecutivi e 10 mesi complessivi i termini massimi di assenza dal territorio nazionale entro i quali si puo' comunque aspirare allo status di soggiornante di lungo periodo; si e' riscontrato che molti lavoratori regolarmente chiedono il ricongiungimento dei genitori in Italia. I quali ottengono in un primo tempo il permesso di soggiorno temporaneo, poi quello definitivo. Nel compilare moduli e pratiche alla voce su come pensano di vivere, dichiarano «altri redditi»: cioe' al loro sostentamento provvederanno i figli; compiuti i 65 anni, possono chiedere e ottenere l'assegno sociale: sono privi di reddito (quello dei figli non e' cumulabile), sono in possesso del permesso di soggiorno a tempo indeterminato. La condizione indispensabile che il cittadino straniero deve possedere per avere l'assegno sociale e' che il cittadino straniero «risieda abitualmente in Italia». Non ci sono controlli relativi a tali rilasci in quanto non vi sono scambi di informazioni o meglio, i sistemi informatici tra comuni, INPS e Questura non sono collegati e pertanto non emergono le incongruenze dichiarate; una volta ottenuto l'accredito su un conto corrente in banca o alla posta l'ultrasessantacinquenne extracomunitario (che non ha mai lavorato in Italia o ha lavorato per periodi minimi per i quali non si puo' sfociare in alcuna corresponsione di pensioni dallo Stato) o chi per lui, puo' intascare l'assegno mensile senza spostarsi dal Paese di nascita; se i genitori «ricongiunti» sono tutti e due, la somma complessiva ogni anno e' di circa 10 mila euro; al 1 o gennaio 2006 l'INPS ha registrato in pagamento a cittadini nati all'estero, circa 285 mila pensioni di tutte le categorie: vecchiaia, anzianita' (in totale 112 mila), invalidita' (20 mila), assegno sociale (18 mila), invalidita' civile (34 mila), superstiti (99 mila). A percepire le prestazioni pensionistiche italiane in Italia sono 225.775 cittadini nati all'estero, comunitari e non, cosi' ripartiti: 90.843 pensioni di vecchiaia (eta' media di 72,1 anni e importo medio mensile di 910 euro), 19.162 pensioni di invalidita' (eta' media di 70,6 anni e importo medio mensile di 506 euro), 58.033 pensioni ai superstiti (eta' media di 72,6 anni e importo medio mensile di 400 euro) e, inoltre, 34.328 pensioni di invalidita' civile e 18.409 assegni sociali. Le prestazioni pensionistiche totali relative a cittadini nati in Paesi da cui provengono i flussi migratori sono circa 100 mila -: in che modo e con quali iniziative, anche normative, il Governo ha intenzione di ripristinare la titolarita' del diritto ad usufruire delle prestazioni assistenziali ai cittadini italiani che spesso si vedono privati dei loro diritti a causa di fenomeni e di abusi ormai incontrollabili da parte di cittadini extracomunitari e neocomunitari che pesano gravemente sulla spesa pubblica del nostro Paese.(4-00015)
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