INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00319 presentata da MARONI ROBERTO (LEGA NORD PADANIA) in data 10/10/2006

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00319 presentata da ROBERTO MARONI martedì 10 ottobre 2006 nella seduta n.050 MARONI, GIBELLI, DUSSIN, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, COTA, DOZZO, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che: le politiche di sviluppo del territorio nazionale sono condizionate dalla conformazione fisica e orografica dello spazio italiano, con particolare riferimento alla catena alpina, che delimita le regioni padane, e da una marginalità territoriale del Paese nel nuovo contesto europeo, allargato ai Paesi dell'Est; occorre un'attenta valutazione delle implicazioni che tali condizioni causano ai fini del consolidamento del processo di integrazione europeo e del rafforzamento della competitività economica del Paese; nell'ambito di tale scenario, il miglioramento e potenziamento della dotazione infrastrutturale del nostro territorio, con particolare riferimento ai collegamenti transalpini, ai grandi assi di collegamento dei corridoi paneuropei e nazionali, alle loro diramazioni e alle trasversali peninsulari, costituiscono necessità improcrastinabili per accrescere la performatività dei fattori di produzione e abbattere i costi commerciali; le grandi direttrici strategiche europee che interessano il territorio italiano si identificano nel corridoio 5, est-ovest, che collega Lisbona a Kiev, passando per Barcellona-Torino-Venezia-Trieste/Koper-Postojina-Lubiana-Budapest, nel corridoio 1, nord-sud, ulteriormente potenziato dall'asse Tirreno-Brennero e dall'asse «dei due mari» (Genova-Rotterdam), nel corridoio 8, che, per il tramite dell'asse adriatico, delle trasversali peninsulari italiane e degli hub portuali italiani, rappresenta il sistema di connessione delle regioni balcaniche con i Paesi dell'Europa centro-occidentale; in conformità a tali grandi direttrici strategiche, la legge n. 443 del 2001 - la cosiddetta «legge obiettivo» - ha messo in atto un ambizioso progetto di infrastrutturazione del Paese, che ha come obiettivo la modernizzazione dell'Italia e l'apertura del territorio italiano al crescente traffico europeo, che assicuri all'Italia un ruolo di ponte tra Unione europea e Paesi del bacino del Mediterraneo e di cerniera tra est e ovest dell'Europa; per poter realizzate tale ambizioso progetto di infrastrutturazione del Paese e permettere il decollo delle grandi opere, il precedente Governo, con i provvedimenti legislativi di attuazione della cosiddetta «legge obiettivo», ha predisposto gli strumenti finanziari in grado di consentire la riduzione dell'onere sul fabbisogno statale e dare maggior impulso allo sviluppo produttivo, promuovendo strumenti innovativi, come la figura del general contractor , il project financing e la costituzione della società Infrastrutture spa ; in particolare, con la costituzione della società Infrastrutture spa , il cui oggetto sociale era principalmente quello di favorire il finanziamento privato delle infrastrutture e delle grandi opere a livello statale, regionale e locale, si è resa possibile la raccolta di finanziamenti sui mercati internazionali, attraverso l'emissione di titoli o l'assunzione di prestiti a medio e lungo termine, a condizioni economicamente vantaggiose non raggiungibili da parte di un soggetto privato, ed è stato possibile impiegare tali risorse per finanziare la progettazione e la realizzazione di opere di pubblica utilità; pertanto, nell'ambito delle opere della cosiddetta «legge obiettivo», è stata effettuata una classificazione delle opere secondo i meccanismi di finanziamento e sono state individuate le opere prioritarie da realizzare attraverso il co-finanziamento con Infrastrutture spa ; nell'ambito di tali opere, con la delibera Cipe n. 121 del 2001 e con l'aggiornamento di cui alla delibera Cipe n. 130 del 2006, hanno assunto importanza primaria le grandi opere pubbliche del Nord dirette a sostenere la competitività della zona più produttiva del Paese, tra le quali: a) i trafori di Frejus, Sempione e Brennero; b) il corridoio plurimodale padano, con opere come: 1) la linea ferroviaria Aosta-Martigny, l'asse ferroviario sull'itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Treste), con le tratte Torino-Lione, alta velocità/alta capacità Milano-Torino, Milano-Verona, Verona-Padova, la tratta Venezia-Udine-Vienna, accessibilità ferroviaria Malpensa, gronda ferroviaria merci nord Torino, accessibilità Valtellina; 2) e sistemi stradali ed autostradali come il tunnel del Monte Bianco, il complemento stradale del corridoio 5, la Milano-Torino, il raccordo autostradale A4-Val Trompia, il tratto Brescia-Padova, l'accessibilità