INTERPELLANZA 2/02005 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19991019
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Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dei lavori pubblici, per sapere - premesso che: dal 23 ottobre 1987 esiste una convenzione sottoscritta dall'universita' di Roma di Tor Vergata e un consorzio di ditte appaltatrici, la cui mandataria e' la Vianini di Caltagirone, (nel consorzio figurano anche Fiat, Ericson e "cooperative rosse" varie); tale convenzione, varata negli anni ruggenti della prima Repubblica (a cavallo tra il Governo Craxi e quello di De Mita), da' il diritto a detto consorzio di agire in regime di monopolio sui terreni universitari essendogli affidata, con una remunerazione del 10 per cento sull'importo, persino la gestione di eventuali subappalti; l'universita' in tutti questi anni avrebbe avuto l'occasione per revocare tale convenzione in base all'articolo 23 dell'accordo, in seguito a contenziosi vari, alcuni finiti davanti alla procura della Repubblica come quello per lavori mai realizzati al dipartimento di Scienze chimiche; ci furono grossi problemi anche sul conteggio dei ribassi d'asta, giudicati eccessivi (28-33 per cento) per i lotti successivi ai primi 260 miliardi stanziati dallo Stato; nell'ottobre del 1995 Il Messaggero, ancora non di proprieta' di Caltagirone, racconto' in cronaca di Roma di un braccio di ferro sul conteggio della situazione dare-avere tra universita' di Tor Vergata e il consorzio in questione visto che quest'ultimo pretendeva il pagamento di 80 miliardi di lavori eseguiti, mentre l'allora Rettore Aldo Brancati accuso' le imprese di avere costruito la facolta' di Ingegneria senza i requisiti e i servizi necessari e, pertanto affidatosi a un magistrato della Corte dei conti ingaggiato privatamente come consulente, venne a scoprire che in realta' era l'universita' creditrice del consorzio guidato da Caltagirone; la legge Merloni sugli appalti, appoggiata anche dal cosiddetto "partito dei sindaci", di cui Rutelli all'epoca era uno dei portabandiera, prevede sostanziali modifiche ad accordi in concessione privata come quello che lega da piu' di dieci anni Tor Vergata e il consorzio di Caltagirone e che pertanto tale concessione poteva bene essere rivista o soppressa dallo stesso Rutelli; in dieci anni per Tor Vergata sono stati spesi soldi pubblici per 700-800 miliardi ma quella universita' e' ben lungi dall'offrire i servizi dei campus americani cui le autorita' dell'epoca (e successive) giuravano di volerla fare assomigliare; le modalita' con cui si e' passati da un giorno all'altro, all'inizio del gennaio 1998, a far designare i terreni intorno a Tor Vergata (vi sarebbe stata una indicazione da parte dei giovani Ds della sinistra giovanile) come meta delle mega riunioni di pellegrini per il Giubileo del duemila, spostandoli dall'iniziale sede del Divino Amore; il sindaco di Roma Francesco Rutelli a quanto risulta all'interrogante, e' notoriamente in ottimi rapporti con il giornale Il Messaggero di proprieta' dei Caltagirone, fino a due settimane fa diretto da uno dei suoi ex uomini immagine, tanto che alcuni giornalisti del quotidiano romano recatisi alle conferenze stampa di parlamentari che presentano iniziative e interpellanze congiunte su materie delicate come il fallimento della programmazione e dei lavori per l'Anno Santo hanno di fatto recitato il ruolo improprio di agit prop del sindaco, invece di fare domande pertinenti; ad avviso dell'interrogante e' necessario che il Parlamento abbia piena conoscenza delle "voci di popolo" e dai seri indizi logici che danno per certa una lottizzazione programmata dalle stesse imprese che gestiscono in concessione universita' e terreni limitrofi subito dopo l'anno giubilare -: se tali fatti siano veri e quali siano le valutazioni del governo in ordine al contenzioso ormai piu' che decennale che oppone l'universita' di Tor Vergata al consorzio Vianini, Fiat, cooperative rosse; se l'Autorita' di vigilanza sui lavori pubblici abbia esperito iniziative per verificare la regolarita' sulla vicenda e quale esito tali accertamenti abbiano avuto. (2-02005)
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BORGHEZIO MARIO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)