INTERPELLANZA 2/01749 presentata da NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19990407

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La sottoscritta chiede di interpellare i Ministri dell'interno e di grazia e giustizia, per sapere - premesso che: l'articolo 2 della legge n. 81 del 1993 recita testualmente: "Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco e di presidente della provincia non e', allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alle medesime cariche"; con ingiustificate motivazioni assunte, a suo tempo, dal ministero dell'interno, il signor Aldo Alessio e' stato proclamato sindaco del comune di Gioia Tauro per la terza volta nel 1997; gia' nel maggio del 1996 il signor Aldo Alessio era stato rieletto, per la seconda volta, sindaco di Gioia Tauro nonostante la sua incompatibilita' dichiarata dal Tribunale adito, con sentenza del 21 settembre-2 ottobre 1995 e confermata dalla Corte di appello di Reggio Calabria con sentenza del 5 febbraio 1996; l'incompatibilita' del sindaco Alessio, quale legale rappresentante del comune di Gioia Tauro, nasceva da una controversia giudiziaria nei confronti di se' medesimo, inquisito, con altri, per fatti ipotizzati come reato ai danni dello stesso comune di Gioia Tauro, essendosi i commissari straordinari di quel comune costituiti, nel novembre del 1994, parte civile nei confronti di Aldo Alessio e di altri coimputati per ottenere il risarcimento dei danni derivanti dai reati per cui era stato processato; nel maggio del 1995 con atto deliberativo n. 535 e con chiara motivazione finalizzata ai propri interessi il sindaco Alessio faceva revocare, dalla sua Giunta comunale, la delibera dei commissari straordinari, cancellando la costituzione di parte civile del comune di Gioia Tauro; a carico del sindaco Alessio risultano ben otto procedimenti penali attualmente il stato dibattimentale, il primo datato 1990, che misteriosamente non vengono svolti; durante l'ultima ed illegittima legislatura con a capo il sindaco Alessio, il comune di Gioia Tauro ha approvato il nuovo piano regolatore generale, adottato nel 1995, che ha visto zone destinate dal piano di fabbricazione a servizio o a verde pubblico, trasformate inspiegabilmente (ma non tanto!) in zone residenziali di tipo B e C; creano perplessita' alcune delibere di concessioni, prodotte dall'attuale giunta comunale guidata dal sindaco Alessio, che nella zona portuale hanno favorito determinati soggetti non immuni da collegamenti mafiosi; andrebbe altresi' verificata la liceita' di alcune convenzioni adottate dalla giunta municipale di Gioia Tauro, sempre guidata dal sindaco Alessio; durante la citata legislatura e' divenuto imperante il potere della 'ndrangheta nel porto di Gioia Tauro, sfociato nella prima parte dell'"Operazione Porto", che dovrebbe proseguire con le indagini atte ad evidenziare il coinvolgimento e la collusione di uomini politici, di sindacalisti vari e della massoneria deviata; da circa un anno il consiglio comunale di Gioia Tauro non riusciva a deliberare, in prima convocazione, a causa di insanabili contrasti all'interno della maggioranza politica; il 25 settembre 1998 e' stato ucciso in Gioia Tauro il noto medico Luigi Ioculano presidente di un'associazione locale, la quale aveva assunto posizione contro il nuovo piano regolatore, il locale depuratore e la gestione del presidio ospedaliero della citta'; giovedi' 25 marzo 1999 undici dei venti consiglieri comunali di Gioia Tauro hanno dato le dimissioni; gli undici consiglieri dimissionari risultano appartenenti a tutti gli schieramenti politici del civico consesso e tre di essi, primi dimissionari in ordine di tempo, facevano parte della maggioranza politica; l'articolo 5 della legge n. 127 del 1997 ha riformulato l'articolo 39 della legge n. 142 del 1990, con la sostituzione del n. 2 della lettera f) del comma 1, prevedendo lo scioglimento del consiglio comunale per "cessazione dalla carica per dimissioni contestuali ovvero rese anche con atti separati purche' contemporaneamente presentati al protocollo dell'Ente dalla meta' piu' uno dei componenti assegnati non computando a tal fine il sindaco"; il Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria