INTERPELLANZA URGENTE 2/01593 presentata da MOGHERINI REBESANI FEDERICA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120711

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Atto Camera Interpellanza 2-01593 presentata da FEDERICA MOGHERINI REBESANI mercoledi' 11 luglio 2012, seduta n.664 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: le notizie di cronaca continuano a riproporre, ormai quotidianamente l'emergenza della violenza contro le donne in Italia e in Europa, delineando un dramma umano e sociale che spesso si consuma innanzitutto all'interno dei nuclei familiari e che sollecita iniziative urgenti per assicurare sostegno alle vittime (a partire dai centri di ascolto e antiviolenza) e misure efficaci di contrasto e di prevenzione della violenza sulle donne; i numerosi e drammatici episodi di violenza trovano conferma nei dati diffusi recentemente dalla piattaforma CEDAW delle Nazioni Unite, secondo cui in Europa ogni giorno 7 donne vengono uccise dai loro partner. In Italia, nel 2011 sono morte 127 donne (il 6,7 per cento in piu' rispetto al 2010) e nel 2012 fino al mese di giugno si sono registrate gia' 63 vittime; le misure di sostegno alle vittime, di promozione di pari opportunita' e di lotta ad ogni forma di discriminandone tra generi devono essere non solo rafforzate, ma accompagnate anche da un'azione ben piu' ampia ed incisiva per contrastare una cultura diffusa di acquiescenza, di tolleranza e di indifferenza verso ogni forma di violenza - fisica e psicologica - di cui purtroppo sono ancora vittime le donne in Italia; l'11 maggio 2011 a Istanbul la convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica e' stata aperta alla firma degli Stati membri del Consiglio d'Europa, degli Stati non membri che hanno partecipato alla sua elaborazione e dell'Unione europea; tale convenzione rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che si prefigge di creare un quadro normativo completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza, grazie a misure di prevenzione, di tutela in sede giudiziaria, di sostegno alle vittime; in particolare, il testo della convenzione definisce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani fondamentali e una forma di discriminazione da contrastare, istituendo un collegamento diretto di estremo valore e di segno innovativo tra l'impegno a sradicare il fenomeno della violenza sulle donne e l'obiettivo di conseguire un'eguaglianza di genere, di fatto e di diritto; il testo della convenzione indica specifiche misure che gli Stati firmatari devono adottare per prevenire la violenza, proteggere le vittime e perseguire gli autori dei reati. Sono previste, in particolare: azioni istituzionali di prevenzione nel settore educativo e dell'informazione; sanzioni contro la violenza fisica, psicologica e sessuale, i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali, lo stalking; strumenti di sostegno medico, psicologico e legale alle vittime; meccanismi di monitoraggio sull'implementazione della Convenzione, per assicurarne piena efficacia sul lungo periodo; la convenzione ad oggi e' stata firmata da 21 Stati, tra i quali figurano Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Austria, Svezia, Finlandia, Norvegia, Grecia, Portogallo, Turchia, mentre per la sua entrata in vigore si dovra' attendere il numero minimo di 10 ratifiche, inclusi 8 stati membri del Consiglio d'Europa; il 2 febbraio 2012 le donne parlamentari italiane componenti dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa hanno indirizzato un appello al Governo italiano per la sottoscrizione anche da parte dell'Italia della convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica, consentendo al Parlamento italiano di procedere alla sua successiva ratifica. Le parlamentari auspicavano inoltre che il Governo italiano potesse assumere ogni iniziativa utile in sede comunitaria, affinche' si giungesse alla firma della Convenzione anche da parte dalla stessa Unione europea; nella stessa giornata del 2 febbraio 2012 la Camera dei deputati ha approvato all'unanimita' un ordine del giorno alla legge comunitaria 2011 che impegnava il Governo ad «adottare ogni iniziativa utile nelle opportune sedi europee al fine di favorire in tempi brevi la firma e la ratifica da parte dell'Unione europea della suddetta Convenzione, provvedendo altresi' ad apporre la firma italiana e conseguentemente a sottoporre il provvedimento al Parlamento italiano per la sua ratifica»; il 29 febbraio 2012 il Ministro degli Affari esteri Terzi ha risposto all'appello delle parlamentari italiane con una lettera in cui affermava che «la promozione dei diritti delle donne, anche attraverso un'attiva partecipazione alle molteplici iniziative internazionali sul tema, trova una collocazione prioritaria in seno alla nostra azione di