INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01492 presentata da BIANCHI DORINA (AREA POPOLARE (NCD-UDC)) in data 12/05/2015

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01492 presentato da BIANCHI Dorina testo presentato Martedì 12 maggio 2015 modificato Mercoledì 13 maggio 2015, seduta n. 426 DORINA BIANCHI , CAUSIN , GAROFALO e PISO . — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che: la stampa ha dato notizia negli ultimi giorni del ricorso della società autostradale Brescia-Padova al tribunale amministrativo regionale contro il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per ottenere il completamento della procedura per la Valdastico Nord; come è noto, la «legge obiettivo» prevede, fra le infrastrutture strategiche, il prolungamento verso nord dell'asse autostradale A31 Valdastico attraverso la realizzazione del tratto di autostrada compreso tra Piovene Rocchette e Trento; come è stato più volte ribadito dal Governo, anche in sede parlamentare, la realizzazione completa dell'itinerario consentirà di migliorare il collegamento dell'Adriatico e del Veneto con il Trentino-Alto Adige e, più a nord, con l'Europa centrale attraverso il Brennero e di chiudere un sistema viabilistico, che senza il completamento a nord della Valdastico, rimarrebbe sottoutilizzato; qualunque seria analisi trasportistica conferma che questa infrastruttura, completata con il tratto a nord, svolgerà un ruolo fondamentale per il miglioramento delle relazioni tra la parte orientale della Pianura padana e della fascia adriatica con il Brennero, facilitando le relazioni economiche fra il nostro Paese e il resto d'Europa e che il nuovo collegamento - riducendo i costi e tempi della circolazione delle merci e delle persone - darà nuova linfa al tessuto economico locale, oltre che dare attuazione agli impegni assunti dal nostro Paese in sede europea per il completamento della rete Ten-t, trattandosi di potenziamento del collegamento tra il corridoio mediterraneo e quello scandinavo-mediterraneo; la ripresa economica dei territori serviti dall'infrastruttura, dopo un così prolungato periodo di crisi, non potrà che essere supportata dal completamento di questa porzione di rete, rispondendo alle aspettative di migliaia di aziende che hanno subito i contraccolpi del più grave e prolungato periodo di stagnazione dalla fine della guerra; il completamento a nord dell'autostrada Valdastico ha anche effetti ambientalmente virtuosi, in quanto contribuisce a ridurre la congestione, non costituisce un'alternativa al trasporto su rotaia, presenta invece caratteristiche compatibili con il sistema autostradale del Nord-Est, ha superato le verifiche preventive di compatibilità ambientali previste dalla normativa vigente; il progetto preliminare già approvato dal Cipe nel 2013 riguarda il 1 o lotto funzionale del tracciato completo denominato «T4 Piovene Rocchette-Lastebasse- A22 Besenello (Trento)», che attraversa il territorio di 8 comuni nell'area vicentina, per una lunghezza complessiva di 18,9 chilometri; l'opera risulta, quindi, riportata nel XII allegato infrastrutture al documento di economia e finanza 2014 (aggiornamento di settembre 2014); il Cipe, nella seduta del 10 novembre 2014, ha assunto motivate determinazioni in ordine all'esigenza di superare il dissenso manifestato dalla provincia autonoma di Trento sulla localizzazione dell'autostrada A31 Valdastico Nord, 2 o lotto di completamento – da Valle dell'Astico alla A22 (Besenello) – e di proseguire nello svolgimento dell'apposita procedura prevista dall'articolo 165, comma 6, lettera a) , del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163 (codice dei contratti pubblici); com’è noto, l'opera è assegnata in concessione alla società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova spa, avendo la stessa a suo tempo incorporato la prima società concessionaria società Autostrada Trento-Rovigo spa; per l'opera non è prevista una linea di finanziamento specifica, in quanto il finanziamento è inserito nell'ambito di un piano economico finanziario che comprende la gestione complessiva di tutta la rete stradale assegnata alla concessionaria (A4, A31 esistente, A31 sud, tangenziali di Verona, Vicenza e Padova e altre), secondo l'impostazione delineata nell'ambito della convenzione di concessione vigente dal 2007; la mancata realizzazione della Valdastico nord renderebbe il prolungamento a sud della stessa Valdastico un investimento in perdita (costo dell'opera circa 1,2 miliardi di euro), essendo il prolungamento a sud della Valdastico già sostanzialmente completato e destinato ad essere aperto al traffico fino alla città di Rovigo a partire dal 1 o semestre 2015; non è prevista la scadenza della concessione nel 2015, ma, come riportato dalla convenzione vigente, l'approvazione del progetto Valdastico nord rappresenta un momento intermedio di verifica; in ogni caso, la realizzazione dell'A31 nord, a prescindere dalle vicende concessorie di Autostrada Brescia-Padova, rappresenta un investimento strategico a livello europeo (reti Ten-t) e in tal senso si è sempre espresso il Governo; è opportuno ricordare – e dare il giusto rilievo – al fatto che nel mese di marzo 2015 la società concessionaria ha concluso con successo il collocamento sul mercato di un project bond per un valore di 600 milioni di euro, con una risposta più che positiva degli investitori, soprattutto stranieri; infine, è necessario richiamare la circostanza che la Commissione europea negli scorsi mesi aveva accordato al Governo italiano la possibilità di disporre una limitata proroga della concessione in cambio degli impegni, assunti dal Governo stesso, a superare con ogni mezzo le difficoltà che si frapponevano al completamento dell'opera–: se ritenga che l'opera rientri fra le priorità nell'agenda del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Governo, nonostante la sua mancata inclusione fra le 25 priorità presentate nel XII allegato infrastrutture, e conseguentemente se debba proseguire senza interruzioni lo sforzo condotto dal Governo da un anno a questa parte – attraverso un costante dialogo con le istituzioni europee – sia per rispettare gli impegni assunti con l'Europa, sia per evitare o limitare gli effetti delle azioni legali già intraprese contro il Governo, sia per dare alle popolazioni e alle imprese del territorio un chiaro segnale della volontà politica del Governo. (3-01492)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
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