INTERPELLANZA 2/01234 presentata da DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 06/07/2004

Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-01234 presentata da TITTI DE SIMONE martedì 6 luglio 2004 nella seduta n. 485 La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che: il Consiglio Nazionale delle Ricerche è il più grande ente di ricerca pubblico; nel 2003, a seguito del decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127 il CNR è divenuto «ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, perseguendo l'integrazione di discipline e tecnologie diffusive e innovative anche attraverso accordi di collaborazioni e programmi integrati»; sul sito del Cnr è comparso da qualche settimana il nuovo modello organizzativo-gestionale cui si ispirerà l'attività del Consiglio; numerosi cambiamenti sono stati introdotti nel sistema organizzativo, ma punto nodale della riforma è costituito dalla nuova struttura in dipartimenti a loro volta distinti in dipartimenti di progetto e in dipartimenti di piattaforma; tra i dipartimenti di progetto si individua quello sull'identità culturale il cui obiettivo dovrebbe essere, tra gli altri, di difendere e preservare l'identità nazionale e culturale che la libera «circolazione delle persone, delle merci e dei capitali, nonché delle idee e delle informazioni» e il processo di integrazione europea starebbe pericolosamente contaminando e minacciando -: quali siano le ragioni per cui la tutela dell'identità culturale è stata inserita tra i compiti del Cnr; se non ritenga che l'inserimento tra i compiti del Cnr di un progetto sull'identità culturale teso nei fatti a rispondere e ad arginare il processo di integrazione tra i popoli e le culture non rappresenti di fatto un progetto xenofobo che si richiama ai più retrivi nazionalismi e razzismi che una società che si definisce democratica, civile e sviluppata dovrebbe rifiutare. (2-01234)«Titti De Simone».