INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01058 presentata da TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930608
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_01058_11 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno, delle finanze, del tesoro, dei lavori pubblici, della sanita' e di grazia e giustizia. - Per conoscere: i motivi che abbiano consentito alla maggioranza DC di Cremeno (CO) di poter sperperare il denaro pubblico e amministrare come si evince dai seguenti fatti: una piscina privata costruita senza concessione edilizia, su un terreno destinato, dal 1974 a tutt'oggi, a verde pubblico. Tutt'ora privata e funzionante. Pratica a suo tempo segnalata alla Procura e avviata da parte del SP dottor Luigi Bocciolini con convocazione di un consigliere di maggioranza e acquisizione, tramite i carabinieri, della pratica stessa. A tutt'oggi non se ne sa piu' nulla. Una fetta del medesimo terreno finito a privati parenti dell'allora assessore all'edilizia signor Locatelli Gianfranco con il suo interessato benestare; costruzione di sei appartamenti ristrutturata integralmente senza che i proprietari abbiano pagato una lira di oneri di urbanizzazione. Al piano terra di detta costruzione dei locali adibiti a spogliatoio e docce per la piscina e factotum addetto all'ordine della piscina e degli spogliatoi il padre dell'attuale sindaco di Cremeno; un villaggio costruito in zona di rispetto idrogeologico, costruito abusivamente, e con dubbia possibilita' che possa essere condonato; sarebbe interessante verificare il parere del tecnico comunale, riscontrata la pericolosita', in caso di piena del torrente sottostante, e che il sindaco di allora signor Valsecchi Giovanni, consapevolmente, alla presenza di testimoni ancor oggi contattabili, defini' "villaggio bandito" omettendo pero' qualsiasi iniziativa di suo dovere; forniture di gasolio per riscaldamento effettuate per anni e anni dal consigliere comunale Manzoni Giovanni, premurosamente remunerategli e a che prezzi, contravvenendo alle norme di legge che lo vietavano; dopo una interruzione di circa nove anni, a seguito di protesta di un consigliere comunale regolarmente fatta porre a suo tempo a verbale, lo stesso Manzoni, ora assessore, ha ripreso con i suoi automezzi a fornire il gasolio per riscaldamento con l'espediente della fatturazione indiretta (regolarmente segnalata alla Procura). Intanto il consumo continua ad aumentare (da circa 40 mila litri del 1988 ai circa 60 mila del 1991); una certa pratica edilizia che vede interessato uno stretto parente dell'attuale asessore all'edilizia signor Manzoni Giulio presenta una convenzione che manca di firme per essere regolare, e l'originale che risulta a suo tempo finito in Tribunale a Lecco fino a poco tempo fa, era persino scomparsa dallo stesso tribunale senza che si sapesse da indagini svolte, dove questa pratica fosse finita; nei consigli comunali in cui si e' portata all'ordine del giorno l'approvazione dei preventivi di gestione per gli anni 1991 e 1992, il sindaco si e' rifiutato di discuterli con la dovuta e scrupolosa analisi che tali documenti richiedono; con l'entrata in vigore della legge 142 dell'8 giugno 1990, si sarebbe dovuto dare maggiore apertura alle minoranze e all'esame degli atti amministrativi, invece la Giunta di Cremeno ha adottato statuto e regolamento comunali che si reputa illegittimi e tesi esclusivamente alla chiusura totale verso la minoranza; la Giunta ha deliberato la riduzione dei componenti della Commissione edilizia andando ad escludere il posto destinato alla minoranza. Alla proposta delle minoranza del nominativo indicato quale esponente rappresentante della commissione pro-loco, la Giunta ha pensato di nominare altro rappresentante e pare perche' il segretario di tale commissione signor Combi Egidio ha espresso preoccupazioni che il predetto consigliere potesse controllare i conti. L'interrogante si domanda se sia serio, corretto ed espressione di