INTERPELLANZA 2/00903 presentata da POZZA TASCA ELISA (MISTO) in data 19980211

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La sottoscritta chiede di interpellare i Ministri del commercio con l'estero e del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che: in base a quanto affermato da Corriere Economia (9 febbraio 1998), attraverso numerose dichiarazioni filtrate da minori albanesi, la Filanto, il piu' grande calzaturificio d'Europa, ed altre aziende italiane meno note, utilizzano a Tirana e Shiyak bambini albanesi per la cucitura a mano delle tomaie; sempre in base a notizie di cronaca, l'utilizzo del lavoro minorile o addirittura infantile dietro l'etichetta del made in Italy non e' una esclusiva dell'Albania o della Filanto; Neil Kerney, segretario generale della Federazione internazionale dei sindacati del tessile e del cuoio, ha dichiarato: "Alcuni anni fa, in una zona del Pakistan famosa per le concerie, sono riuscito ad entrare in una fabbrica dove stavano lavorando decine di bambini piccolissimi ed in condizioni penose: immergevano le mani in colle chimiche e poi attaccavano componenti di scarpe. Erano lussuose scarpe con l'etichetta made in Italy. I bambini erano pagati in modo miserabile"; sembra quindi essere ormai una prassi consolidata la delocalizzazione da parte delle grandi industrie del settore tessile e calzaturiero italiano verso quei paesi in cui le industrie tessili usano e sfruttano i bambini; in base a quanto denunciato dalle Nazioni unite sono infatti piu' di 250 milioni i "baby lavoratori" costretti a lavorare in condizioni economiche e di sicurezza inadeguate: in Africa i bambini costituiscono il 18 per cento della manodopera locale, in America Latina il 30 per cento della popolazione attiva; in Cina sono piu' di trenta milioni i minori impegnati nelle diverse catene produttive; anche il nostro Paese non e' comunque da meno: in base ai dati resi noti dalla Commissione parlamentare di indagine sul lavoro minorile, in Italia ci sono almeno 250.000 bambini tra i 5 ed i 14 anni che invece di giocare e studiare sono costretti a lavorare, altri dati pubblicati dalla confederazione sindacati liberi stima addirittura i minori di 15 anni impiegati nel nostro paese in una cifra compresa tra 300 e 500.000 unita'; l'Italia e' stata posta dal Parlamento europeo tra i paesi a piu' alto rischio di sfruttamento di lavoro minorile nell'Europea occidentale; il 26 giugno 1997 il Consiglio d'europa, approvando la raccomandazione 7840 che impegna tutti i Paesi membri ad una strategia integrata per debellare il lavoro minorile, ha sottolineato come in Italia il fenomeno sia in aumento, indicando i settori del pellame e del tessile come quelli maggiormente a rischio; l'Agenda For Action adottata ad Oslo il 30 ottobre 1997, in occasione della Conferenza mondiale sul lavoro minorile, raccomanda agli Stati di perseguire azioni specifiche a livello nazionale per contrastare il lavoro minorile -: quali sollecite iniziative i Ministri interrogati intendano adottare per il rafforzamento degli organi di controllo ed ispezione e per favorire iniziative volte all'emersione delle attivita' economiche non regolari, anche attraverso l'adozione di iniziative legislative volte a contrastare il lavoro minorile fuori e dentro i nostri confini; se non ritengano opportuno sollecitare le societa' nazionali ed internazionali ad adottare codici di condotta che garantiscano l'impiego dei minori nel rispetto dei loro diritti, sia presso di loro, sia presso i subappaltatori di cui si servono e ad elaborare politiche di acquisto che assicurino la tutela e l'interesse dei minori. (2-00903)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO 
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