INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06404 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20001011
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_06404_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: la lunga, incredibile ed ormai tristemente nota serie di fallimenti gestionali collezionata dal direttore della divisione cargo delle Ferrovie dello Stato, dottor Maurizio Bussolo, sembra proprio destinata a non trovare fine; l'assoluta negativita' dei risultati conseguiti, la costante assenza di trasparenza nelle operazioni intraprese, le dissimulazioni i personalismi e le logiche clientelari, il gioco oscuro delle consulenze plurimiliardarie, inutili e persino fittizie, sembrano infatti lasciare indifferenti tanto i vertici della holding FS quanto quelli di Trenitalia, la nuova societa' in cui di recente, e' confluita la divisione cargo; tale immobilismo risulta fortemente preoccupante, perch! ostinato al punto da far pensare al pi' pesante dei gioghi ricattatori, se non addirittura ad una malattia ormai si' grave da rendere inutile qualunque intervento e dunque vana ogni speranza; questo stato di assoluto torpore, nell'uno o nell'altro caso, appare precludere alla morte certa proprio di quel ramo d'azienda, il comparto merci, che doveva fungere da leva per il rilancio dell'intero gruppo FS e che meglio doveva rispondere alla sfida rappresentata dalla liberalizzazione del trasporto ferroviario; possono cosi' continuare a perpetrarsi eventi di assoluta gravita' che, nel risultare contrari alle pi' elementari logiche aziendali, arrivano addirittura a sconfinare nell'illecito, esponendo l'intera societa' FS a conseguenze fortemente dannose; e' il caso, tra gli altri, del progetto di consulenza in materia di sistemi informativi di produzione, illustrato in una riunione convocata di recente dal dottor Bussolo e dal dottor Rigodanza, alla quale e' stato chiamato a prendere parte, tra gli altri, il dottor Astrua, responsabile dei sistemi informativi della divisione cargo; tale progetto, predisposto dall'immancabile societa' di consulenza Consiel (societa' di provenienza del dottor Rigodanza, alla quale sono state affidate, dall'arrivo di Bussolo in FS, consulenze sbalorditive tanto in un numero quanto in valore), e' stato presentato, dalla societa' TSF, l'interlocutore di FS per l'outsourcing informatico che, nel caso di specie come in altri, viene utilizzato per celare gli affidamenti di consulenze, senza gara alcuna, alla Consiel stessa (non a caso alla riunione partecipava, tra gli altri, il signor Balestro della societa' Consiel); durante la suddetta riunione, i contenuti operativi della proposta di consulenza sono stati giudicati dal dottor Astrua, deputato alla valutazione ed alla autorizzazione dell'intervento, totalmente inconsistenti oltre che assolutamente fuori mercato in termini di rapporto prezzo-prestazione (la richiesta della societa' di consulenza era pari a ben cinque miliardi di lire); risulta che a seguito di tale valutazione, che di fatto bloccava la possibilita' di rendere operativo il progetto, la societa' TSF abbia immediatamente accordato un primo ribasso, sul prezzo iniziale; a fronte di detto ribasso, Bussolo avrebbe fatto notare al dottor Astrua la inopportunita' del giudizio espresso, caldeggiando apertamente la immediata definizione della problematico ed il contestuale affidamento dell'incarico di consulenza; rimanendo immutato il giudizio del dottor Astrua sulla totale inconsistenza dei contenuti operativi, la societa' Consiel sarebbe addirittura arrivata ad offrire direttamente l'incredibile prezzo finale di un miliardo e mezzo di lire; a seguito della suddetta riunione, il dottor Bussolo avrebbe preteso l'immediato allontanamento del dirigente dei sistemi informativi e la riconduzione dei Sistemi stessi sotto la responsabilita' del Rigodanza; il dottor Astrua, venuto indirettamente a conoscenza della manovra condotta alle proprie spalle ed avuta ulteriore conferma, se mai ve ne fosse stata necessita', che la consulenza in questione celava aspetti quantomeno oscuri (la Consiel, a fronte del medesimo progetto di consulenza, per cui e' stata a tutti gli effetti l'unica offerente, ha accordato nel volgere di poche ore un ribasso di ben il settanta per cento sul prezzo iniziale), ha provveduto a presentare le proprie irrevocabili dimissioni da FS; nel mentre si consumano eventi di tale gravita', in virt' di quell'immobilismo, al dottor Bussolo e' stato anche concesso, nonostante peraltro la drammaticita' dei risultati conseguiti dalla sua gestione (che gia' da sola legittimerebbe, quanto meno, l'immediato allontanamento), di ritagliare per s! e per il suo pi' stretto collaboratore dottor Rigodanza, che pure in due anni di permanenza alla direzione della produzione ha portato a quello che lo stesso Bussolo ha in pi' occasioni bollato come il fallimento della produzione cargo, le sole due posizioni di rilievo che peraltro FS riuscira' ad avere nell'ambito della joint-venture italo-svizzera; il partner svizzero, infatti, nota la situazione di dissesto portata dalla gestione Bussolo/Rigodanza, ha preteso ed ottenuto, in cambio di quelle due posizioni, la quasi totalita' dei ruoli chiave della joint-venture stessa, con il paradosso che le Ferrovie italiane, che per dimensione sono oltre cinque volte quelle svizzere e che nell'operazione di specie apportano ben il settanta percento dei processi produttivi, non solo dovranno accettare il ruolo di "socio alla pari", ma addirittura non potranno