capacita' che un preventivo per la formazione di n. 2 campi da tennis passi da 70 a 100 e poi ancora a 115 milioni di spesa nel breve tempo di due mesi e che l'assessore Manzoni Giovanni prometta che entro il mese di luglio 91 tali opere saranno funzionanti. Vengono invece ultimati un anno dopo circa, con un costo finale da verificarsi. Si e' tanto parlato del palazzetto del ghiaccio. Nessuno sa esattamente dove dovrebbe essere costruito. Quando si richiese il finanziamento non c'erano nemmeno i proprietari del terreno su cui si presumeva potesse sorgere, e in consiglio il Sindaco e l'assessore Manzoni Giovanni a sconfessarsi a vicenda sulla proprieta' acquisita o meno del terreno. Quanto alla gestione, alle richieste del predetto consigliere nelle sedute consiliari non hanno mai dato risposta e se non con monosillabi di ambigua chiarezza. Salvo che il sindaco signor Invernizzi Renato ha piu' volte ribadito che potrebbe anche essere che la giunta abbia male operato e 30 milioni (a detta dell'assessore, ma in realta' almeno 56) potrebbero anche essere stati gettati al vento. Cosa che puntualmente si e' verificata visto che nel bilancio 93 la spesa non compare piu'. Lo stesso sindaco parlava di possibile gestione da affidare a privati senza dire altro, e l'assessore Manzoni Giovanni asseriva che certamente non avrebbe potuto esserci alcuna entrata per il comune ma solo spese da sostenere. Non pare all'interrogante possibile richiedere finanziamenti allo Stato per costruire un'opera il cui costo gestionale e la cui gestione siano cosi' misteriosi; pare poi, in ordine al carburante, che l'economo signor Combi Egidio e l'assessore Rota Roberto lo utilizzavano per proprio uso e consumo addebitandone il costo al comune grazie alla complicita' dell'assessore Manzoni Giovanni che, unitamente all'economo, sottoscriveva i buoni mod. 75/d e con la copertura del segretario comunale Renda Rosa e della Giunta al completo, che dopo essere stata informata dal sottoscritto, ha operato in modo di nascondere la verita' (su questo illecito e' stata sporta dal consigliere di cui sopra denuncia circostanziata presso la procura di Lecco); non si vuol trascurare la "negligenza" del revisore dei conti ragionier Locatelli Franco, anche consigliere comunale DC, in minoranza, nel comune di Pasturo, che nel rendiconto sul consuntivo confonde gli anni nel dare risposte, oppure non risponde sugli argomenti richiesti ed esprime illazioni gratuite sul sottoscritto, chiudendo un occhio su un appalto truccato per la fornitura del carburante di riscaldamento; il tecnico comunale signor Invernizzi architetto Antonio, strapagato, improvvisamente "illuminato" "scopre" una strada comunale adiacente l'abitazione del suocero del predetto consigliere e la giunta da' il via ad una serie di iniziative che sembrano proprio una vendetta trasversale che, colpendo il suocero (ottantenne) vuole in realta' colpire il consigliere; il tecnico comunale e' invece abbastanza disattento quando si tratta di irregolarita' che riguardano i "loro" affiliati; all'uscita dalla sala consiliare, dopo una seduta di consiglio in cui la giunta DC ha balbettato falsita' ed omesso spiegazioni ed atti d'ufficio, dove il segretario comunale, di nuova nomina, dottor Rubino Giambattista ha affermato che nel comune di Cremeno non esiste l'assessore al bilancio e pertanto provvedeva lui a dare risposte piu' o meno soddisfacenti, il vicesindaco Combi Zeffirino, sul corridoio di uscita, si e' rivolto al predetto consigliere minacciando che avrebbe mandato la guardia di finanza di cui lui godeva buona conoscenza e che avrebbero indagato con estrema scrupolosita' sulle denunce ICIAP del consigliere e sulle denunce dei redditi. Intimidazioni queste fatte alla presenza di testimoni. In seguito una richiesta di rimborso ICIAP del consigliere presentata nel 1991 per il 1989 e' stata, guarda caso, tra le tante, l'unica non ancora rimborsata; il consigliere ha ricevuto poi minacce per telefono con la