INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01384 presentata da TIDEI PIETRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110110
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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01384 presentata da PIETRO TIDEI lunedi' 10 gennaio 2011, seduta n.414 TIDEI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: martedi' 28 dicembre 2010 circa 200 pastori appartenenti al movimento pastori sardo sono sbarcati alle ore 6:45, provenienti da Olbia, nel porto di Civitavecchia; le loro intenzioni dichiarate erano quelle di recarsi a Roma sotto il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per richiamare l'attenzione del Governo e dell'opinione pubblica, attraverso un presidio e una successiva conferenza stampa, sullo stato di grave crisi della pastorizia sarda e sulla inefficacia delle misure adottate dal Governo centrale e da quello regionale; secondo quanto riferito dalla questura di Roma l'obiettivo reale dei manifestanti era quello di recarsi nella capitale per procedere, quale forma di protesta, ad un blocco della circolazione lungo l'autostrada A1 Milano-Napoli in corrispondenza dello svincolo «Bufalotta»; in entrambe le possibili circostanze, sempre secondo quanto riferito dalla questura di Roma, trattavasi di manifestazioni non preventivamente comunicate e pertanto non autorizzate; in virtu' di quanto sopra, una volta sbarcati nel porto di Civitavecchia, i 200 manifestanti sono stati bloccati da un ingente schieramento di Forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza), che ha intimato e impedito loro di uscire dallo scalo; i cinque pullman da loro affittati e gia' pagati, che li attendevano nel porto di Civitavecchia per trasferirli a Roma, sono stati sequestrati dalle Forze dell'ordine; ritenendo immotivato quello che si palesava come un vero e proprio sequestro preventivo nello scalo di Civitavecchia, i circa 200 manifestanti hanno cercato di superare il blocco delle Forze dell'ordine per uscire dallo scalo; di fronte a tale tentativo le Forze dell'ordine hanno reagito duramente, come testimoniato da immagini televisive e fotografie, manganellando i manifestanti; tra i circa 200 manifestanti erano presenti anche donne, giovani e ragazze; alcuni di loro, a seguito dei colpi ricevuti dalle Forze dell'ordine, sono rimasti contusi e che una donna e' stata costretta al ricovero presso il pronto soccorso dell'Ospedale S. Paolo di Civitavecchia; successivamente tutti i 200 pastori sardi, pur in assenza di reati specifici e senza che alcuno di essi fosse pregiudicato sono stati identificati dalle Forze dell'ordine; a seguito di tali identificazioni alcuni dei manifestanti si sono diretti a piedi verso la stazione ferroviaria di Civitavecchia con l'intenzione di raggiungere la citta' di Roma in treno; a fronte di tale intenzione le Forze dell'ordine hanno istituito, lungo viale della Repubblica, un blocco di accesso a circa 100 metri dalla stazione Fs di Civitavecchia; a tutti i manifestanti che a piedi si stavano recando alla stazione Fs di Civitavecchia e' stato impedito, in qualunque modo l'accesso alla suddetta stazione cosi' come e' stato impedito loro, pur con regolare biglietto ferroviario, l'accesso a qualunque convoglio diretto a Roma; da indiscrezioni risulta che la procura della Repubblica di Civitavecchia avrebbe aperto una indagine giudiziaria a carico della Questura di Roma per accertare la legittimita' del comportamento delle Forze di polizia nei confronti dei pastori; quanto accaduto nel porto di Civitavecchia si configura, secondo l'interrogante, come un vero e proprio sequestro preventivo di cittadini italiani non disciplinato e motivato da alcuna norma di legge -: quali siano i motivi che hanno indotto le Forze dell'ordine all'identificazione e alla repressione realizzata con metodi di censurabile violenza del semplice tentativo dei 200 pastori sardi di fuoriuscire dal porto di Civitavecchia nonche' al sequestro dei pullman da loro affittati; se il tentativo di impedire l'uscita dei 200 pastori dal porto di Civitavecchia prima, l'impossibilita' di accedere alla stazione ferroviaria della citta' e di utilizzare un convoglio per recarsi a Roma poi, attuato da parte delle Forze dell'ordine, rappresenti una palese violazione dell'articolo 16 della nostra Costituzione avendo di fatto leso il diritto di ogni cittadino di «circolare e soggiornare in qualsiasi parte del territorio nazionale» tanto piu' che, come recita lo stesso articolo 16 della nostra Costituzione, «Nessuna restrizione puo' essere determinata da ragioni politiche» e quali iniziative di competenza intenda assumere in relazione a quanto rappresentato in premessa. (3-01384)
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TIDEI PIETRO (PARTITO DEMOCRATICO)