INTERPELLANZA URGENTE 2/01371 presentata da ROSSOMANDO ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120221
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Atto Camera Interpellanza urgente 2-01371 presentata da ANNA ROSSOMANDO martedi' 21 febbraio 2012, seduta n.589 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che: lo scorso 21 aprile 2011 il Parlamento ha approvato una legge, la n. 62 del 21 aprile 2011, «Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori»; si tratta di un provvedimento di civilta', fortemente voluto dal nostro gruppo, che ha richiesto anni di lavoro in commissione, sia nel corso di questa legislatura che nella precedente, e che ha affrontato un tema delicatissimo quale quello dei bambini costretti a vivere all'interno del carcere perche' figli, minori, di detenute; il testo approvato e' stato l'unico che e' riuscito a «fare sintesi» cercando di dare una risposta sufficiente a due esigenze che finiscono quasi irrimediabilmente per contrapporsi: la prima esigenza, fondamentale, e' quella di evitare con ogni mezzo che i bambini, innocenti per definizione, siano costretti a vivere e crescere dietro le sbarre, la seconda, che comunque deve essere tenuta comunque in debita considerazione, e' quella di garantire la sicurezza dei cittadini anche nei confronti di quelle madri di figli minori che si siano rese responsabili di delitti, talvolta anche gravi; con l'approvazione di questa legge ha visto il suo compimento un percorso di avvicinamento, che ha avuto una sua complessita' e necessaria gradualita', iniziato nel 1975 quando si introdusse la prima disciplina a favore delle madri con minori condannate e gia' in fase di espiazione di pena detentiva, e che e' proseguito poi con la legge 8 marzo 2001, n. 40, che fu fortemente voluta dall'allora Ministro per le pari opportunita' Finocchiaro, con l'adesione, anche allora, di pressoche' tutte le forze rappresentate in Parlamento e che si e' completato alla luce dell'esperienza fatta, per migliorare ed eliminare alcune delle contraddizioni emerse nella pratica di questi anni; il DAP, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, ha fornito in alcuni numeri, riferiti pero' all'inizio dello scorso anno: ai tempi dunque si parlava di 42 detenute madri con bambini minori di 3 anni negli istituti penitenziari italiani, per un totale quindi di 43 figli, mentre ben 14 delle detenute madri si trovano recluse in carceri del Lazio, 7 in Lombardia, 6 in Piemonte, 4 in Toscana e in Campania, 3 in Puglia, 2 in Abruzzo, 1 in Veneto e in Emilia-Romagna. Altre 4 detenute a inizio anno risultavano in stato di gravidanza: 2 nel Lazio, 1 in Toscana e in Abruzzo. Gli asili nido negli istituti penitenziari sono 16: 3 in Sardegna 2 in 1 in Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia (dove ve ne e' un altro ma non funzionante), Sicilia, Umbria e Veneto nessuno, e nessuno, allo stato, risulta in allestimento; le donne in carcere costituiscono una percentuale del 4 per cento dell'intera popolazione carceraria, percentuale caratterizzata, inoltre, da una stragrande maggioranza di condanne per reati a bassa pericolosita' sociale. Alla data dello scorso 7 settembre, le donne detenute nelle carceri italiane erano 2.969 e le regioni con maggiore densita' la Lombardia (632), il Lazio (434) e la Campania (283); anche il Ministro Severino, in seguito ad una visita al Nuovo complesso penitenziario di Firenze, Sollicciano, ha dichiarato: «gli ultimi dieci minuti della mia visita li ho passati nel nido. Credetemi, e' straziante vedere dei bambini che con le loro madri sono in carcere. Ma le case famiglia, l'attivazione di sistemi alternativi al carcere credo che siano la vera soluzione praticabile. Un bambino non si puo' svegliare la mattina e vedere davanti a se' le sbarre di un carcere. Non si puo' pensare che al compimento dei tre anni venga strappato dall'unico luogo che ha conosciuto e dalla madre, con la quale ha vissuto i primi tre anni della sua vita, e portato via. Credetemi, e' una pena immensa. Oggi si cerca di alleviare con gli asili nido. Ho incontrato operatori straordinariamente bravi, che aiutano le mamme. Ma non e' quella la strada principale»; invero ad oggi, pero', risulta non essere stato emanato il regolamento di attuazione della n. 62 del 21 aprile 2011, che, tra le altre misure, prevede che in presenza di determinate condizioni le detenute madri possano scontare la pena insieme ai loro figli in strutture apposite, fuori dalle carceri («Istituti a custodia attenuata per detenute madri»); inoltre le strutture di cui sopra, destinate alle madri detenute, grazie a questa legge, dovrebbero entrare in funzione, laddove non siano gia' operative, nel gennaio 2014; se il Governo abbia effettuato un monitoraggio piu' recente in materia e non ritenga urgente rendere immediatamente operativa, attraverso l'approvazione del regolamento di attuazione, la legge n. 62 del 21 aprile 2011, e quali siano gli istituti a custodia attenuata per detenute madri gia' operativi. (2-01371) «Rossomando, Mastromauro, Ciriello, Rigoni, Giachetti, Cilluffo, Baretta, D'Antoni, Samperi, Maran, Ferranti, Colombo, Andrea Orlando, Merloni, Mosca, Ferrari, Fiano, Quartiani, Bressa, Gentiloni Silveri, Iannuzzi, Grassi, Boffa, Vico, Cuomo, Capodicasa, Migliavacca, Sereni, Soro, De Biasi, Ginoble, Misiani, Tenaglia, Minniti, Melis».
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INTERPELLANZA
BARETTA PIER PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO)
BOFFA COSTANTINO (PARTITO DEMOCRATICO)
BRESSA GIANCLAUDIO (PARTITO DEMOCRATICO)
CAPODICASA ANGELO (PARTITO DEMOCRATICO)
CILLUFFO FRANCESCA (PARTITO DEMOCRATICO)
CIRIELLO PASQUALE (PARTITO DEMOCRATICO)
COLOMBO FURIO (PARTITO DEMOCRATICO)
CUOMO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO)
D'ANTONI SERGIO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO)
DE BIASI EMILIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO)
FERRANTI DONATELLA (PARTITO DEMOCRATICO)
FERRARI PIERANGELO (PARTITO DEMOCRATICO)
FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO)
GENTILONI SILVERI PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO)
GIACHETTI ROBERTO (PARTITO DEMOCRATICO)
GINOBLE TOMMASO (PARTITO DEMOCRATICO)
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO)
IANNUZZI TINO (PARTITO DEMOCRATICO)
MARAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO)
MELIS GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO)
MERLONI MARIA PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO)
MIGLIAVACCA MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)
MINNITI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)
MISIANI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO)
MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO)
ORLANDO ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO)
QUARTIANI ERMINIO ANGELO (PARTITO DEMOCRATICO)
RIGONI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO)
SAMPERI MARILENA (PARTITO DEMOCRATICO)
SERENI MARINA (PARTITO DEMOCRATICO)
SORO ANTONELLO (PARTITO DEMOCRATICO)
TENAGLIA LANFRANCO (PARTITO DEMOCRATICO)
VICO LUDOVICO (PARTITO DEMOCRATICO)
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA (PARTITO DEMOCRATICO)
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2/01371
ROSSOMANDO ANNA (PARTITO DEMOCRATICO)