INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3RI/05712 presentata da ARMANI PIETRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000530
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3RI_05712_13 an entity of type: aic
Ai Ministri delle finanze e dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: in questi ultimi giorni, gli aumenti dei prezzi al consumo dei carburanti si sono determinati sia a seguito della continua svalutazione dell'euro rispetto al dollaro per l'ulteriore crescita dei tassi americani, sia per l'aumento del prezzo internazionale del greggio, che e' risalito fino ai 30 dollari al barile; la svalutazione dell'euro sul dollaro ha raggiunto ormai il 25 per cento rispetto alla sua quotazione iniziale registrata, quasi un anno e mezzo fa, al momento della sua prima emissione; sul prezzo finale al consumo dei carburanti, indipendentemente dai costi del nostro sistema distributivo notoriamente piu' alti della media europea, lo Stato preleva circa il 69 per cento per il combinato disposto, 'a cascata', dell'imposta di fabbricazione (riscossa all'uscita dalle raffinerie) e dell'Iva (riscossa al momento dell'acquisto da parte del consumatore finale), realizzando cosi' uno dei piu' elevati prelievi tributari dell'Unione europea; l'aumento della bolletta petrolifera italiana determina comunque una crescita del gettito dell'Iva a favore dello Stato e a carico del consumatore finale indipendentemente dall'entita' dello sconto fiscale, in termini di riduzione dell'accisa, deliberato dal Governo per attenuare l'impatto del caropetrolio sul costo dei trasporti (l'80 per cento delle merci e' movimentato in Italia su gomma); l'aumento del gettito dell'Iva ha garantito senza dubbio allo Stato incassi tanto crescenti quanto piu' e' lievitato il prezzo del greggio a livello internazionale, determinando una sorta di vergognosa 'cresta' a favore della finanza pubblica; la lievitazione degli incassi Iva, dovuti al meccanismo prima descritto, e' anch'essa alla base della imponente crescita globale degli incassi tributari registrata nel corso del 1999 (pur con un Pil in aumento molto minore) e in questi primi quattro mesi dell'anno in corso, determinando una disponibilita' finanziaria che consentirebbe di aumentare agevolmente lo sconto fiscale sui carburanti fino alle 150 lire, come richiesto dagli interroganti fin dal 24 febbraio 2000 in una interpellanza urgente, con evidente beneficio per i consumatori e con palese contributo all'attenuazione delle pressioni inflazionistiche, in Italia piu' alte che nel resto dell'Unione europea; il contributo che tale maggiore sconto darebbe al raffreddamento dell'inflazione inciderebbe positivamente anche sul costo per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, in quanto ridurrebbe l'impatto delle richieste di aumenti retributivi superiori all'inflazione programmata, contribuendo cosi' ad attenuare la crescita, finora inarrestata, della spesa pubblica corrente -: se non si ritenga di deliberare al piu' presto uno sconto fiscale sul prezzo finale dei carburanti piu' consistente di quello tuttora vigente, accogliendo la proposta di Alleanza Nazionale per un abbattimento dell'accisa di 150 lire al litro e di equiparate riduzioni sul gasolio da trazione. (3-05712)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3RI/05712 presentata da ARMANI PIETRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000530
xsd:integer
1
20000530-20000531
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3RI/05712 presentata da ARMANI PIETRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000530
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
SELVA GUSTAVO (ALLEANZA NAZIONALE)
ARMAROLI PAOLO (ALLEANZA NAZIONALE)
CONTENTO MANLIO (ALLEANZA NAZIONALE)
xsd:dateTime
2014-05-15T09:43:53Z
3RI/05712
ARMANI PIETRO (ALLEANZA NAZIONALE)