INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01755 presentata da MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 11/03/2015
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Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-01755 presentata da DONELLA MATTESINI mercoledì 11 marzo 2015, seduta n.407 MATTESINI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che: in data 24 novembre 2005 a Bruxelles, nell'ambito dell'organizzazione comune del mercato dello zucchero, il Consiglio dei ministri dell'agricoltura (presente per l'Italia il Ministro delle politiche agricole e forestali pro tempore Gianni Alemanno) raggiunse un accordo approvato poi nel gennaio 2006 in cui veniva previsto il dimezzamento della filiera bieticola-saccarifera dell'Italia, con la cessione di quasi i 2 terzi delle attività industriali ed un ridimensionamento a 100-120.000 ettari di settore bieticolo nei confronti dei precedenti 240.000; tale decisione ha prodotto effetti negativi nel nostro Paese sia sotto il profilo economico che sotto il profilo sociale; in particolare, nel territorio aretino tale accordo ha determinato la chiusura dello zuccherificio di Castiglion fiorentino; il 10 dicembre 2007 tra Regione Toscana, PowerCrop Srl, Sadam, Provincia di Arezzo e Comune di Castiglion fiorentino, fu avviato un percorso di "riconversione" dell'ex zuccherificio della durata di circa 5 anni, ovvero fino alla data del 23 ottobre 2012, data in cui ufficialmente la PowerCrop Srl presenta alla Provincia di Arezzo istanza per l'autorizzazione del progetto di polo energie rinnovabili di Castiglion fiorentino, attivando l'autonoma competenza della Provincia di Arezzo e superando formalmente la nomina del commissario ad acta , avvenuta in data 17 ottobre 2012, da parte del comitato interministeriale di cui all'art. 2, comma 1, del decreto-legge n. 2 del 2006, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 81 del 2006, nella persona del prefetto di Arezzo; in data 21 marzo 2013 la PoweCrop Srl, con nota n. 23/2013, ha comunicato formalmente all'amministrazione provinciale di Arezzo la propria intenzione di prendere parte ai lavori della conferenza dei servizi, indetta dalla Provincia in relazione al citato progetto, assoggettandosi quindi alle normali regole della VIA provinciale, escludendo in tal modo e da quel momento qualunque attività del commissario ad acta ; in data 15 aprile 2013 la Giunta provinciale di Arezzo, con delibera n. 204, ha istituito sul progetto PowerCrop il comitato di inchiesta pubblica sulla valutazione di impatto ambientale di cui all'art. 53 della legge regionale n. 10 del 2010; in data 22 aprile 2013 si è svolta presso l'amministrazione provinciale di Arezzo, con la partecipazione di PowerCrop, la prima sessione della conferenza dei servizi inerente al procedimento di VIA sul progetto di polo energie rinnovabili di Castiglion fiorentino; il 25 aprile 2013 con sentenza n. 62 del 2013 la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 29, comma 2, del decreto legislativo n. 5 del 2012 in base al quale il prefetto di Arezzo era stato nominato commissario ad acta per la riconversione produttiva dell'ex zuccherificio Sadam di Castiglion fiorentino; in data 16 settembre 2013 il comitato per l'inchiesta pubblica ex art. 53 della legge regionale n. 10 del 2010 ha emesso la relazione finale sulla VIA; in data 29 aprile 2014 con deliberazione n. 204 la Giunta provinciale di Arezzo, a seguito del procedimento di impatto ambientale, ha dichiarato la non compatibilità ambientale del progetto di PowerCop Srl; in data 17 luglio 2014 PowerCrop ha impugnato dinnanzi al TAR della Toscana la deliberazione n. 204 della Giunta provinciale di Arezzo; durante l'udienza preliminare PowerCrop ha rinunciato alla sospensiva per poter anticipare l'udienza di merito che si è tenuto il 29 gennaio 2015; in data 5 febbraio il comitato interministeriale di cui all'art. 2, comma 1, del decreto-legge n. 2 del 2006 ha nominato nuovamente il prefetto di Arezzo commissario ad acta per il "progetto di riconversione di Castiglion Fiorentino", nonostante il parere contrario espresso dal rappresentante della Regione a causa dell'imminenza della decisione del TAR sul ricorso di PowerCrop; dal verbale della riunione del comitato interministeriale del 5 febbraio 2015 si legge che "la nomina dei commissari ad acta, ai sensi dell'art. 30-ter, comma 2 del decreto legge 24 giugno, n. 91, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 116, per i progetti di riconversione produttiva degli stabilimenti ex saccariferi tra cui Castiglion Fiorentino, trovano origine dalle relazioni trasmesse da PowerCrop in All. 4 alla relazione sugli argomenti all'ordine del giorno e che tali criticità sono state comunque confermate nel corso della riunioni dalle Regioni interessate". Tale affermazione viene smentita dal contenuto di altra parte del verbale, là dove si legge che il "rappresentante della Regione Dr. Stefano Barzagli fa presente che la Regione Toscana non chiede la nomina del Commissario ad acta ed in ogni caso ritiene che sarebbe opportuno attendere la sentenza prima di procedere alla eventuale nomina del Commissario ad acta"; in data 10 febbraio il TAR della Toscana ha respinto con sentenza n. 287/2015 il ricorso di PowerCrop contro la deliberazione n. 204 della Giunta provinciale di Arezzo; il decreto-legge n. 91 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116 del 2014, all'art. 30- ter , comma 2, stabilisce che: "nel caso in cui i relativi procedimenti autorizzativi non risultino ultimati e siano decorsi infruttuosamente i termini di legge per la conclusione di tali procedimenti, nomina senza indugio, ai sensi dell'art. 20 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 28 gennaio 2009, n. 2, un commissario ad acta per l'esecuzione degli accordi per la riconversione industriale sottoscritti con il coordinamento del Comitato interministeriale, in ottemperanza alle direttive da quest'ultimo adottate"; alla data di approvazione della legge n. 116, il procedimento autorizzativo sul progetto presentato dalla PowerCrop per l'ex zuccherificio di Castiglion fiorentino risultava già concluso da oltre 2 mesi, avendo la Provincia di Arezzo con la delibera n. 204, a seguito del procedimento di VIA, dichiarato la non compatibilità ambientale del progetto, si chiede di sapere quali siano le motivazioni che hanno portato il comitato interministeriale a procedere alla nomina del commissario ad acta per il progetto di riconversione di Castiglion fiorentino e quali siano in merito le valutazioni del Ministro in indirizzo. (3-01755)
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