politica estera in materia di diritti umani, tanto sul piano bilaterale quanto nei fori multilaterali. Posso pertanto assicurare che l'Italia intende sottoscrivere quanto prima la Convenzione e che, nei prossimi giorni, verranno completate le procedure interne»; il 7 marzo 2012 il sottosegretario agli affari esteri Marta Dassu', intervenendo in III commissione affari esteri e comunitari alla Camera dei deputati in risposta ad un'interrogazione, ha dichiarato che il Governo annette grande importanza alla Convenzione del Consiglio d'Europa sul contrasto e la prevenzione della violenza sulle donne e la violenza domestica. Essa rappresenta uno strumento di notevole rilievo per contribuire ad affrontare in maniera organica e giuridicamente onnicomprensiva queste tematiche e proteggere le donne contro ogni forma di violenza». Il Sottosegretario ha inoltre confermato che «il Governo e' convinto del valore aggiunto che l'adesione ad un quadro normativo comune, quale la Convenzione, potra' assicurare per elevare ulteriormente il livello di protezione delle donne e delle vittime di violenza domestica. Posso, quindi, confermare che il Governo intende sottoscrivere la Convenzione quanto prima, in linea con gli auspici espressi dal Parlamento»; i citati pronunciamenti del Governo italiano rappresentano segnali univoci ed estremamente positivi, che testimoniano di una chiara volonta' dell'Esecutivo in relazione all'adesione dell'Italia alla suddetta convenzione, che si riconosce come uno strumento giuridico fondamentale per rafforzare l'azione di contrasto ad ogni forma di violenza, di abuso o di discriminazione di cui siano vittime le donne -: per quale motivo il Governo italiano, pur essendo trascorsi molti mesi dai citati pronunciamenti positivi, non abbia ancora provveduto a firmare la convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica, e se dagli approfondimenti compiuti dalle amministrazioni interessate e necessari per completare le previste procedure interne per l'adesione, siano emerse specifiche ragioni ostative; in che tempi il Governo italiano, in coerenza con gli impegni gia' assunti in tal senso in sede parlamentare, intenda sottoscrivere la convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica e procedere alla successiva presentazione del relativo disegno di legge di ratifica da sottoporre all'esame del Parlamento. (2-01593) «Mogherini Rebesani, Bergamini, Binetti, Bongiorno, Polledri, Tempestini, Villecco Calipari, Cenni, Albini, Bellanova, Concia, De Biasi, Farinone, Fedi, Froner, Gnecchi, Luca', Marchi, Motta, Murer, Piccolo, Rigoni, Rosato, Servodio, Tullo, Bressa, Mattesini, Braga, Mariani, Miotto, Mastromauro, Rossa, Sereni, Rossomando, Gozi, Lulli, Touadi, Baretta, D'Incecco, Codurelli».
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INTERPELLANZA 
POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) 
ALBINI TEA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BARETTA PIER PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERGAMINI DEBORAH (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BINETTI PAOLA (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) 
BRAGA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BRESSA GIANCLAUDIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CONCIA ANNA PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
D'INCECCO VITTORIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE BIASI EMILIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
FARINONE ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FEDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FRONER LAURA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GOZI SANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LUCA' MIMMO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LULLI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARCHI MAINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARIANI RAFFAELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIOTTO ANNA MARGHERITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOTTA CARMEN (PARTITO DEMOCRATICO) 
MURER DELIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
PICCOLO SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO) 
RIGONI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROSATO ETTORE (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROSSA SABINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROSSOMANDO ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SERENI MARINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TEMPESTINI FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TOUADI JEAN LEONARD (PARTITO DEMOCRATICO) 
TULLO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BONGIORNO GIULIA (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO) 
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