INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00428 presentata da PERINEI FABIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19921103

Ai Ministri della sanita' e di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: il 30 ottobre scorso si e' spenta presso il Policlinico di Bari la signora Maria Natale, di 50 anni, una settimana dopo essere stata ricoverata e due giorni dopo essere entrata in coma per una emorragia cerebrale, diagnosticata con una TAC quando ormai era diventato assolutamente impossibile sottrarsi al coma stesso; Maria Natale aveva accusato forti malori nella serata di domenica 25 ottobre scorso; per tale ragione si era presentata al Pronto soccorso del Policlinico che aveva provveduto ad inviarla prima in neurologia, poi in cardiologia; al termine di tale giro la signora Natale fu ricoverata nel reparto di Medicina del lavoro, dove fu sottoposta ad una terapia contro gastrite e ulcera che si rivelo' assolutamente inutile; mercoledi' 28 ottobre scorso la signora Maria Natale fu visitata da un otorino e di nuovo da un neurologo che, insospettito, ordino' una TAC e le somministro' una nuova terapia volta ad impedire la formazione di masse di sangue che premevano sui tessuti circostanti; era quella la strada idonea per curare la signora Natale, perche', di li' a poco, la TAC rilevo' che ella aveva subito un'emorragia interna al cervello che, individuata con notevole ritardo, determino' il decesso della signora; nel giro degli ultimi due mesi nel Policlinico di Bari si sono registrati episodi tragici inquietanti come la morte del marinaio Domenico D'Alba, abbandonato per ore su una barella al pronto soccorso prima che qualcuno si rendesse conto della gravita' delle sue condizioni, e poi, in ottobre, la morte di Antonio Caldarola, pensionato, diventata caso nazionale perche' descritta sulla prima pagina de l'Unita' dal figlio Giuseppe, vice-direttore di quel quotidiano; tanto, naturalmente, non puo' che screditare ulteriormente tutto il Policlinico di Bari, uno dei presidi sanitari piu' grandi nel Meridione, dove pure vivono e operano grandi professionalita', dove ci sono grandi dedizioni, disponibilita' e competenze che rischiano di essere tutte quante accomunate in un unico indistinto giudizio negativo che condannerebbe in maniera definitiva e pericolosa la Sanita' pubblica pugliese, avvantaggiando oltre misura quella privata che, qui, in Puglia ha goduto e continua a godere da parte delle Istituzioni di quelle risorse e di quel sostegno sempre negati, invece, alla Sanita' pubblica -: se non ritengano di dover intervenire con la massima urgenza per circostanziare quest'ulteriore caso tragico, accertare le eventuali omissioni e colpe, punire i responsabili; se non ritengano altresi', sentita la Commissione affari sociali della Camera dei deputati, di istituire una Commissione d'indagine che accerti, oggi, la condizione vera in cui trovasi il Policlinico di Bari e il personale che li' vi opera. (3-00428)