INTERPELLANZA URGENTE 2/01010 presentata da DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110323

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic2_01010_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interpellanza urgente 2-01010 presentata da SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA mercoledi' 23 marzo 2011, seduta n.451 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che: secondo quanto riportato da un articolo pubblicato dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno il 9 marzo 2011, il porto di Bari, a seguito delle disposizioni previste dal decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante «proroga di termini previsti da disposizioni legislative e d'interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie», successivamente convertito in legge con modificazioni, subira' una revoca dei finanziamenti, pari a 55 milioni di euro, concessi all'Autorita' portuale del Levante, per la mancata realizzazione di opere infrastrutturali, finanziamenti dalla stessa autorita' non utilizzati entro i cinque anni dall'assegnazione; la revoca dei predetti finanziamenti, a giudizio degli interpellanti, costituisce un grave ed irreparabile danno per lo scalo barese, considerato altresi' che, a seguito del protrarsi dei contenziosi amministrativi, la colmata di Marisabella, e' rimasta da anni incompiuta, privando cosi' il porto di un'area indispensabile per la crescita dei traffici commerciali e condizionando cosi' fortemente la sua competitivita'; l'intervenuta revoca del finanziamento a disposizione del porto per investimenti infrastrutturali rappresenta, a giudizio degli interpellanti, il segnale preoccupante dell'inerzia e dell'incapacita' programmatoria e gestionale da parte dell'ex presidente ed attuale commissario dell'Autorita' del Levante, Francesco Palmiro Mariani; nell'arco ormai di un quinquennio del suo mandato infatti, il predetto Mariani (a parte il completamento dei lavori della darsena interna, peraltro progettati ed appaltati durante la precedente presidenza dell'autorita' portuale) non e' stato in grado di avviare e portare a termine, nessun significativo investimento, capace di potenziare le dotazioni infrastrutturali del porto di Bari, soprattutto sul versante commerciale; le motivazioni adottate dal Mariani, nell'ambito dell'articolo prima citato, circa il fatto che il finanziamento appena revocato riguardasse un'opera non strategica, sono del tutto inconferenti e cercano soltanto, in modo imbarazzato, di coprire le sue negligenze, costituite da un'assenza complessiva di un quadro stategico per lo sviluppo dell'hub portuale barese; nell'arco dei cinque anni appena trascorsi infatti, vi era, a giudizio degli interpellanti, tutto il tempo per rimodulare i programmi del porto e destinare quei finanziamenti ad altre opere che lo stesso Mariani avesse ritenuto maggiormente «strategiche»; a causa dell'assoluta inefficienza dimostrata dal medesimo, peraltro in un complessivo contesto gestionale gia' di per se' molto critico che, non a caso, aveva indotto il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti a commissariare la stessa Autorita' del Levante, il porto di Bari, pertanto, disperde le uniche risorse a disposizione per la propria crescita infrastrutturale, che verranno, invece, dirottate a vantaggio di altre autorita' portuali, anche del nord Adriatico, capaci, invece, di progettare e realizzare tempestivamente i propri investimenti; si tratta di una vicenda, a giudizio degli interpellanti, che a causa dell'incapacita' gestionale dell'Autorita' portuale del Levante, vede depauperarsi la gia' esigua disponibilita' per investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno, penalizzando inoltre l'intero sistema logistico pugliese, che dovrebbe avere nello scalo marittimo barese uno dei punti di forza -: quali siano gli ulteriori orientamenti in relazione alle gravi negligenze che hanno determinato la revoca del finanziamento in questione e quali iniziative intenda adottare per consentire all'Autorita' portuale del Levante di operare con ben diversa efficienza, ai fini del proprio potenziamento infrastrutturale, assolutamente urgente, e per permettere allo scalo marittimo barese di avere un ruolo competitivo, in particolare per i traffici commerciali, attualmente ridottisi ad un livello del tutto marginale; se non ritenga opportuno acquisire ulteriori elementi al fine di comprendere i motivi per i quali non sono stati sufficienti oltre cinque anni per adempiere alla realizzazione dell'opera infrastrutturale all'interno dell'area portuale barese ed eventualmente quali siano stati gli ostacoli che hanno determinato la revoca dei fondi previsti per il porto di Bari, il cui mancato utilizzo comportera' una perdita di competitivita' con gli altri scali portuali dei corridoi adriatici. (2-01010) «Di Cagno Abbrescia, Distaso, Baldelli, Franzoso, Lazzari, Fucci, Vitali, Sbai, Savino, Sisto, Antonio Pepe, Carlucci, Barba, Lisi, Nastri».
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INTERPELLANZA 
BALDELLI SIMONE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CARLUCCI GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
DISTASO ANTONIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
FRANZOSO PIETRO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
LAZZARI LUIGI (POPOLO DELLA LIBERTA') 
LISI UGO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NASTRI GAETANO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PEPE ANTONIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
SAVINO ELVIRA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
SBAI SOUAD (POPOLO DELLA LIBERTA') 
SISTO FRANCESCO PAOLO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
VITALI LUIGI (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BARBA VINCENZO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
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