della Valtellina, l'accessibilità Malpensa, l'autostrada Asti-Cuneo, l'autostrada Cuneo-Nizza (Mercantour) , l'asse stradale pedemontano piemontese, lombardo e veneto, con la pedemontana lombarda, le tangenziali di Varese e di Como e la pedemontana veneta, l'asse autostradale medio-padano Brescia-Milano, la tangenziale est esterna di Milano, il passante di Mestre e le opere integrate - tangenziale Cortina D'Ampezzo, la A28, la terza corsia dell'A4 Venezia-Trieste, la Valdastico Nord e Sud, la riqualifica della viabilità ex strada statale n. 415 Paullese; c) il corridoio plurimodale Tirreno-Brennero, con il sistema ferroviario e autostradale dell'asse Brennero-Verona-Parma-La Spezia; d) il corridoio plurimodale tirrenico-nord Europa, con i sistemi ferroviari di Gottardo e dell'asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione) e con il tratto autostradale Albenga-Garessio-Ceva/Millesimo; e) il corridoio plurimodale adriatico con l'asse della nuova Romea-Venezia-Orte; f) il corridoio plurimodale dorsale centrale con i sistemi ferroviari dell'asse Bologna-Verona-Brennero, dell'asse Milano-Firenze e delle linee ferroviarie Modena-Sassuolo e Sassuolo-Reggio Emilia; g) completamento A27-Autostrada Alemagna; h) il progetto per la salvaguardia della laguna e della città di Venezia: sistema Mose ; i) il sistema idroviario padano veneto; l) i sistemi urbani di Milano stazione ferroviaria, Milano metropolitana, accessibilità metropolitana Fiera di Milano, accessibilità Fiera di Milano, accessibilità Valcamonica, Torino stazione ferroviaria, Torino metropolitana, Monza metropolitana, Brescia metropolitana, Bergamo metropolitana, Venezia e Mestre stazioni ferroviarie, Verona stazione ferroviaria, Veneto sistema metropolitano, metropolitana lagunare di Venezia, Trieste penetrazione grande viabilità nord, Bologna stazione ferroviaria, Bologna metropolitana, Modena metropolitana, Costa romagnola metropolitana, Genova stazione ferroviaria, Genova metropolitana, nodo stradale e autostradale di Genova, Firenze stazione ferroviaria, Firenze sistema tranviario; m) le opere per le piastre logistiche curo-mediterranee e gli hub portuali e interportuali; in particolare, con l'articolo 1, comma 78, della Legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per il 2006) una parte dei finanziamenti della cosiddetta «legge obiettivo» è stata assegnata ad alcune opere prioritarie, come l'accessibilità viaria della Valtellina, il completamento della tangenziale sud di Treviso e collegamento con il passante di Mestre, la pedemontana lombarda-tangenziali di Como e di Varese, l'accessibilità alla Valcamonica, strada statale n. 42 del Tonale e della Mendola, l'ammodernamento della strada statale n. 12, con collegamento alla strada provinciale n. 450, le opere complementari all'autostrada Asti-Cuneo; dalla manovra finanziaria proposta dal Governo emergono dati poco rassicuranti sulla realizzazione tempestiva delle grandi opere strategiche -: quali intendimenti il Governo voglia assumere affinché continui la realizzazione delle opere strategiche inserite nelle delibere Cipe n. 121 del 2001 e n. 130 del 2006, con particolare riferimento ai trafori transalpini e ai grandi assi di collegamento dei corridoi paneuropei, 5, 1 e 8, con i relativi collegamenti trasversali. (3-00319)
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Camera dei Deputati 
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20061011 
20061010 
20061010-20061011 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00319 presentata da MARONI ROBERTO (LEGA NORD PADANIA) in data 10/10/2006 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
BRICOLO FEDERICO (LEGA NORD PADANIA) 
CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD PADANIA) 
COTA ROBERTO (LEGA NORD PADANIA) 
DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PADANIA) 
DUSSIN GUIDO (LEGA NORD PADANIA) 
GIBELLI ANDREA (LEGA NORD PADANIA) 
GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD PADANIA) 
LUSSANA CAROLINA (LEGA NORD PADANIA) 
STUCCHI GIACOMO (LEGA NORD PADANIA) 
ALESSANDRI ANGELO (LEGA NORD PADANIA) 
ALLASIA STEFANO (LEGA NORD PADANIA) 
BODEGA LORENZO (LEGA NORD PADANIA) 
BRIGANDI' MATTEO (LEGA NORD PADANIA) 
FAVA GIOVANNI (LEGA NORD PADANIA) 
FILIPPI ALBERTO (LEGA NORD PADANIA) 
FUGATTI MAURIZIO (LEGA NORD PADANIA) 
GARAVAGLIA MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) 
GOISIS PAOLA (LEGA NORD PADANIA) 
GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD PADANIA) 
MONTANI ENRICO (LEGA NORD PADANIA) 
PINI GIANLUCA (LEGA NORD PADANIA) 
POTTINO MARCO (LEGA NORD PADANIA) 
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MARONI ROBERTO (LEGA NORD PADANIA) 

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