INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00547 presentata da VASCON LUIGINO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19961211
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Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dell'industria, commercio e artigianato. - Per sapere - premesso che: secondo quanto riportato dalla stampa locale (Il Giornale di Vicenza), nei giorni scorsi a Vicenza un incontro al vertice tra il direttore locale dell'Inps, dottor Stefano Moglianesi, e l'ispettore del lavoro, Giuseppe Curatola, e' degenerato a tal punto che della questione ora e' investita la magistratura; sembra infatti che sul registro degli indagati sia stato trascritto il nome del dottor Moglianesi, con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, in quanto avrebbe usato un linguaggio poco edificante nei confronti del funzionario ministeriale; motivo del diverbio e' la metodologia di controllo che viene applicata nelle aziende. In particolare, l'ispettorato del lavoro accusa i colleghi dell'Inps di essere stati in talune circostanze fin troppo duri con gli utenti, tali da far presumere una vera e propria persecuzione. Da parte sua l'Inps critica ai colleghi dell'ispettorato del lavoro di essere "troppo arrendevoli" e di non perseguire le manchevolezze riscontrate con la dovuta tenacia; la questione non e' nuova nella regione Veneto. Gia' lo scorso anno si era innescata una polemica tra l'Associazione industriali e l'Api da una parte, e l'Inps dall'altra, a causa del presunto accanimento con cui gli ispettori dell'Inps effettuavano i controlli nelle imprese trevigiane; a supporto di questo accanimento, gli industriali rilevavano in quell'occasione come nella provincia di Treviso agissero ben trentadue ispettori contro i venti presenti a Padova ed i ventiquattro di Verona. Inoltre, secondo gli industriali, ad indurre gli ispettori dell'Inps a questa strategia vi sarebbe anche il motivo che, conseguendo il budget fissato per il recupero crediti, gli stessi beneficerebbero di incentivi economici di produttivita'; dal canto suo l'Inps replicava che l'istituto intende svolgere soltanto il suo lavoro, e cioe' combattere l'evasione e l'elusione contributiva con controlli obiettivi e non persecutori; che il numero degli ispettori da inviare nelle varie province viene determinato in rapporto al carico di aziende operanti nel territorio; che il sistema "budgettario" e' esclusivamente uno strumento organizzativo adottato dall'istituto e che il budget di vigilanza non comporta il diretto incremento della retribuzione del singolo ispettore; secondo i dati forniti dall'Inps relativi all'attivita' di vigilanza espletata nel 1994, il numero delle aziende risultate irregolari nel Veneto e' pari a 3.658, mentre, ad esempio, in Campania e' pari a 10.996 e in Sicilia a 8.892, dati di per se' gia' eloquenti, ma che non danno una reale misura del fenomeno di irregolarita' al sud, in quanto mancano il numero di ispezioni effettuate nel corso del 1994, il numero delle aziende presenti per regione ed il rapporto tra essi -: quale sia il numero delle ispezioni effettuate negli anni 1994 e 1995 sia dall'ispettorato del lavoro che dall'Inps e quale sia il numero delle aziende iscritte per ciascuna regione, nonche' il rapporto tra le aziende presenti e la quantita' di controlli eseguiti, al fine di comprendere meglio le eventuali irregolarita' emerse; come sia possibile che in un Paese civile e democratico come il nostro manchi una metodologia di ispezione univoca ed obiettiva; quale sia l'opinione dei Ministri interrogati in merito alla vicenda sopra illustrata e se non considerino vergognoso che i "vigilanti" discutano e litighino circa il tenore dei controlli nelle aziende, anziche' limitarsi ad applicare la legge in maniera equilibrata; se non ritengano che l'evasione contributiva vada combattuta senza estremizzazioni ed eccessi da parte di chi effettua i controlli a solo discapito degli utenti ligi al dovere; se non convengano sull'opportunita' di un coordinamento tra ispettorato del lavoro e ispettori dell'Inps, al fine di evitare che talune aziende ricevano la visita di entrambi (e piu' di una volta), mentre altre non sono ispezionate ne' dai funzionari del ministero del lavoro ne' da quelli dell'istituto previdenziale. (3-00547)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00547 presentata da VASCON LUIGINO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19961211
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00547 presentata da VASCON LUIGINO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19961211
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
LEMBO ALBERTO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)
MICHIELON MAURO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)
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2014-05-15T09:47:23Z
3/00547
VASCON LUIGINO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)