INTERPELLANZA 2/00609 presentata da CIAMPI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 10/01/2020

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Atto Camera Interpellanza 2-00609 presentato da CIAMPI Lucia testo di Venerdì 10 gennaio 2020, seduta n. 286 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione , per sapere – premesso che: nel centro di Pisa, in via Borgo Stretto, era presente un'edicola, quale bene confiscato ad una associazione mafiosa; il chiosco è stato oggetto del primo laboratorio toscano di riutilizzo sociale di un'azienda confiscata alla criminalità organizzata. Il progetto prendeva il nome «I saperi della Legalità» e vedeva come soggetti partner la regione Toscana, il comune e tutte le associazioni del coordinamento provinciale di Libera Pisa; più precisamente nel luglio 2013 il tribunale di Reggio Calabria ha disposto il sequestro di un'edicola posta nel centro storico di Pisa, a complemento delle indagini della direzione investigativa antimafia di Messina riguardanti un sodalizio mafioso degli anni ’90; Libera, attraverso il coordinamento provinciale di Pisa e la cooperativa sociale AXIS - Acli X impegno sociale, con il supporto di un'ampia rete di soggetti istituzionali, nell'interpretazione più autentica della legge n. 109 del 1996 (disposizione in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati) ha proposto al tribunale di Reggio Calabria un progetto di riutilizzo sociale dell'edicola; il parere favorevole del tribunale ha permesso l'avvio del progetto, inaugurato il 6 giugno 2014 e che ha visto la sua chiusura a metà del 2018; grazie alla sua posizione strategica, l'edicola è divenuto uno strumento efficace per la promozione della cultura della legalità democratica, della solidarietà e dell'antimafia sociale; a partire da quel momento l'Associazione Libera ha chiesto alle amministrazioni di avviare un percorso che portasse all'assegnazione del bene al patrimonio dell'ente e un suo successivo riutilizzo mediante procedura pubblica di affidamento; l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Conti, non solo dichiarava pubblicamente che non avrebbe proceduto all'abbattimento, ma ospitava in data 5 giugno 2019 un incontro pubblico alla presenza delle associazioni del territorio e dei consiglieri comunali al fine di discutere compiutamente del tema dei beni confiscati alle mafie nel comune di Pisa e nella provincia; secondo quanto si apprende dalla stampa l'edicola, nella notte tra il 1 ed il 2 gennaio 2020, è stata rimossa dal comune di Pisa senza avvertire nemmeno l'Associazione Libera che era stata attore principale del progetto di riutilizzo e non consentendole neppure di recuperare i messaggi ed il materiale didattico che era stato ivi deposto; dai media si apprende inoltre che Libera Pisa in una nota si è detta «indignata per un atto che non tardiamo a definire vile. Non solo hanno rimosso un simbolo della lotta alla criminalità organizzata ma oltretutto hanno distrutto tutti i messaggi di speranza che i ragazzi delle scuole avevano appeso all'edicola. Alla nostra richiesta di spiegazioni al Comune ci hanno risposto che erano tutti in ferie»; l'Anbsc (Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) istituita nel 2010, è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministro dell'interno. Con la sua attività l'Agenzia favorisce la raccolta e lo scambio di informazioni sui beni e il superamento di eventuali criticità relative alla loro destinazione, dalla fase di sequestro durante la quale coadiuva gli amministratori giudiziari alla fase di gestione diretta dei beni, dopo la confisca, fino alla loro destinazione; l'articolo 28 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, dispone, comma 1, che «allo scopo di assicurare il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica il Ministero dell'economia e delle finanze provvede all'acquisizione di ogni utile informazione sul comportamento degli enti ed organismi pubblici di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, avvalendosi dei propri rappresentanti nei collegi sindacali o di revisione presso i suddetti enti ed organismi e dei servizi ispettivi di finanza pubblica»; i parametri di destinazione dell'azienda confiscata (nel cui compendio era presente il chiosco) non appaiono all'interpellante essere rispettati dall'Agenzia nazionale in relazione al parametro della maggiore utilità e necessita una approfondita ed urgente verifica dell’ iter amministrativo seguito dall'Agenzia e dall'ente locale; appare quindi per l'interpellante urgente e necessaria una verifica, da parte degli organismi competenti, al fine di appurare se la vicenda della rimozione dell'edicola di via Borgo Stretto abbia potuto interferire con la corretta gestione delle risorse pubbliche –: se la rimozione dell'edicola di via Borgo Stretto, eseguita dall'amministrazione comunale di Pisa unilateralmente senza alcuna interlocuzione con l'associazione promotrice del progetto di riutilizzo, sia stata effettuata nel pieno rispetto della normativa vigente relativa ai beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere al fine di valutare la sussistenza dei presupposti per avviare verifiche da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica e dell'ispettorato della funzione pubblica in ordine alla gestione amministrativo-contabile degli enti pubblici interessati, alla luce delle vicende richiamate in premessa, ed in particolare rispetto alla gestione dell'edicola di Via Borgo Stretto a Pisa; di quai elementi disponga, in particolare tramite l'Anbsc, circa l'effettiva valorizzazione di beni sequestrati alla criminalità organizzata e destinati ad uso pubblico, quale l'edicola sopra richiamata, e quali siano gli orientamenti in proposito. (2-00609) « Ciampi , Cenni , Ceccanti ».
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CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CECCANTI STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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