INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00029 presentata da BONINO EMMA (FEDER. EUROPEO PR) in data 19920512

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Ai Ministri del lavoro e previdenza sociale, delle partecipazioni statali e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il 27 luglio 1975 la societa' Italcable licenzio' l'operatrice telefonica Silvia Pastore, incinta, per aver consentito che un terremotato del Friuli effettuasse gratuitamente una telefonata ai propri parenti in Australia. La stessa Italcable aveva tuttavia dato disposizioni affinche' ai terremotati fosse concessa la gratuita' delle telefonate; malgrado il licenziamento fosse stato, circa un anno dopo, annullato dal pretore del lavoro di Roma, Silvia Pastore non fu reintegrata nel posto fino al 1985, mentre invece le veniva corrisposta mensilmente la retribuzione. L'operatrice fu anche denunziata all'autorita' giudiziaria penale per il reato di corruzione e di truffa e solo nel 1989 fu assolta con formula piena dal primo reato e amnistiata per il secondo, senza quindi subire mai alcuna condanna penale; la stessa sorte subirono alcune decine di colleghi della Pastore, la cui posizione processuale era pero' di gran lunga piu' pesante; nel marzo 1992 il tribunale del lavoro di Roma, su appello dell'Italcable, dichiaro' legittimo il licenziamento inflitto 16 anni fa all'operatrice, che fu immediatamente licenziata dalla societa' ed espulsa dall'azienda; ne' a Silvia Pastore, ne' al suo avvocato, era stato comunicato che il giorno 14 febbraio 1992 si sarebbe svolta l'udienza di discussione della causa di appello; nessuno dei colleghi uomini dell'operatrice fu licenziato -: 1) se non ritengano, il Ministro del lavoro ed il ministro delle partecipazioni statali, di adottare immediate iniziative nei confronti del presidente, dell'amministratore delegato e del direttore generale della societa' Italcable, per aver costoro violato intollerabilmente gli articoli 3 e 37 della Costituzione, le convenzioni OIL e le leggi ordinarie della Repubblica, in tema di parita' di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro e di divieto di discriminazione fondata sul sesso; 2) se non ritengano di invitare i suddetti dirigenti dell'Italcable a disporre la revoca immediata del licenziamento dell'operatrice telefonica Silvia Pastore ed a reintegrarla nel posto di lavoro; 3) se non ritenga, il ministro di grazia e giustizia, di adottare, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, le opportune iniziative volte ad accertare anomalie nel comportamento del collegio giudicante al fine di assumere le iniziative di competenza, non ultimo, se del caso, il provvedimento dell'azione disciplinare nei confronti dei componenti del tribunale civile di Roma, sezione lavoro che ha: emesso la sentenza di condanna a carico della lavoratrice Pastore in assenza di contraddittorio ed in violazione dei diritti della difesa; stabilito il principio aberrante secondo cui il venir meno, 16 anni or sono, dell'elemento della "fiducia" che sta alla base del rapporto di lavoro, possa dispiegare effetti negativi, dopo un cosi' lungo periodo di tempo, sul rapporto stesso, che nel frattempo si e' pienamente ricostituito, sino a legittimarne lo scioglimento per sentenza. (3-00029)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00029 presentata da BONINO EMMA (FEDER. EUROPEO PR) in data 19920512 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
CICCIOMESSERE ROBERTO (FEDER. EUROPEO PR) 
PANNELLA MARCO (FEDER. EUROPEO PR) 
RAPAGNA' PIO (FEDER. EUROPEO PR) 
TARADASH MARCO (FEDER. EUROPEO PR) 
VITO ELIO (FEDER. EUROPEO PR) 
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3/00029 
BONINO EMMA (FEDER. EUROPEO PR) 

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