INTERPELLANZA 2/01205 presentata da D'ALEMA MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19931215
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I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per conoscere - premesso che: l'organizzazione confessionale dei Testimoni di Geova ha richiesto l'intesa ai sensi dell'articolo 8 Cost. sin dal 1977; nell'agosto 1985 ha anche provveduto a trasmettere alla competente Commissione governativa una bozza, che l'allora Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, onorevole Giuliano Amato, in una lettera del 2 gennaio 1987 al Presidente della Congregazione stessa assicurava che sarebbe stata esaminata "non appena la Commissione per le intese" avesse ultimato "gli schemi di intesa con le confessioni religiose che avevano in precedenza avanzato richiesta in tal senso"; analoga assicurazione veniva fornita dal successivo Sottosegretario di Stato nominato dal Governo presieduto dall'onorevole Goria, onorevole Emilio Rubbi, rispondendo al Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, interessato preventivamente dalla Congregazione, in data 13 ottobre 1987; il 10 aprile 1989 si svolgeva un colloquio tra il Presidente della Congregazione e due funzionari incaricati dal presidente del Consiglio, onorevole De Mita, che riferivano l'intenzione del Governo di sospendere le intese con altre confessioni per studiare la possibilita' di preparare uno schema di legge "quadro" in materia di culto e di riprendere solo successivamente la trattativa per le intese con le altre confessioni richiedenti; l'intenzione governativa veniva cosi' precisata dal nuovo presidente del Consiglio onorevole Andreotti il 7 novembre 1989: "Il Governo, pertanto, ha affidato ad una apposita Commissione di studio l'incarico di predisporre, entro tempi il piu' possibile brevi, il testo del disegno di legge in questione che, una volta approvato dal Consiglio dei Ministri, verra' presentato senza indugio al Parlamento; tale disegno di legge, pur approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 settembre 1990, non veniva mai presentato al Parlamento; in data 19 marzo 1992 e' stata insediata la nuova commissione governativa con il risultato che i valdesi hanno potuto integrare la loro intesa, stipulata nel 1984, e luterani e battisti hanno stipulato intese. Tutto tace per i Testimoni di Geova. Continua quindi la discriminazione fra confessioni con intesa e confessioni che vorrebbero ma non hanno potuto stipularla; le confessioni hanno diritto di svolgere le trattative di intesa per essere tutte "egualmente libere davanti alla legge", ai sensi dell'articolo 8 della Costituzione. La Presidenza del Consiglio, mentre ha la facolta' di non accettare in tutto o in parte le proposte di intesa di una confessione, non puo', senza disapplicare la Costituzione, rifiutare a priori le trattative per l'intesa con una confessione che, come quella dei Testimoni di Geova, ha anche un'organizzazione riconosciuta dallo Stato, e che peraltro ha gia' stipulato delle intese, comunemente chiamate "piccole intese" per distinguerle da quelle in attuazione dell'articolo 8 della Costituzione, ottenendo a favore dei propri ministri l'estensione di norme in materia previdenziale e assistenziale e l'autorizzazione, per i ministri stessi, a celebrare matrimoni validi agli effetti civili e a prestare l'assistenza religiosa ai detenuti e ai ricoverati nelle case di cura. Dal 3^ comma dell'articolo 8 della Costituzione si ricava infatti il preciso dovere dello Stato di dare inizio alle trattative con le confessioni religiose richiedenti. E' necessario avviare le trattative di intesa con le confessioni che ne facciano richiesta. La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, in tale situazione di palese discriminazione, ha dovuto ricorrere alla Corte Costituzionale per vedere riconosciuto un diritto fondamentale negato dal comune de L'Aquila in materia di contributi per la costruzione di edifici di culto, sulla base della Legge della regione Abruzzo, 16 marzo 1988, n. 29. Infatti la Corte Costituzionale ha dichiarato con la sentenza n. 195 del 19 aprile 1993 l'illegittimita' costituzionale della suindicata legge regionale nella parte in cui limitava l'erogazione dei contributi alla Chiesa Cattolica e alle confessioni con intesa. Nulla invece e' possibile ottenere a livello giurisprudenziale per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, contenute nelle norme di natura pattizia, previste a favore della Chiesa Cattolica, delle confessioni con intesa e dei rispettivi fedeli. Una di queste disposizioni consente ai singoli di dedurre dal reddito complessivo, ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, le erogazioni liberali in denaro fino all'importo di lire due milioni o di sette milioni e mezzo per gli Ebrei. L'altra disposizione riguarda l'8 per mille che ogni cittadino, con la dichiarazione dei redditi (IRPEF) del 1991, deve destinare ad opere di religione o sociali. A prescindere dalla considerazione che agevolazioni fiscali vengano riconosciute ai cittadini da norme pattizie anziche' unilaterali, e' evidente l'incostituzionalita' di una disposizione che rende ineguali i cittadini davanti alla legge -: per quali motivi non dia inizio alle trattative d'intesa richieste dalla congregazione cristiana dei Testimoni di Geova e, in generale, quali iniziative intenda assumere per dare integrale attuazione all'articolo 8 della Costituzione, avviando trattative d'intesa con le confessioni di minoranza che lo richiedano e assicurando in ogni caso l'uguale liberta' di tutte le confessioni con o senza intesa o concordato. (2-01205)
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INTERPELLANZA 2/01205 presentata da D'ALEMA MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19931215
INTERPELLANZA
BASSANINI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)
CAPRILI MILZIADE (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
GALASSO ALFREDO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE)
MATTIOLI GIANNI FRANCESCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
PAGGINI ROBERTO (REPUBBLICANO)
PIRO FRANCO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO)
VENDOLA NICOLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
COLAIANNI NICOLA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)
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2014-05-14T19:29:42Z
2/01205
D'ALEMA MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)