INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03345 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19990129

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Ai Ministri di grazia e giustizia e della sanita'. - Per sapere - premesso che: il 3 dicembre 1998 il Gip Raffaele Marino ha assolto dall'accusa di abuso d'ufficio il commissario straordinario dell'Istituto per lo studio e la lotta ai tumori Fondazione Pascale di Napoli, Alfonso Barbarisi, e il segretario Oreste Pennasilico ma contro la sentenza e' stato proposto appello; sorprende che un ben individuato settore della magistratura dedichi tanta precisa e puntuale attenzione ad un breve periodo della gestione dell'Istituto (Barbarisi e' commissario da appena 24 mesi) dopo anni di inerzia di fronte ad abusi, sprechi e malversazioni ripetutamente e da piu' parti inutilmente denunciati; altrettanto forte e' lo sconcerto di fronte al corrispondente atteggiamento di settori della stampa napoletana che hanno fatto del Pascale il bersaglio di una vera e propria campagna denigratoria, dando grande risalto alla notizia dell'udienza davanti al Gip e liquidando in poche righe la notizia dell'assoluzione; il 3 dicembre 1998 sono state di particolare interesse le arringhe degli avvocati difensori di Barbarisi e Pennasilico: Riccardo Ferone, difensore di Pennasilico, ha parlato di "lotta fra consorterie", mentre Giuseppe Fusco, legale di Barbarisi, ha denunciato "l'inaccettabile stravolgimento operato dalla Procura della Repubblica di Napoli con un'ingerenza nell'attivita' amministrativa degli enti", con un intervento, quindi, non giudiziario ma politico; le indagini sono state condotte dal dottor Arcibaldo Miller che, nella richiesta di sospendere dal servizio Barbarisi e Pennasilico, scrive che nella relazione dell'ispettore del ministero del tesoro, dottor Di Dato, erano evidenziati "una serie rilevatissima di illeciti e di irregolarita', anche riconducibili a pervicaci comportamenti abnormi, se non abusivi, ascrivibili a funzioni apicali dell'ente", illeciti e irregolarita' commesse - evidentemente - prima del 1995, dal momento che la relazione Di Dato si riferiva a quel periodo; un'indagine che ha per oggetto "una serie rilevantissima di illeciti e irregolarita'" sfocia, dunque, soltanto nella richiesta di sospendere dal servizio l'ultimo commissario straordinario, Alfonso Barbarisi, per una vicenda di ambito limitato, in ordine alla quale il Gip, nel rigettare la richiesta del Pm, evidenzia come il carattere di illecito di essa appaia assai "dubbio"; il professor Barbarisi e' stato nominato commissario straordinario solo il 9 gennaio 1997, mentre fino all'ottobre 1995 e' stato direttore scientifico dell'Istituto Pascale il professor Marco Salvatore; nessuna iniziativa il pubblico ministero Miller ha avanzato nei confronti di Marco Salvatore, nonostante le gravi disfunzioni segnalate riguardino fatti rientranti nel periodo in cui Salvatore era direttore scientifico dell'ente; della singolare gestione dei fascicoli d'indagine relativi all'Istituto Pascale si e' gia' occupato il senatore di AN Filippo Reccia che, in un'interrogazione presentata il 22 marzo 1996 (la n. 4-08476), denuncia che il professor Marco Salvatore in data 26 ottobre 1995 presento' le proprie dimissioni dall'incarico di direttore scientifico dell'istituto dei tumori di Napoli Fondazione Pascale, gia' il Pascale era stato oggetto di accurata verifica ispettiva dell'ispettore di finanza dottor Di Dato, con conseguente denuncia di 126 rilievi contenuti in ben sei volumi, alla Procura generale della Corte dei Conti, alla Procura generale della Repubblica e ai Ministeri della sanita', del tesoro e dell'interno; che numerosi rilievi ispettivi concernenti gli anni di gestione dal 1990 al 1994 vedono implicato il professor Salvatore, da venti anni primario prima e direttore scientifico dopo al Pascale: il detto professor Salvatore vero e proprio uomo-ombra del Pascale, ancora nel 1996 ne gestiva dall'esterno le sorti influendo sul ministro della sanita' con scelte di personaggi alla guida dello stesso istituto; che il professor Salvatore riusci', ad esempio, a portare il dottor Giuseppe Ferraro a capo della commissione di verifica dei rilievi ispettivi nel novembre 1995; che il citato dottor Ferraro, da direttore amministrativo del Monaldi passo' in data 2 marzo 1996 a ricoprire l'incarico di commissario del Pascale dopo le concordate dimissioni del dottor Niglio e che anche tale designazione parti' dal "grande vecchio professor Salvatore" mentre la commissione ispettiva a distanza di ben sette mesi non vedeva partorire alcun esito in ordine alle gravi responsabilita' in testa ai vecchi burosauri del Pascale; che, nel frattempo nessun intervento della magistratura si era avuto grazie, forse, al fatto che il professor Salvatore nel suo "cenacolo" napoletano annoverava magistrati che avrebbero potuto avere "un ruolo di accertamento nelle vicende amministrative del Pascale (Arcibaldo Miller)"; il dottor Arcibaldo Miller sia amico personale di Marco Salvatore emerge infatti con evidenza dalle agende dello stesso magistrato sequestrate dalla Procura di Salerno nel corso di uno dei procedimenti penali che lo hanno interessato e che sono agli atti del processo in corso presso il tribunale di Salerno. Dalle agende si ricava che nel 1985 Miller disponeva dei numeri telefonici di studio e di casa del professor Salvatore, un appuntamento tra i due e' annotato il 22 settembre 1986, una cena a casa del professor Salvatore fissata per il 10 novembre 1988 e un appuntamento con lo stesso per le ore 8.30 del 6 dicembre 1988; sin dal 1992 l'interrogante, attraverso numerosi atti ispettivi ha denunciato illegalita', cattiva gestione in un istituto da sempre in mano ad amici dell'ex Ministro De Lorenzo e a chi ha avuto interesse a boicottare la sanita' pubblica a vantaggio delle cliniche private; gli intrecci descritti autorizzano ad affermare che non di singole persone si tratti, ma di un coacervo di interessi e di affari consolidato a Napoli, con legami trasversali ai partiti e, forse, di tipo massonico, che in ogni momento puo' decidere di intervenire su qualsiasi questione esercitando pressioni giudiziarie e mass-mediologiche in molti casi insostenibili, e che, in questo periodo potrebbe avere come obiettivo il Commissario straordinario Barbarisi -: se, a seguito dell'allarmante relazione Di Dato, siano state intraprese azioni giudiziarie degne di tale nome in caso negativo se il Ministro di grazia e giustizia non ritenga di dover accertare l'esistenza di eventuali comportamenti omissivi considerato che le indagini sul lungo periodo di gestione Salvatore del Pascale potrebbero non essere mai partite anche per i legami esistenti tra l'ex direttore scientifico e alcuni magistrati; quale seguito abbiano avuto i rilievi ispettivi concernenti gli anni dal 1990 al 1994. (3-03345)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03345 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19990129 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
ALBANESE ARGIA VALERIA (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
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GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 

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