INTERPELLANZA URGENTE 2/01447 presentata da VICO LUDOVICO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120405

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Atto Camera Interpellanza urgente 2-01447 presentata da LUDOVICO VICO giovedi' 5 aprile 2012, seduta n.618 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: il settore aerospaziale e' considerato strategico nelle nazioni caratterizzate da apparati produttivi ad alta tecnologia per motivi legati al suo diretto rapporto con la necessita' di dotarsi di apparati di sicurezza e difesa tecnologicamente sofisticati, ma anche per l'effetto traino che lo sviluppo delle alte tecnologie proprie del mondo spaziale produce nell'innovazione e nella crescita della qualita' dei prodotti e delle strutture produttive industriali; il settore spaziale italiano presenta oggi punte di alta qualita' e leadership tecnologica, internazionalmente riconosciute, oltre che per la sua lunga tradizione scientifica; la conferma piu' esplicita di queste capacita' si e' avuta il 13 febbraio 2012, con il successo del lancio inaugurale del lanciatore Europeo Vega, sviluppato con il contributo decisivo dell'Italia che ha coperto il 65 per cento dei costi, assumendo la responsabilita' industriale della realizzazione del lanciatore, con Elv ed Avio dell'Aviogroup, e con Vitrociset e CGS che hanno realizzato la base di lancio; per la prima volta il nostro Paese ha mostrato a tutto il mondo di aver raggiunto una capacita' a livello scientifico, tecnologico ed industriale in grado di sviluppare e gestire un sistema di grande complessita' come quello del lancio di un vettore spaziale che solo la Francia in Europa poteva finora vantare; il successo del programma VEGA e' stato ottenuto anche grazie al contributo di molti giovani ingegneri formati nelle nostre universita', la cui esperienza professionale acquisita in questa occasione fara' certamente di loro i principali protagonisti delle future attivita' aerospaziali europee per molti anni a venire, come peraltro avvenne ai partecipanti al progetto Ariane 5 due decadi fa; le presenti attivita' spaziali italiane grazie al programma del lanciatore VEGA ed al programma IXV, veicolo dimostratore di tecnologie per il rientro nell'atmosfera in sviluppo sotto responsabilita' industriale di Thales Alenia Space Italia, consentono all'Italia di possedere un apparato industriale responsabile per l'intero ciclo di immissione in orbita bassa e rientro di veicoli spaziali, per l'evidente il valore strategico e tecnologico di questo risultato va oggi consolidato attraverso la pianificazione del suo sviluppo in modo che possa essere mantenuta nel Paese la competenza delle capacita' non solo manifatturiere ma anche progettuali per l'intero sistema; questa eccellenza industriale e di leadership faticosamente guadagnata, puo' essere oggi messa in discussione da quanto sta avvenendo in Europa in termini di ridefinizione degli assetti proprietari dei principali gruppi industriali dal momento che si registra una progressiva acquisizione delle maggiori industrie aerospaziali nazionali da parte di compagnie europee delineando uno scenario molto rischioso su due versanti: migrazione delle competenze sistemistiche e progettuali (cuore delle capacita' di operare nelle alte tecnologiche) verso Francia e Germania; mantenimento in Italia delle sole attivita' di manifattura, favorita dal fatto che oggi il costo del lavoro italiano e' oltre il 30 per cento inferiore a quello tedesco ed in generale minore di quello del resto d'Europa; si rende necessaria una indispensabile e tempestiva azione del Governo e dell'Agenzia spaziale italiana, volta a contrastare la perdita di autonomia dell'industria nazionale, marcando un'incisiva presenza in sede europea, con un supporto governativo ai massimi livelli, nonche' delineando linee di sviluppo e programmi utili a consolidare la nostra industria in Europa per realizzare una governance nazionale capace di coniugare le alte capacita' scientifiche nazionali alle esigenze di sviluppo tecnologico dell'apparato produttivo; in Finmeccanica una delle maggiori industrie nazionali (non solo del settore aerospaziale) si registra che attualmente 1.500 ingegneri di Alenia Aeronautica e 500 di Aermacchi sono fuori dell'attivita' produttiva, senza chiare prospettive; in Thales Alenia Space Italia, la predominante presenza francese del gruppo sta nei fatti contrastando il mantenimento delle elevate competenze nazionali sistemiste e progettuali di questa azienda, puntando ad un sua ricollocazione in un ruolo essenzialmente manifatturiero nel settore satellitare per cui nelle possibili attivita' internazionali e' ancora indefinita una chiara scelta sia sul futuro della ISS che sul progetto Exomars. Lo stesso progetto IXV, dimostratore di tecnologia per i veicoli di rientro atmosferico e' contrastato dal CNES che non vuole lasciare all'Italia maggiori competenze su una tematica che puo' contenere aspetti strategici. Infine nelle attivita' nazionali pesa l'indeterminazione su: Cosmo 2° generazione il cui contratto della fase implementativa non e' ancora emesso; Sigma, Sistema per servizi di TLC