del 21 aprile 1997, n. 15, ha chiarito che "l'unita' di tempo cui va riferita la fattispecie delle dimissioni e' il giorno": le dimissioni sono pertanto "simultanee... se presentate nello stesso giorno"; mercoledi' 31 marzo 1999 il consiglio comunale di Gioia Tauro, in seduta di seconda convocazione, ha proceduto alle operazioni di surroga e di convalida degli undici consiglieri dimissionari; le dimissioni dei consiglieri ne comportano la decadenza automatica, mentre la presa d'atto del consiglio, che non era piu' tale perche' privo del numero legale, non poteva essere propedeutica alle operazioni di surroga e di convalida; il consiglio comunale, nel caso di specie, era gia' stato convocato con altro ordine del giorno e, nelle more della seduta, nell'arco della stessa giornata, si sono dimessi 11 consiglieri su 20; con atto successivo a dette dimissioni, il sindaco ha integrato l'ordine del giorno di un consiglio, la cui seduta era prevista per il giorno successivo, con il punto relativo alla presa d'atto delle dimissioni e alla relativa surroga di 9 e non di 11 consiglieri; il tutto sembrerebbe essere stato confortato dal dottor Gelati, direttore generale del ministero dell'interno, e dal prefetto di Reggio Calabria; appare, peraltro, singolare e di grande pericolosita' democratica, la circostanza che un coro di voci autorevoli, anche di governo, si sia levato a favore dell'iniziativa del sindaco di surrogare la maggioranza dei consiglieri dimessi; la legge non e' stata assolutamente rispettata se e' vero, come e' vero, che le dimissioni sono irrevocabili ed operano dal momento in cui le stesse vengono date; in data 19 ottobre 1998, con decreto del Presidente della Repubblica e' stato dichiarato sciolto il Consiglio comunale di Condofuri (Reggio Calabria) a causa delle di missioni della meta' piu' uno dei consiglieri comunali assegnati, come risulta dalla relazione del ministero dell'interno; peraltro, pur essendoci state chiare motivazioni politiche alla base delle di missioni degli 11 consiglieri, il sindaco Alessio, subito avallato da autorevoli esponenti politici e di governo, ha attribuito le stesse "ad un preciso disegno di controllo della citta' perseguito dalle organizzazioni mafiose", coinvolgendo con queste dichiarazioni tutti i partiti politici; le diffamatorie dichiarazioni del sindaco Alessio hanno impedito alle forze di opposizione il legittimo esercizio del loro diritto-dovere di garantire la governabilita' della citta' di Gioia Tauro; ed ancora le dimissioni della maggioranza dei consiglieri sono state addirittura collegate, con rilievi anche sulla stampa nazionale, all'assegnazione al comune di Gioia Tauro di alcuni beni della famiglia Piromalli; i beni della cosca Piromalli, tra cui il famoso Euromotel, erano gia' da ben cinque anni stati acquisiti al demanio e per cosi' lungo tempo erano stranamente rimasti senza destinazione; posto che sia la sede della compagnia dei Carabinieri che il commissariato di Pubblica sicurezza di Gioia Tauro sono stati assunti in locazione da privati, soltanto il 23 marzo 1999, con decreto del ministero delle finanze, e' diventata patrimonio disponibile del comune la struttura Euromotel, bene dei Piromalli legati al sindaco Alessio dal vincolo giuridico di affinita', come rilevato dagli atti della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria (rapporto del Ros del 31 agosto 1998, riferito dalla Gazzetta del Sud del 2 aprile 1999; e da Il Quotidiano del 3 aprile 1999); delle pressioni esercitate dalle famigerate cosche dei Piromalli, Mole', Bellocco, Pesce e loro affiliati se ne sono ricordati tutti quando ormai erano partite le varie operazioni giudiziarie sull'area del Porto di Gioia Tauro; tutti i grandi poteri sono entrati in soccorso del sindaco Alessio, pur non avendolo fatto per i comuni guidati da sindaci appartenenti all'area politica del centro-destra trovatisi in situazioni del tutto analoghe -: se non ritengano necessario ed urgente far avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale di Gioia Tauro al fine di garantire democrazia, liberta' e giustizia all'intera citta'. (2-01749)
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