promessa che avrebbero fatto saltare la ditta e l'autovettura; negli anni 88 e 89 il Combi economo e la Renda segretaria hanno effettuato circa 12.000 chilometri di missioni per recarsi sovente lo stesso giorno nello stesso posto con due diverse autovetture, entrambi remunerati nel chilometraggio e nel tempo dedicato alla missione che, quando effettuata per recarsi a Lecco, si osservi bene, richiedeva un tempo di almeno 4 ore cadauno; si ricorda poi l'estrema puntigliosita' con la quale veniva addebitato il costo delle fotocopie richieste per l'esercizio del compito di consigliere (circa mezzo milione dall'80 ad oggi) rimborsate solo in parte nel 92 a seguito dell'interessamento della prefettura con sentenza del Consiglio di Stato, al consigliere di minoranza; un'altra denuncia del 23 febbraio 1993 riguarda l'acquisto per asta indetta dal comune di Cremeno (proprietario per un terzo) di "Villa Motta" da parte dell'assessore Manzoni Giovanni in contrasto con l'articolo 1471 del codice civile. A seguito di quest'ultima denuncia che ha colpito nel segno costringendo il Manzoni alla rinuncia all'acquisto in favore del cognato, lasciando pero' sussistere tutti i dubbi sulle procedure seguite e la falsita' di alcune dichiarazioni, si e' dovuta constatare una recrudescenza di ritorsioni contro i rappresentanti della minoranza: 1) tentativo di imporre la chiusura dell'esercizio commerciale attraverso verifiche pretestuose; 2) ordinanza di demolizione di un recinto per un cane, legittima certo solo se estesa anche alle centinaia di tettoie, baracche e recinzioni presenti sul territorio comunale e senza mai che l'amministrazione abbia preso alcun minimo provvedimento; 3) indagini quanto mai scrupolose sul consigliere Terzagli alla ricerca di appigli per la messa in discussione della regolarita' della concessione edilizia relativa al fabbricato in cui abita (proprieta' in parte di sua moglie) risalente al 1971!!! (regolare abitabilita' rilasciata nel 1973!!!). E mentre venivano e attualmente vengono trascurate opportune e necessarie verifiche, su costruzioni di proprieta' del sindaco, del vicesindaco e dell'assessore gia' piu' volte citato e per le quali, gia' sono in corso verifiche da parte della minoranza consiliare, ed emergono irregolarita'. Tutto cio' ricordo ad opera di persone a proposito delle quali basti accennare che il Manzoni Giovanni subiva a suo tempo una condanna perche' un suo automezzo transitava con carburante destinato alla vendita, ma senza bolla di accompagnamento, in un certo punto della Valsassina (vedi Giornale di Lecco del 18 aprile 1988); e il sindaco, messo in difficolta' dalle mie precise domande arrivava al punto di definirsi pubblicamente bugiardo, ignorante, incompetente e superficiale"; se in merito, siano in atto ispezioni o inchieste amministrative, indagini di polizia giudiziaria o tributaria (specie dopo l'indicazione dell'amicizia con la guardia di finanza sopra espressa come evidente minaccia, sperando che sia millantata!) e se i fatti siano noti al Consiglio superiore della magistratura, in relazione ai fatti e ai descritti comportamenti di membri dell'ordine giudiziario in relazione al dovere di esercizio di azione penale (dal quale ex articolo 112 della Costituzione e' astretto ogni rappresentante del Pubblico ministero), e se i fatti stessi siano noti alla Procura generale presso la Corte dei conti al fine di accertare, doverosamente perseguire e giustamente reprimere le evidenti responsabilita' contabili, del resto, sempre conseguenti ogni abuso o omissione, anche negli obblighi di controllo, o errori con danno dell'erario, dei cittadini e degli amministratori in genere, addebitabili e addebitati a pubblici funzionari, siano essi di carriera come direttori generali, dirigenti di uffici statali periferici, o di unita' operativa, ovvero onorari, come sindaci, assessori, ministri o sottosegretari specie se muniti di delega. (3-01058)
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