INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00542 presentata da PARENTE ANNAMARIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 23/01/2019
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Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00542 presentata da ANNAMARIA PARENTE mercoledì 23 gennaio 2019, seduta n.082 PARENTE, FERRAZZI, ASTORRE, CIRINNA' - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . - Premesso che: dalla seconda settimana del mese di dicembre 2018 le cittadine e i cittadini romani stanno vivendo i sempre più costanti e gravi disagi che riguardano la gestione dei rifiuti, che caratterizzano da due anni e mezzo l'amministrazione a guida Raggi; nella notte tra il 10 e l'11 dicembre si è sviluppato un imponente incendio nell'impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb) Salario di Roma, con fiamme che hanno avvolto l'intero impianto e hanno raggiunto un'altezza di 15 metri, sviluppando una nube di fumo nero che ha interessato gran parte del nordest della capitale; considerato che: l'impianto Tmb di proprietà dell'Ama, situato a Roma in via Salaria 981 è da anni al centro di costanti proteste da parte di cittadine e cittadini residenti nella zona a causa dei miasmi e delle esalazioni provenienti dallo stesso; la situazione dei rifiuti a Roma dopo l'incendio è sempre drammatica, con gli altri impianti di trattamento del Lazio che non riescono a scongiurare il rischio sanitario per l'immondizia in strada; a seguito dell'incendio nella giornata dell'11 dicembre sono state attivate dal Dipartimento dell'ambiente diverse azioni riguardanti il monitoraggio della qualità dell'aria, che hanno rilevato, in numerose zone della città, la presenza in aria di un insieme di numerosi composti chimici nocivi, che complessivamente determinano odori molesti; rilevato che dopo un mese dall'incendio è presente nell'impianto un cumulo di più di mille tonnellate di rifiuti abbandonati che stanno cominciando solo ora ad essere rimossi, senza un preciso piano di Ama e Campidoglio che possa portare, in tempi brevi, al totale sgombero dell'impianto; nessuna informazione ufficiale è stata data ai cittadini sulle emissioni di diossina e i benzopireni e ancora oggi nessun atto ufficiale è stato emanato su come quel sito, in cui è avvenuto un disastro ambientale, debba essere monitorato e gestito e quando sarà messo in sicurezza e bonificato; tenuto conto che: gli interroganti il 12 giugno 2018 hanno presentato un atto di sindacato ispettivo (3-00020) con il quale si chiedeva di sapere quale iniziative il Governo intendeva mettere in campo per fronteggiare le risapute, già all'epoca, criticità dell'impianto che emanava cattivi odori. La risposta al momento non è arrivata, nonostante un sollecito; l'ARPA Lazio nella relazione sull'impianto di via Salaria, presentata il 15 ottobre 2018, aveva già rilevato numerose criticità: rispetto alla produzione prevista dall'autorizzazione dalle BAT (best technique available) di settore e dal piano di gestione rifiuti del rifiuto atteso e biologicamente stabile avente le caratteristiche della FOS (frazione organica stabile), è stato rilevato che l'impianto produceva rifiuti che presentavano ancora caratteristiche di putrescibilità e che pertanto non potevano essere identificati dal gestore quale FOS, situazione già rilevata in passato dagli osservatori dei comitati di quartiere dei cittadini della zona; inoltre, le attività di controllo effettuate hanno evidenziato la saturazione dell'area di stoccaggio iniziale dei rifiuti e dell'ulteriore area funzionale all'alimentazione del trattamento, con formazione di cumuli di rifiuti con altezze in parte superiori alla quota del piano di scarico; l'ARPA ha infine aggiunto che tali condizioni hanno generato maggiori emissioni di polveri e odori molesti all'atto dell'apertura dei portelloni delle stazioni di scarico dei rifiuti in ingresso e dei portelloni laterali dai quali entravano e uscivano i mezzi per il carico dei rifiuti in trasferenza; il 15 gennaio 2019, nel corso della seduta della Commissione trasparenza del Campidoglio, il presidente del III municipio di Roma ha ribadito come l'emergenza rifiuti della capitale non è dovuta all'incendio dell'impianto Tmb Salario. Dai 15 municipi la valutazione sulla raccolta dei rifiuti fornita dai cittadini per il 2017 non andava oltre il 3,6 in una scala da uno a 10: una netta bocciatura, e oggi la situazione è ancora peggiorata, si chiede di sapere: quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di risolvere lo stato di emergenza che la capitale d'Italia si trova ad affrontare in tema di gestione dei rifiuti; quali misure ritenga di dover adottare per sollecitare la chiusura formale e definitiva dell'impianto; quali provvedimenti intenda intraprendere per realizzare la bonifica dell'impianto dal punto di vista igienico-sanitario; quali misure intenda attuare al fine di realizzare progetti di recupero nelle zone interessate dal disastro ambientale per risarcire così le cittadine e i cittadini per i cattivi odori subiti. (3-00542)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00542 presentata da PARENTE ANNAMARIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 23/01/2019
Senato della Repubblica
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20190123
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00542 presentata da PARENTE ANNAMARIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 23/01/2019
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
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ASTORRE BRUNO (PARTITO DEMOCRATICO)
CIRINNA' MONICA (PARTITO DEMOCRATICO)
FERRAZZI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO)
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3/00542
PARENTE ANNAMARIA (PARTITO DEMOCRATICO)
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