INTERPELLANZA 2/02197 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (MISTO) in data 20000126

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I sottoscritti chiedono d'interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro della difesa, per sapere - premesso che: il gruppo editoriale La Nazione-Giorno-Resto del Carlino ha reso noto il verbale della testimonianza del capitano di corvetta Angelo Luca Fusco i cui contenuti - se confermati - indicano una grave responsabilita' dei vertici militari e politici nell'affondamento della nave albanese Kater I Rades, avvenuta il 28 marzo 1997 e nella quale perirono 108 persone; in particolare l'ammiraglio Alfio Battelli, responsabile del dipartimento di Taranto e l'ammiraglio Umberto Guarnieri, all'epoca comandante in capo della squadra navale, Cincnav-Roma, avrebbero ordinato rispettivamente alle navi Sibilla e Zeffiro una operazione di hasassmet sulla nave albanese; nel manuale Nato le operazioni di hasassmet vengono specificate come operazioni di disturbo secondo le regole d'ingaggio (di combattimento). Lo stesso manuale precisa che le operazioni di hasassmet sono proibite dalle leggi internazionali sulla navigazione; secondo la versione del capitano Fusco era stata data disposizione alla Zeffiro di portare fino all'estremo l'azione di hasassmet 'fino a quasi anche toccare il bersaglio'. Nella ricostruzione dell'ufficiale vengono descritti i concitati momenti e le innumerevoli telefonate e colloqui radiofonici (tra i quali quello con l'ammiraglio Mariani e con le prefetture di Lecce, Brindisi e Bari) che precedettero lo speronamento da parte della Sibilla con la pericolante nave albanese (molto piu' piccola di stazza) fino all'annuncio dell'affondamento di quest'ultima; la testimonianza del capitano Fusco squarcia finalmente il muro di omerta' che - fin dal pomeriggio dell'affondamento - si e' immediatamente levato; lo stesso pubblico ministero incaricato delle indagini, il dottor Leonardo Leone de Castris, nella richiesta di archiviazione 'per inidoneita' degli elementi raccolti' riferisce esplicitamente che sono state manomesse le prove fotografiche e cosi' 'il filmato girato a bordo della fregata Zeffiro si interrompe inspiegabilmente, con cio' destando non pochi sospetti, proprio nel momento in cui viene inquadrata la prua della nave Sibilla che si avvicina minacciosa alla nave albanese'; la testimonianza e' ancora piu' preziosa, perche' viene direttamente da un addetto alle trasmissioni radiofoniche che da terra ha seguito l'intera vicenda e perche' fa luce sul 'buco' di informazioni fornite precedentemente al magistrato. Infatti nella richiesta di archiviazione, il dottor De Castris conclude 'non sono stato messo in condizione di valutare l'incidenza degli ordini impartiti ai comandanti delle due navi impegnate (Sibilla e Zeffiro) dai comandi a terra' anche considerando che le comunicazioni su frequenza criptata usati negli ultimi momenti prima del naufragio 'non sono state rese disponibili'; pesa, inoltre, su tutta la vicenda, la strana morte degli avvocati Perrotta e Baffa, i due legali che rappresentavano nel processo i familiari delle vittime, precipitati in modo non chiaro da un viadotto nel recarsi all'udienza penale contro il comandante della Sibilla. In piu' interviste l'avvocato Baffa, l'ultima al quotidiano Il Giorno del 14 gennaio 2000, aveva espresso l'idea che nella vicenda vi fossero dei lati oscuri dichiarando di ritenersi fortunato che non gli fosse successo ancora nulla; se si sia provveduto a sospendere dal servizio in via cautelativa i militari chiamati in causa dal capitano Fusco, in modo da impedire inquinamenti delle prove e dare la certezza che le autorita' politiche e militari intendono collaborare con la giustizia al pieno conseguimento della verita'; se si sia provveduto alla tutela dell'integrita' fisica del capitano Fusco attraverso un adeguato programma di protezione in quanto, come dimostra la morte degli avvocati Baffa e Perrotta, esisterebbe piu' di un motivo per ritenere che vi sia interesse a farlo ritrattare o a farlo tacere definitivamente; se ritiene ammissibile che in un Paese sottoscrittore delle leggi internazionali sulla navigazione, uno o piu' ufficiali della propria marina militare diano ordini alle proprie navi di dare inizio ad operazioni di hasassmet contro una imbarcazione civile piena zeppa di profughi, pur sapendo che tale operazione e' in netto contrasto con le leggi medesime; quali fossero gli ordini dati dalle autorita' politiche a quelle militari in seguito alla crisi albanese della primavera 1997 e se tra essi ci fosse anche il respingimento in mare delle navi dei profughi. (2-02197)
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INTERPELLANZA 2/02197 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (MISTO) in data 20000126 
INTERPELLANZA 
DE CESARIS WALTER (MISTO) 
GIORDANO FRANCESCO (MISTO) 
MANTOVANI RAMON (MISTO) 
VENDOLA NICOLA (MISTO) 
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2/02197 
NARDINI MARIA CELESTE (MISTO) 

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