INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06815 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010122
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_06815_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che: all'interno del consiglio comunale di Caltavuturo si e' venuta a creare una situazione quantomeno anomala in seguito alle dimissioni dell'intero gruppo consiliare di minoranza, a causa del rifiuto del sindaco Domenico Giannopolo di dimettersi o sospendersi sino alla conclusione delle indagini in corso da parte dell'autorita' giudiziaria in merito ad una vicenda di mafia ed appalti relativa a dei lavori pubblici svolti nel comune di Caltavuturo e nel territorio madonita che lo vedono coinvolto proprio nella sua veste di amministratore di detto comune; il gruppo facente capo agli ex consiglieri di minoranza di Caltavuturo ha inviato una lettera al presidente della Regione Siciliana, al Presidente dell'Ars, al prefetto di Palermo, all'assessore regionale ai lavori pubblici, alle Commissioni regionale e nazionale antimafia ed ai gruppi parlamentari dell'Assemblea regionale siciliana nella quale denunciano che "(...) in quattro bandi di gara pubblicati (dall'amministrazione di Caltavuturo guidata da Domenico Giannopolo) nelle Gazzette Ufficiali della Regione Siciliana n. 16 del 19 aprile 1997, n. 9 del 28 febbraio 1998, n. 13 del 28 marzo 1998 e n. 46 del 14 novembre 1998 (vi e') una previsione che, piu' che essere un paradossale metodo di controllo dei partecipanti delle gare pubbliche, forse era una scelta politica che stravolgeva la formale previsione del pubblico incanto (..) prevedendo quei bandi, infatti, oltre a "l'opinabile richiesta di un versamento in conto corrente postale per il costo di riproduzione per il ritiro del modulo-offerta di gara (..) la strana previsione che il modulo-offerta venisse rilasciato, su richiesta, e che eventuali deleghe per il ritiro del modulo-offerta dovevano essere regolarmente formalizzate con sottoscrizione autenticata esclusivamente da un notaio (...)"; secondo gli autori della missiva tali previsioni avrebbero fornito, nella sostanza, la possibilita' di effettuare una vera e propria schedatura delle possibili imprese partecipanti alle gare d'appalto nei lavori pubblici prima dello svolgimento dell'incanto, trasformando cosi' l'asta pubblica in una sorta di licitazione privata ed eludendo di fatto il principio secondo il quale l'imprenditore deve essere individuato solo al momento dello svolgimento della gara -: se siano al corrente dei fatti sopra esposti ed a quali risultati si sia giunti sinora nello svolgimento delle indagini relative ai supposti intrecci politico-affaristici nel comune di Caltavuturo, nonche' si chiede di conoscere quali ragioni inducano a non commissariare detto comune quando in casi meno eclatanti e meno gravi il ministero dell'interno non ha indugiato a sciogliere gli organi elettivi; quali siano le politiche ed i provvedimenti, nonche' quali interventi siano stati adottati e quali si intendano adottare per impedire l'anomalo funzionamento degli organi elettivi locali, come quello del comune di Caltavuturo (Palermo) qualora si dimetta l'intera opposizione consiliare, rendendo di fatto inapplicato, al loro interno, il libero svolgimento del gioco democratico tra le diverse forze politiche. (3-06815)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06815 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010122
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
LO PRESTI ANTONINO (ALLEANZA NAZIONALE)
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2014-05-15T10:12:09Z
3/06815
FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE)