INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00552 presentata da MOFFA SILVANO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090609

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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00552 presentata da SILVANO MOFFA martedi' 9 giugno 2009, seduta n.184 MOFFA e LAMORTE. - Al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, «concorsi ed esami», del 17 febbraio 2006, e' stato bandito un concorso a 70 posti di Dirigente di seconda fascia dell'Agenzia delle Dogane; in data 27 luglio 2006, si sono svolte le preselezioni con test a risposta multipla; in data 27 e 28 marzo 2007, si sono svolte le prove scritte, a seguito delle quali sono stati ammessi alle prove orali solo 33 candidati; il 25 luglio 2008 si sono concluse le prove orali superate da soli 21 candidati; il predetto concorso pubblico si e' espletato all'insegna del massimo rigore e della massima trasparenza, come dimostra il fatto che tutti i ricorsi giurisdizionali presentati da diversi candidati che non sono risultati vincitori sono stati respinti; la graduatoria di merito e la proclamazione dei vincitori e' stata adottata con Determinazione n. 16033 del 26 novembre 2008, ad oltre 4 mesi dalla conclusione delle prove; il decreto-legge n. 112 del 2008 convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008 ha indicato alle Amministrazioni Pubbliche un percorso di ristrutturazione interna da approntare entro il 30 novembre 2008, pena l'impossibilita' di autorizzare qualsiasi assunzione; il Comitato di Gestione dell'Agenzia delle Dogane ha approvato la riorganizzazione aziendale prevista dal decreto-legge n. 112 del 2008 entro il termine indicato; la trasmissione, da parte dell'Agenzia delle Dogane, al Dipartimento della Funzione Pubblica, necessaria ad ottenere la necessaria autorizzazione, e' avvenuta in data 11 febbraio 2009, con integrazione del 16 marzo 2009, ad oltre 3 mesi di distanza dalla approvazione della graduatoria finale e dalle decisioni del Comitato di Gestione in merito alla riorganizzazione; l'Agenzia delle Dogane ricorre nel contempo all'affidamento di incarichi a «reggenti», istituto previsto da una norma transitoria del regolamento dell'Agenzia, che prevede la possibilita' di «trasformare» i funzionari in dirigenti nelle more della effettuazione dei concorsi per il reclutamento di dirigenti di ruolo, mentre, ad oggi, i vincitori del concorso non sono stati ancora assunti; il quotidiano Italia Oggi, in un articolo pubblicato il 20 maggio 2009, ha rivelato che, nell'Agenzia delle Dogane, alcuni dirigenti sindacali, per giunta impegnati al tavolo della trattativa con il Capo del Personale che li nomina motu proprio, ricoprono incarichi dirigenziali quali «reggenti», delineando, secondo gli interroganti, una ipotesi di mala gestio a carico del direttore centrale del personale, dottor Alessandro Aronica; secondo quanto previsto dalla giurisprudenza e dalla dottrina prevalente, il cambiamento di inquadramento funzionale di un dipendente pubblico rileva quale nuova assunzione; alla luce della riforma del lavoro pubblico voluta dal Ministro Brunetta, che e' in atto, diminuira' drasticamente la possibilita' di conferire incarichi dirigenziali a persone estranee alla pubblica amministrazione, che mai hanno vinto un regolare concorso pubblico -: se sia stata concessa l'autorizzazione all'assunzione dei vincitori del concorso di cui trattasi; se il lasso temporale che l'Agenzia delle Dogane ha lasciato trascorrere tra le varie fasi del procedimento sia omogeneo a quello che risulta da analoghi procedimenti in altre amministrazioni pubbliche; se l'Agenzia delle Dogane abbia avviato formalmente le attivita' necessarie a predisporre i moduli formativi presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, in guisa tale da limitare al massimo il periodo di «carenza di incarico» per i vincitori del Concorso evitando, quindi, lo spreco di risorse pubbliche; se non risulti ormai urgente ed improcrastinabile l'immissione in servizio dei vincitori del concorso, al fine di provvedere a colmare le lacune di organico dell'Agenzia e legittimare eventuali strumenti transitori di gestione dell'emergenza; se non si ritenga che l'istituto della «reggenza», creato con fonte regolamentare, sia contrastante con la riserva di legge prevista dalla Costituzione per l'accesso al lavoro pubblico, in quanto contrario alle norme previste dal decreto legislativo n. 165 del 2001; se risulti che i ritardi nell'assunzione dei vincitori ed il ricorso alle reggenze abbiano determinato un aggravio per l'Erario; se non si ritenga che si debba provvedere alle esigenze dell'Agenzia delle Dogane ricorrendo alle norme esistenti in materia di conferimento di incarichi dirigenziali (articolo 19, comma 6, decreto legislativo n. 165 del 2001) ed all'istituto dell'interim ai dirigenti di ruolo; se sia conosciuta la percentuale di adesione ai singoli sindacati dei reggenti in generale, con particolare riferimento agli iscritti alla CGIL. (3-00552)
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