per la pubblica amministrazione nazionale, che potrebbe rappresentare un trasferimento di tecnologia dalla Francia all'Italia per lo sviluppo nazionale di una nuova piattaforma GEO (utilizzabile per Sicral 2, Athena-Fidus ed i due Sigma) il cui contratto non e' stato ancora assegnato; la non chiara vicenda di AsiTel, che dovrebbe rappresentare una struttura di servizi per le TLC; in CGS, ex Gavazzi, l'azienda e' stata acquisita da OHB, gruppo su cui il Governo tedesco punta per riequilibrare la presenza francese nel settore spazio, vista anche la ormai preponderante presenza francese in EADS, seguita all'accordo franco-tedesco che ridefini' le componenti industriali del gruppo e oggi in Italia e' la principale candidata per lo sviluppo di un satellite ottico finanziato da ASI, le cui basi tecnologiche dovrebbero essere fornite dai partner tedeschi del gruppo; nel Gruppo Avio, il gruppo ha avuto un grande salto di qualita' industriale, grazie al progetto del nuovo piccolo lanciatore europeo VEGA, diventando una delle poche industrie europee capace di competenze sistemistiche e progettuali nel settore lanciatori. Questo attraverso la controllata ELV (partecipata da Avio al 70 per cento e ASI al 30 per cento), societa' responsabile per lo sviluppo dell'intero sistema VEGA. Oggi e' in discussione la sua vendita da parte della quota di maggioranza della proprieta' (85 per cento fondo investimenti Cinven, principalmente inglese, 15 per cento Finmeccanica), al suo acquisto sono fortemente interessate la francese SNECMA (altro leader europeo di questo settore, spesso diretto concorrente di Avio) per la parte lanciatori spaziali, e SAFRAN e General Electric per la parte aeronautica. La vendita del settore spazio di AVIO al suo diretto concorrente SNECMA, porterebbe in poco tempo all'annullamento delle capacita' progettuali e sistemiste acquisite in questi anni grazie al progetto VEGA e quindi al grande sforzo finanziario dell'Italia, per cui ad AVIO resterebbe solo una presenza nella pura manifattura di propellenti solidi a Colleferro. Inoltre la vendita di Avio determinerebbe l'azzeramento del ruolo industriale di ELV, l'unica industria europea capace di competere con EADS-ASTRIUM come industria sistemista responsabile dei progetti di lanciatori spaziali europei per cui EADS-ASTRIUM (che ha gia' acquistato Space Engineering) acquisirebbe un regime di monopolio come responsabile dello sviluppo dei lanciatori e piu' in generale dei sistemi di trasporto spaziale; nella agenzia spaziale italiana (ASI) i ripetuti tagli finanziari hanno portato il budget ormai al di sotto dei 500 milioni di euro, di cui piu' del 70 per cento e' destinato all'ESA (erano intorno agli 800 milioni di euro all'inizio degli anni 2000) con la conseguenza che si riduce sempre piu' l'autorita' italiana in sede ESA e tende a scomparire ogni di attivita' a livello nazionale; la prossima conferenza ministeriale dell'ESA, che si terra' in Italia alla fine del 2012, decidera' le linee di sviluppo del settore nei prossimi anni. Si sta pero' registrando un permanente e preoccupante ritardo da parte italiana nel definire i temi di maggior interesse per il consolidamento e lo sviluppo delle competenze nazionali e le necessarie strategie di convergenza con altri partner europei -: se il Governo e' a conoscenza del quadro sopra delineato e quali iniziative intenda assumere; quali percorsi, atti e metodologie intende assumere per migliorare il rapporto di trasmissione delle decisioni politiche di indirizzo tra la Presidenza del consiglio, il Ministro dell'istruzione, universita' e della ricerca e i Ministri che hanno in programma investimenti con impatti diretti o indiretti sul settore spaziale; in che modo intenda operare per superare quelle difficolta' interne al funzionamento dell'ASI che rischiano di impedire un efficace e tempestiva implementazione delle decisioni. (2-01447) «Vico, Lulli, Froner, Fadda, Martella, Federico Testa, Scarpetti, Bossa, Nannicini, Schirru, Esposito, Marini, Boccia, Villecco Calipari, Albini, Benamati, Trappolino, Gatti, Maurizio Turco, Concia, Lovelli, Mastromauro, Bordo, Bellanova, Grassi, Lolli, Tocci, Melis, Vaccaro, Losacco, Rampi, Luongo, De Micheli, Gianni Farina, Porta, Colaninno, Portas, Tenaglia, Iannuzzi, Marchioni, Marco Carra, Peluffo, Sanga, Vannucci, Calvisi, Giacomelli, Narducci, Sani».
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INTERPELLANZA 
ALBINI TEA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BENAMATI GIANLUCA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOCCIA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BORDO MICHELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOSSA LUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CALVISI GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARRA MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
COLANINNO MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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DE MICHELI PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FADDA PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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