INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00373 presentata da MALAVENDA ASSUNTA (MISTO) in data 19961023

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: nel nostro Paese la disoccupazione, in particolare al sud, ha toccato e spesso superato i livelli considerati, economicamente, socialmente, ed umanamente, "di guardia", cosi' come la precarieta' del posto di lavoro, che e' precarieta' di reddito e di condizioni di vita, ha assunto dimensioni tragiche, laddove il lavoro viene ormai considerato un privilegio di pochi. In questa situazione difficilissima, che tutti conoscono bene, i lavori socialmente utili sono stati presentati come un'occasione di impiego di lavoratori cassintegrati o disoccupati; in realta', si stanno rivelando un vero e proprio "lavoro nero di Stato", dove i lavoratori vengono sfruttati con un salario da fame: ottocentomila lire al mese per attivita' precarie e senza alcuna garanzia di continuita'; in particolare, per il comune di Acerra erano previsti duecentoventi corsi per disoccupati di lungo periodo; di questo pacchetto, sono stati avviati solo novantacinque corsi, che si approssimano a conclusione (termineranno nel marzo del 1996). Si tratta di disoccupati anche con buone professionalita', ma che si vedono costretti a frequentare corsi "a termine" e senza sbocchi reali; lunedi' 21 ottobre 1996, alle ore 11, in piazza San Pietro ad Acerra, il "Movimento dei disoccupati organizzati di Acerra" ha organizzato un presidio per far conoscere la propria situazione e sollecitare un incontro con il sindaco, signora Tina Verone. Tale incontro e' stato richiesto da mesi al fine di sapere per quali motivi il comune non desse seguito all'attuazione dei restanti centoventicinque corsi e, soprattutto, per ottenere l'impegno del sindaco a partecipare al "tavolo sui corsi di formazione professionale", previsto in prefettura per il 23 ottobre a Napoli; durante il presidio e senza alcuna motivazione un folto schieramento di forze di polizia, in assetto di guerra, comandati dal commissario Michele Pascarella, ha invaso la piazza con fare minaccioso, in netto contrasto con la situazione del momento: i disoccupati parlavano con la gente chi in piedi, chi seduto per terra. Alle ore 13, con la motivazione che i manifestanti intralciavano il traffico, le forze di polizia suddette hanno deciso che fosse arrivato il momento di sgomberare i disoccupati ed e' partita la prima carica: manifestanti brutalmente aggrediti, malmenati, spostati di peso e manganellati. Sono rimasti coinvolti nella carica mamme e bambini terrorizzati che uscivano di scuola: un vero carosello tragico, durante il quale anche un tecnico di una televisione locale, che stava filmando l'aggressione delle forze di polizia, e' stato malmenato; molti manifestanti, tra i quali Vincenzo Sarnataro, Patrizia Liguori, Elisabetta Rivetti, Luigi Barbato, Russo Carmela, sono stati accompagnati alla "Clinica dei fiori" per le contusioni e le ferite riportate dall'attacco della polizia. Sono disponibli i referti medici nonche' le foto che testimoniano i danni riportati. Altri manifestanti sono stati accompagnati in altri ospedali; davanti alla "Clinica dei fiori", dove e' stato indetto dai disoccupati organizzati un nuovo presidio di protesta per l'attacco della polizia, e' arrivata la seconda carica: una vera e propria caccia all'uomo, con caroselli d'auto e manifestanti inseguiti ovunque. Armi in pugno i poliziotti, arrivavano a prelevare direttamente dalla clinica tre dei cinque disoccupati medicati: Vincenzo Sarnataro e' stato portato al carcere di Poggioreale, mentre Patrizia Liguori e Elisabetta Rivetti al carcere femminile di Pozzuoli; a piazza Castello, alla presenza dell'interrogante, e' stato indetto il terzo presidio della giornata. Anche stavolta la polizia irrompeva in massa sulla piazza e se non ci sono stati incidenti e' stato solo grazie al senso di responsabilita' dimostrata dai manifestanti che si sono dati appuntamento insieme ai lavoratori dei lavori socialmente utili per una manifestazione nella serata del 22 ottobre -: come intenda intervenire il Ministro dell'interno affinche' casi di tale violenza da parte della polizia nei confronti di manifestanti, che hanno il solo torto di protestare contro la precarieta' del lavoro e per ottenere un'occupazione che consenta loro una vita dignitosa, non abbiano a ripetersi; se intenda intervenire immediatamente affinche' i tre giovani incarcerati ieri sera siano subito rimessi in liberta', trattandosi solamente di disoccupati e non di delinquenti; come il Ministro del lavoro intenda intervenire per assicurare occupazione stabile ai milioni di disoccupati del nostro Paese, considerando che i lavori socialmente utili e i corsi professionali organizzati dai comuni sono solo dei palliativi, che danno una risposta parziale e temporanea al problema e finiscono con l'esasperare i disoccupati; se il Presidente del Consiglio dei ministri, che presiedera' la Conferenza governativa sull'occupazione in programma a Napoli per il 22 novembre 1996, intenda adoperarsi affinche' il suo Governo, come tutti quelli che lo hanno preceduto, non faccia dell'occupazione solo una bandiera; se intenda adoperarsi affinche', a partire dalle condizioni disumane per coloro che hanno un'occupazione (turni di notte, di sabato e di domenica, degli straordinari), si stabiliscano diritti sindacali e condizioni di lavoro piu' dignitose, attuando una redistribuzione delle produzioni, premessa necessaria per dare impulso a nuova occupazione. (3-00373)
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