INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02023 presentata da ASCIERTO FILIPPO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120119

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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02023 presentata da FILIPPO ASCIERTO giovedi' 19 gennaio 2012, seduta n.573 ASCIERTO, MOFFA, DAMIANO, GAVA, MILANATO, PELINO, CAZZOLA, ANTONINO FOTI, VINCENZO ANTONIO FONTANA, MANNUCCI, CODURELLI, POLI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: l'articolo 71 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modifiche e integrazioni (di seguito decreto legislativo n. 81 del 2008), anche noto come «testo unico» di salute e sicurezza sul lavoro, nell'individuare gli obblighi del datore lavoro in relazione all'utilizzo «in sicurezza» di attrezzature di lavoro in azienda, impone (articolo 71, comma 11, del decreto legislativo n. 81 del 2008) al medesimo di sottoporre talune attrezzature di lavoro, evidentemente in ragione della loro particolare pericolosita', a verifiche periodiche, aggiuntive rispetto ai controlli «ordinari» di cui all'articolo 71, comma 8, del «testo unico» di salute e sicurezza sul lavoro; tale disciplina appare di particolare importanza, in quanto diretta a garantire, in relazione alle attrezzature di cui all'allegato VII del decreto legislativo n. 81 del 2008, verifiche relative all'effettivo stato di conservazione ed efficienza delle attrezzature in parola, tali da determinare un innalzamento dei livelli di sicurezza dei lavoratori. Allo stesso tempo, la medesima disciplina prevede (articolo 71, comma 14) che l'elenco delle attrezzature da sottoporre a verifiche periodiche venga aggiornato tenendo conto della evoluzione della tecnologia e dei dati relativi alla pericolosita' delle singole attrezzature, in modo da evitare che le verifiche in parola, si ripete aggiuntive rispetto ai controlli obbligatori per qualunque attrezzatura di lavoro, vengano imposte anche quando non richieste da reali esigenze di sicurezza determinando un ingiustificato aggravio economico per le imprese; ad oggi le disposizioni di cui ai commi da 11 a 14 del citato articolo 71 del decreto legislativo n. 81 del 2008 non hanno trovato attuazione. In particolare, l'entrata in vigore del decreto ministeriale 11 aprile 2011, attuativo dell'articolo 71, comma 13, del «testo unico», e' stata rinviata con decreto del 22 luglio 2011, al fine di consentire da un lato di procedere alla individuazione delle procedure per mezzo delle quali INAIL, ente incorporante, possa svolgere le funzioni in materia di attrezzature gia' di competenza del disciolto Ente ISPESL («confluito», appunto in INAIL) e, dall'altro, alla Commissione ministeriale di cui al decreto ministeriale 11 aprile 2012 di completare l'istruttoria relativa alle richieste di accreditamento da parte dei soggetti privati che intendano svolgere le funzioni di verifica loro attribuite dalla normativa pubblicando l'elenco dei soggetti privati abilitati alle verifiche periodiche. Ebbene, ad oggi non risulta che INAIL abbia fornito indicazioni operative alle proprie strutture deputate allo svolgimento delle verifiche di cui all'oggetto ne' che la Commissione ministeriale abbia completato l'istruttoria neppure in relazione ad un primo gruppo di soggetti privati richiedenti. Cio' pure a fronte della necessita' di procedere alla effettuazione di verifiche periodiche nei riguardi di un numero elevatissimo (a quanto risulta allo scrivente ben superiore alle duecentomila unita') di attrezzature di lavoro per le quali la periodicita' della verifica appare scaduta e che si trovano, quindi, in una situazione di potenziale pericolosita'; a cio' si aggiunga che non e' stato elaborato il decreto di cui all'articolo 71, comma 14, con la conseguenza che l'elenco delle attrezzature da sottoporre a verifica periodica comprende ancora categorie di attrezzature non particolarmente pericolose le quali, ove la normativa entrasse in vigore, sarebbero sottoposte a verifiche che non avrebbero alcuna significativa rilevanza ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori determinando unicamente una spesa per i datori di lavoro che tali attrezzature utilizzino; non risulta neppure predisposto un tariffario unitario - pure previsto dal decreto ministeriale 11 aprile 2011 - per lo svolgimento delle attivita' di verifica in parola, per cui, al momento, esistono tariffe notevolmente differenti per lo svolgimento di attivita' analoghe -: se il Ministro interrogato intenda perseguire il completamento del quadro normativo relativo alle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro, se del caso anche attraverso interventi legislativi utili allo scopo, con particolare riguardo: a) alla autorizzazione dei soggetti privati a svolgere attivita' loro affidate dalla legge relativamente alle verifiche periodiche; b) alla rivisitazione dell'elenco delle attrezzature di cui all'allegato VII del decreto legislativo n. 81 del 2008; c) alla individuazione di tariffe congrue e uniche per il territorio nazionale per le verifiche periodiche. (3-02023)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02023 presentata da ASCIERTO FILIPPO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120119 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
MOFFA SILVANO (POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) 
CAZZOLA GIULIANO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
FONTANA VINCENZO ANTONIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
FOTI ANTONINO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GAVA FABIO (MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI) 
MANNUCCI BARBARA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
MILANATO LORENA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PELINO PAOLA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
POLI NEDO LORENZO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) 
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ASCIERTO FILIPPO (POPOLO DELLA LIBERTA') 

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