INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00510 presentata da ASCIERTO FILIPPO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090430

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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00510 presentata da FILIPPO ASCIERTO giovedi' 30 aprile 2009, seduta n.169 ASCIERTO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.) spende circa 100 milioni di euro all'anno, per l'erogazione di 29.149 pensioni a cittadini della ex Jugoslavia, quasi tutti residenti in Slovenia e Croazia, per un somma complessiva gia' versata in favore di codesti soggetti pari a circa 2 miliardi e 500 milioni di euro; tra i percettori di un siffatto trattamento previdenziale figurano criminali di guerra, gia' noti alla Procura Militare di Roma, inquadrati nelle cosiddette formazioni partigiane comuniste «titine», colpevoli di omicidi e torture commessi tra il 1943 ed il 1946, contro cittadini italiani inermi sia nel Friuli Venezia Giulia sia negli ex territori italiani dell'Istria e della Dalmazia, tra i quali Oskar Piskulic (capo della polizia segreta di Tito a Fiume), Ciro Raner (comandante del lager titino di Borovnica), Nerino Gobbo (commissario del popolo del IX Corpus di Tito a Trieste), Franco Pregelj (commissario del popolo del IX Corpus di Tito a Gorizia), Giorgio Sfiligoi (militante del IX Corpus), Ivan Motika (giudice del popolo del IX Corpus in Istria), Mario Toffanin (deceduto-comandante dei Gruppi Armati Partigiani nel Friuli Venezia Giulia), Giuseppe Osgnacco (comandante della banda partigiana Benetska Ceta), Guido Climich (responsabile della polizia segreta di Tito in Istria), Giovanni Semes (capo della polizia segreta di Tito a Zara), Avijanka Margitic e Alojz Hrovat (capo partigiano a Bovec), quest'ultimo a capo di una banda di partigiani comunisti «titini» responsabile, tra l'altro, dell'eccidio di 12 Carabinieri, posti a guardia della centrale idroelettrica di Bretto, catturati, torturati ed uccisi il 23 marzo 1945, ai quali e' stata concessa di recente dal Capo dello Stato la medaglia d'oro al valor civile; appare incredibile che lo Stato italiano insignisca suoi militari della massiva onorificenza al valore e, contestualmente, continui a pagare la pensioni ai loro assassini riconosciuti; nessun Governo della Repubblica ha mai adottato alcuna misura normativa, amministrativa e diplomatica per revocare il trattamento pensionistico a soggetti individuati come appartenenti alle bande partigiane comuniste «titine», residenti nei territori della ex Jugoslavia; colpevoli di crimini di guerra (pulizia etnica) a danno di cittadini italiani inermi; il suddetto trattamento previdenziale da parte dello Stato italiano a favore dei suddetti soggetti criminali, oltre a presentare evidenti profili di illegittimita', risulta in stridente contrasto con il trattamento riservato agli appartenenti ai Reparti dell'Esercito della Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.), a cui lo Stato italiano non ha mai riconosciuto il diritto ad alcun trattamento previdenziale -: se i Ministri interrogati intendano promuovere azioni di carattere giuridico, amministrativo e diplomatico per interrompere l'indebito, e ad avviso dell'interrogante, ignominioso per l'Italia, trattamento pensionistico (con l'eventuale recupero delle somme versate) a favore degli appartenenti alle bande partigiane comuniste «titine», responsabili dei noti crimini di guerra contro migliaia di cittadini italiani inermi, compiuti tra il 1943 ed il 1946 nel Friuli Venezia Giulia, Istria e Dalmazia. (3-00510)
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