INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02545 presentata da TARADASH MARCO (FORZA ITALIA) in data 19980624

Ai Ministri dell'interno e di grazia giustizia. - Per sapere - premesso che: la signora Luisa Avitabile, sentita come testimone nel processo sull'omicidio di Marta Russo, avvenuto nel maggio dello scorso anno all'universita' di Roma "la Sapienza", aveva redatto nel luglio successivo un memoriale relativo agli interrogatori subiti, nel corso delle indagini avvenute nel maggio e nel giugno 1997, come persona informata dei fatti; il memoriale, pubblicato da un quotidiano (La Repubblica, 22 giugno 1998, Cronaca di Roma, p. III), e' stato esibito, nell'udienza dibattimentale di ieri, 22 giugno 1998, dalla difesa di uno degli imputati; il memoriale descrive la cronaca degli interrogatori, e mette in luce il reiterato ricorso, da parte degli inquirenti della questura di Roma, a metodi gravemente intimidatori, a ripetute e immotivate minacce di arresto, a reazioni inconsulte e verbalmente violente anche nei confronti degli altri testimoni, tali da condizionare la serenita' e la veridicita' delle deposizioni; la questura di Roma non ha fornito alcuna nota ufficiale in replica ai fatti riportati dal memoriale, mentre commenti informali, riportati oggi da un quotidiano, arrivano a collegare i fatti in esso contenuti all'"opera di disinformazione organizzata" e all'"influente rete di solidarieta'" su cui si baserebbe "da sempre" la difesa degli imputati, per concludere che dal memoriale non emerge che la polizia abbia commesso dei reati e che, in definitiva, tutto cio' che esso riporta sono solo "spudorate menzogne"; Luisa Avitabile ha dichiarato di aver redatto il memoriale "dato l'intenso stato emotivo vissuto"; il pubblico ministero ha chiesto la produzione degli atti per valutare se procedere nei confronti della Avitabile per falsa testimonianza; l'articolo 188 del codice di procedura penale tutela la liberta' morale del cittadino, nel procedimento di assunzione della prova, di fronte a qualsiasi mezzo coercitivo della volonta' o a tecniche di subdola persuasione e dispone che "non possono essere utilizzati metodi o tecniche idonei ad influire sulla liberta' di autodeterminazione o ad alterare la capacita' di ricordare e di valutare i fatti"; i fatti riportati nel memoriale - se accertati - dimostrano quali e quante siano state le pressioni adoperate dagli inquirenti, non solo nei confronti della Avitabile, ma anche degli altri testi; le suddette pressioni fanno emergere fondati dubbi: sulla genuinita' delle deposizioni raccolte nella fase delle indagini preliminari, sulla base delle quali, peraltro, i due imputati hanno gia' scontato dodici mesi di custodia cautelare non computabili in ragione di una pena che risulterebbe, allo stato dei fatti, non iniqua, ma inapplicabile; la signora Avitabile e' l'ennesima persona a denunciare i metodi seguiti dalla questura e dalla procura di Roma nel corso dell'indagine, a riprova o di una estesa e incomprensibile rete di complicita' e di menzogne, o delle gravi violazioni di diritti fondamentali compiute dai responsabili dell'inchiesta; se non ritengano opportuno, ciascuno per la propria competenza, accertare quali siano stati i metodi cui siano ricorsi gli inquirenti della questura di Roma per acquisire gli elementi di prova a sostegno dell'accusa nel processo per l'omicidio di Marta Russo; se risulta che la procura della Repubblica di Roma, sollecita nell'annunciare provvedimenti nei confronti della testimone, abbia doverosamente avviato indagini per verificare la fondatezza dei fatti denunciati nel memoriale, e, in caso negativo, come i ministri responsabili intendano operare per la tutela dei diritti del cittadino; quali iniziative il ministro dell'interno intenda adottare per verificare la responsabilita' dei soggetti nominati nel memoriale di Luisa Avitabile, anche al fine di fornire elementi circa l'attendibilita' delle deposizioni testimoniali che hanno fondato i capi di accusa nei confronti di Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro nonche' il provvedimento di custodia cautelare adottato nei loro confronti. (3-02545)