presidiare pi' di un terzo della struttura manageriale; grazie ancora a quello stato di torpore, si concede pertanto a chi ha gia' dato ampie prove perlomeno di incapacita' gestionale il pieno mandato a svendere, per fini sostanzialmente personali, un'intera divisione aziendale che, pagata a caro prezzo con il denaro dei contribuenti italiani, ha oggi un valore esattamente pari, di fatto, a quello delle due poltrone riservate a nome Bussolo e Rigodanza; per il compimento dell'abile baratto e' tuttavia necessario liberare la maggior parte delle posizioni attualmente occupate nella divisione cargo da dirigenti FS, che infatti sono gia' da tempo bersaglio di una vera e propria falcidia da parte del dottor Bussolo (su parere, sembrerebbe addirittura vincolante, del Rigodanza), fatta, per quanto risulta all'interrogante, di ingiustificate marginalizzazioni, inganni, ricatti ed offese tanto alla dignita' professionale quanto a quella personale; non a caso risulta a dir poco sconcertante la lista di dirigenti di lunga e comprovata esperienza aziendale che, appositamente tenuti all'oscuro dell'intero progetto joint-venture, sono stati costretti, di fatto, ad abbandonare la propria posizione; il dottor Somaglia, uomo di consolidata esperienza aziendale, chiamato dallo stesso Bussolo a dirigere il personale cargo, ha presentato le dimissioni a causa dei comportamenti non trasparenti adottati dal Rigodanza con riferimento, tra l'altro, al progetto joint-venture ed in particolare alle modalita' di trasferimento delle risorse umane FS alla societa' italo-svizzera ed ancora il dottor Migliuolo, responsabile della direzione commerciale, ha lasciato la societa' FS in profondo dissidio sia con Bussolo sia con Rigodanza, a causa delle continue ingerenze di quest'ultimo peraltro sempre avallate dal direttore della divisione, circa la programmazione ed il ruolo commerciale di FS nell'ambito della joint-venture, a porre rimedio all'ormai noto fallimento della produzione, provocato dal dottor Rigodanza, sara' invece chiamato il dottor Castaldo che, dopo aver risollevato e portato ai massimi risultati il traffico merci nel settentrione d'Italia, viene di fatto rimosso dall'incarico semplicemente perch! reo di occupare una posizione, quella appunto di direttore del Bacino logistico nord ovest, che il dottor Bussolo ha gia' promesso al suo giovane segretario dottor Guiducci; con azioni altrettanto sotterranee, nonch! con abili opere di marginalizzazione, sono stati ancora costretti a cercarsi un altro incarico uomini di assoluto spessore quali l'ingegner Vitiello, responsabile degli investimenti, l'ingegner Arena e l'ingegner Imperato della produzione, tutti dirigenti di comprovata esperienza ferroviaria, il dottor Rigoni, responsabile della direzione finanziaria, uomo di indiscussa professionalita', il dottor Mannozzi, responsabile del bilancio, con alle spalle una lunga e brillante carriera in societa' di revisione, il dottor Righetti, controller della produzione, che, ad appena otto mesi dall'assunzione in FS, ha rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni, il dottor Apollo, responsabile del budget dirigente FS di riconosciuta esperienza -: se tutto cio' risponda al vero, quali specifiche azioni di verifica abbiano inteso porre in essere i vertici del gruppo FS sulla oscura vicenda della consulenza per i sistemi informativi di produzione ed, in particolare, sulla effettiva natura di quei tre miliardi e mezzo di lire, improvvisamente tramutatisi in un "ribasso spontaneo" pari al settanta per cento del prezzo originario; se gli stessi vertici abbiano provveduto ad interessare in materia i competenti organi dell'autorita' giudiziaria, per ogni utile forma di tutela a garanzia degli interessi del gruppo FS, avuto anche riguardo all'incredibile numero di consulenze affidate per importi stratosferici e sempre alle medesime societa' direttamente e senza gara alcuna, dalla gestione Bussolo; se risponda al vero che, nonostante i fallimenti gestionali ed i plurimi comportamenti del dottor Rigodanza, i vertici di FS e di Trenitalia sarebbero in procinto di affidare allo stesso una sorta di direzione amministrativa plenipotenziaria, deputata ad esercitare, in contemporanea, sia la totalita' dei processi di spesa sia l'insieme dei poteri di controllo e rendicontazione a bilancio, non solo cosi' contravvenendo a qualunque logica organizzativa, ma di fatto avallando anche per il futuro il perpetrarsi di quei comportamenti che gia' hanno arrecato un profondo danno al comparto merci e, con esso, all'intero gruppo FS; quali specifici ed urgenti interventi gli stessi vertici di FS e Trenitalia abbiano inteso attivare per arginare la vergognosa opera di falcidia di dirigenti operata dal duo Bussolo/Rigodanza che, oltre ad avere portato all'azzeramento di tutto il top management della divisione cargo, ha determinato una emorragia di risorse chiave, grave e senza precedenti, proprio nel momento in cui l'azienda e' chiamata a governare la posizione verso il futuro assetto di mercato del trasporto ferroviario; quali indifferibili provvedimenti i ministri competenti intendano adottare sia nei confronti del clan Bussolo/Rigodanza sia nei confronti di coloro che hanno consentito l'asservimento di un intero ramo di azienda, costruito con il denaro dei contribuenti e con il sacrificio dei ferrovieri italiani, a si' vergognose logiche clientelari e personalistiche. (3-06404)
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GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE)